n ‘antica Cisterna urbana romana che fu con molta probabilità , per più di un secolo, la più grande al mondo
Se non fosse stato per Pasquale Mattei, che fu il primo a parlarne nel 1860, avendo raccolto testimonianze di alcuni cittadini di Castellone che scesero nel Cisternone , molto probabilmente ora non starei a scrivere questo post. Dopo Pasquale Mattei, fu il Podestà di Formia Felice Tonetti, negli anni ’30 dello scorso secolo, a scendere a più di dieci metri sotto le fondamenta di numerosi fabbricati di Castellone, per visionare la Cisterna monumentale ora chiamata Cisternone.
Pochi sanno che negli anni in cui si verificarono questi due eventi, quello che è ora il solaio del Cisternone, era totalmente sovrastato dagli stessi fabbricati di oggi più altri undici (alcuni di grandi dimensioni) distrutti da bombardamenti degli alleati nel maggio del 1944. Così e’ nata quella che noi chiamiamo Piazza Castello. Questo per dire che le difficoltà di penetrazione ed esplorazione della cisterna ai tempi del Mattei e del Tonetti,in un labirinto di fabbricati, erano senza dubbio superiori a quelle vissute durante i lavori di svuotamento e pulitura avvenute una quindicina di anni fa.
Abbiamo potuto conoscere così la forma insolita del manufatto ipogeo che a noi di Formia piace pensare possa essere stato progettato addirittura da Marco Vitruvio Pollione che era considerato il massimo esperto di strutture idrauliche . Le sue misure: Mq 1.200 – altezza mt 7,5. – capacità MC 7.000 – lato più lungo mt 64,90. – larghezza max mt 25. – 53 pilastri centrali per tre navate più altri 36 pilastri addossati alle pareti perimetrali. Il suo funzionamento sembra essere durato almeno fino alla metà del 1800 e serviva, forse, anche ad alimentare la più piccola cisterna borbonica d Piazza S. Teresa di mq 250 circa. Il fatto che questa struttura sia stata progettata ipogea, cioè sotterranea, scaturisce da una motivazione tecnica.Le cisterne sotterranee sono ovviamente più idonee a sopportare le spinte laterali di una grande massa d’acqua che nel nostro caso è pari a 7.000 metri cubi .
Viene spesso fatto un raffronto tra questa struttura con altre due similari e si dice che la nostra Cisterna sia la più antica e la terza al mondo dopo quella di Yerbatan a Istanbul e la Piscina Mirabile di Bacoli al Miseno. Il raffronto dimensionale e architettonico con la Cisterna monumentale di Yerbatan costruita nel 5′ sec. dc (600 anni di distanza temporale dopo la struttura di Formia) non ha alcun senso.
È un raffronto tra una struttura realizzata in una piccola cittadina e quella costruita nella Capitale Orientale di un impero che copriva la maggior parte del mondo occidentale di allora.
Interessante è invece il confronto con la Piscina Mirabile di Bacoli , perché ha un legame storico che accomuna il Sinus Formianus al Golfo del Miseno.
La Piscina Mirabile fu costruita nel 1′ sec. dc, quando la Flotta romana del Tirreno, su decisione di Augusto nei primi anni del suo impero, fu spostata dal Sinus Formianus alla zona del Miseno, pensando di avere approdi sicuri nei laghi di Averno e Lucrino. Questo trasferimento fu graduale, durò quasi un secolo e terminò tragicamente per 200 navi distrutte quasi tutte da una tempesta di mare proprio mentre si trasferivano da Formia al Miseno nel 62 dc durante il periodo di Nerone, come narrato da Tacito e Strabone (ved. mio post del...
Read moreThis site was difficult to find using Google Maps. I had to find a picture of the entrance and ask two or three folks before we found it. The cost of the visit was free. The site is very simple. It is a cistern, as the name clearly states. You go down dark steps and start to hear water dripping. The whole site is dark, very dark. I suggest letting your eyes adjust and/or using a flashlight. My partner didn't find it interesting. I did. It is another example of Roman engineering which still stands today. The guard at the entrance was very nice and helpful. By the way, the castle-like structure uphill a little ways is not open and seems to have nothing to do with...
Read moreThis area of Formio is not the greatest tourist attraction in Italy. However, walking through these old back streets mingled with some Roman history as well as a lovely touch of quaint local food places was just reminiscent of feelings I had many years ago when I first came to Italy and walked through the back streets of the small towns where my parents grew up. Go there if you have some time and maybe him at night when some of the little restaurants are open. Very...
Read more