My wife and I ended up here quite accidentally, as we had just arrived that day from the USA and were very jet lagged, tired, and hungry. Most places did not open until after 8PM for dinner but we found this place as they opened at 7:30 and we were the first customers of the night. We were treated to an amazing meal of 3 small starters of seabreem with tomatoes and pickled onions, peppered squid in a bean sauce, and prawns with a very tasty mayonnaise. All three were delicious with the seabreem being our favorite and one of the best tasting dishes I've had in my life. No exaggeration. For the main course I had cacio e pepe with mussels. Fantastic! My wife had the spaghetti with cod. Both of these dishes were some of the best food we have ever had. To top it off the service was amazing, even though we were the only ones there we were treated like royalty. The staff was so friendly and so accommodating despite our terrible Italian language skills. Our compliments to the entire staff...
Read moreNon userò le parole con le quali lo chef titolare è già stato etichettato non elegantemente da qualche recensore, scrivo soltanto che sicuramente non brilla per simpatia. Il mestiere lo conosce (squisiti i bauletti allo stracotto, buona l’ombrina con patate, meno buona la frittura con calamaro troppo duro) ma devo confermare anche io che pecca nella gestione dei clienti. Se, a pranzo in aprile, vi si dice che la cacio e pepe con cozze non era granchè in quanto le cozze senza sapore non davano alcun valore aggiunto al piatto (peraltro troppo liquido), il collaboratore non dovrebbe rispondere “la prossima volta si prenda solo la cacio e pepe” (in tal caso tranquilli che vado a Roma da Felice al Testaccio che la insegna) e neanche lo chef rispondere, senza prima minimamente chiedere scusa, che la stagione delle cozze saporite inizia da giugno, per cui quelle servite, pur locali (?) erano effettivamente poco gustose. Caro patron, se già lo sa che non sono il massimo, deve fare la cortesia ai suoi clienti, se non li vuole leggere in questo sito ed anche altrove, di non fare uscire un piatto che già conosce come difettoso, in quanto tale modo di fare sa di noncuranza, per non scrivere altro, atteso che poi alla fine fa finta di niente e lo carica regolarmente, e per intero, sul conto. A tal proposito non si può non aggiungere che, e lo hanno già sottolineato fin troppe persone prima di me, il menu solamente declamato a voce non consente di avere una visione dei prezzi praticati, a parte un fantomatico tablet elettronico (cui credo poco) con cui puntualmente risponde alle critiche. Nessun tablet è mai stato sottoposto al mio, e neanche agli altri tavoli occupati, per cui al riguardo le sue repliche copia e incolla non fanno testo. Non essendo l’unico chef in Italia che fa cucina espressa, per il menu dei pochi primi e secondi che cucina, non deve sicuramente scomodare Bill Gates nè la Apple, basterebbe (sempre se non la ritiene poco consona per il suo locale) una lavagnetta ed un gessetto fuori o, in alternativa, un semplice foglio a4 o un Qr code che possa consentire a noi di valutare preventivamente l’offerta ed a lei di mettersi in regola. Non mi permetto certamente di dirlo io …..…..glielo...
Read moreLa Tavola dei Cavalieri, siamo stati a cena ieri sera e a fine serata aihmé avremmo dovuto citare il grande Alberto Sordi in un suo celebre film.. bella la location, belli i tavoli, però io non te pago! Invece il conto lo abbiamo ovviamente pagato, come giusto che sia ma l'esperienza è stata totalmente negativa a partire dal servizio e alla qualità delle pietanze. Abbiamo deciso di dividere il trio di antipasti dello chef in cinque, anche dietro consiglio della cameriera, per ben tre volte (sono tre gli assaggi) sono arrivate prima le pietanze mentre piatti e cucchiai, per dividere, in un secondo momento, i gamberi in particolare li abbiamo mangiati freddi. Anche il Vino è stato servito dopo aver ricevuto il primo dei tre assaggi. Passiamo alle portate principali. La frittura di paranza (ne volevamo ordinare un paio ma la cameriera non era sicura di averne, così siamo rimasti con una) era di soli suaci (o pesce pettine) due triglie di numero e senza neanche un merluzzo ( forse neanche due erano in realtà disponibili), lo spaghetto alle vongole e lupini sembrava uno spaghetto in bianco con 5 lupini e le vongole fujute (scappate in napoletano), tonnarelli ai ricci completamente slegati con parte di guscio finito sotto i denti, e senza frutto, anche il riccio scappato. Decenti il calamaro e il pesce alle mandorle. Buoni i dolci, ma ci sembra di aver capito di non essere di produzione propria. Alle nostre rimostranze ci è stato gentilmente risposto che si, c'erano stati degli inconvenienti, però sul prezzo gli inconvenienti sono, come dire, venuti meno e si è pagati prezzo pieno, anzi no un euro scontato e un caffè offerto. Non cercavamo certo sconti ma una cena normale ma sarebbe stato apprezzato e di buon auspicio per una seconda chance se almeno spaghetto e riccio fossero stati tolti dal...
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