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Sanctuary of Montenero — Attraction in Livorno

Name
Sanctuary of Montenero
Description
The Shrine of Our Lady of Grace, also known as Sanctuary of Montenero, is a religious complex on the Monte Nero Livorno Hills, in Livorno, central Italy reachable by a funicular.
Nearby attractions
Famedio di Montenero
Piazza di Montenero, 57128 Livorno LI, Italy
Nearby restaurants
Ristorante Fratelli Conti
Piazza di Montenero, 16, 57128 Livorno LI, Italy
Ristorante Montallegro Orlandi
Piazza di Montenero, 3, 57128 Livorno LI, Italy
DA GREG
Piazza di Montenero, 28, 57128 Livorno LI, Italy
Osteria Fonte del Penitente
Via di Montenero, 345, 57128 Livorno LI, Italy
Pizza&Sfizi Montenero
Piazza delle Carrozze n° 20, 57128 Montenero LI, Italy
La Terrazza Da Salvatore
Piazza delle carrozze, 37, 57128 Livorno LI, Italy
Pizzeria Lo squalo
Via del Castellaccio, 2, 57128 Livorno LI, Italy
Nearby hotels
Villa Eugenia
Via di Montenero, 442, 57128 Livorno LI, Italy
B & B Villa Panicucci
Via del Pino, 214, 57128 Livorno LI, Italy
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Keywords
Sanctuary of Montenero tourism.Sanctuary of Montenero hotels.Sanctuary of Montenero bed and breakfast. flights to Sanctuary of Montenero.Sanctuary of Montenero attractions.Sanctuary of Montenero restaurants.Sanctuary of Montenero travel.Sanctuary of Montenero travel guide.Sanctuary of Montenero travel blog.Sanctuary of Montenero pictures.Sanctuary of Montenero photos.Sanctuary of Montenero travel tips.Sanctuary of Montenero maps.Sanctuary of Montenero things to do.
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Sanctuary of Montenero
ItalyTuscanyLivornoSanctuary of Montenero

Basic Info

Sanctuary of Montenero

Piazza di Montenero, 9, 57128 Livorno LI, Italy
4.7(1.3K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

The Shrine of Our Lady of Grace, also known as Sanctuary of Montenero, is a religious complex on the Monte Nero Livorno Hills, in Livorno, central Italy reachable by a funicular.

Cultural
Outdoor
Family friendly
attractions: Famedio di Montenero, restaurants: Ristorante Fratelli Conti, Ristorante Montallegro Orlandi, DA GREG, Osteria Fonte del Penitente, Pizza&Sfizi Montenero, La Terrazza Da Salvatore, Pizzeria Lo squalo
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 0586 579627
Website
abbaziamadonnamontenero.it

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4.2

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Ristorante Fratelli Conti

Ristorante Montallegro Orlandi

DA GREG

Osteria Fonte del Penitente

Pizza&Sfizi Montenero

La Terrazza Da Salvatore

Pizzeria Lo squalo

Ristorante Fratelli Conti

Ristorante Fratelli Conti

3.2

(119)

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Ristorante Montallegro Orlandi

Ristorante Montallegro Orlandi

3.2

(62)

Open until 7:00 PM
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DA GREG

DA GREG

4.2

(9)

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Osteria Fonte del Penitente

Osteria Fonte del Penitente

4.4

(163)

$$

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Davide PizziDavide Pizzi
Il santuario della Madonna delle Grazie, o il santuario di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno. Il complesso, elevato al rango di basilica minore da papa Pio VII nel 1818, è tenuto dai monaci vallombrosani ed è consacrato alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana ("Mater Etruriae"); il santuario comprende anche una ricca galleria di ex voto e, all'esterno, è preceduto dal famedio, il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi. Il santuario di Montenero è un complesso architettonico di origini antiche: infatti, una leggenda popolare narra la storia di un pastore claudicante che, nel 1345, ritrovando ai piedi del colle un dipinto raffigurante la Madonna, avrebbe avuto una visione attraverso la quale fu spinto a trasportare l'effigie sino in cima alla collina, dove arrivò guarito della sua malattia. A ricordare questa leggenda, all'inizio della strada che conduce al santuario, fu realizzata la piccola cappella dell'Apparizione, risalente al 1603; questa fu ampliata nel 1723, danneggiata durante la seconda guerra mondiale e sostituita nel 1957 con una chiesa più grande. La fama legata a quell'evento fu tanta che già sul finire del medesimo secolo i numerosi pellegrinaggi permisero l'ampliamento del primo oratorio, tenuto inizialmente dai frati terziari, poi dai gesuati (XV - XVII secolo), e quindi dai teatini (XVII - XVIII secolo). Furono proprio i teatini ad iniziare i lavori di ampliamento del santuario, fino ad allora costituito da una semplice aula a pianta rettangolare. Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento fu aggiunto un atrio di forma ovale riccamente decorato, mentre, intorno al 1721 e su disegno di Giovanni del Fantasia, furono iniziati i lavori nella parte posteriore della chiesa, con l'inserimento di un corpo cruciforme destinato ad ospitare l'immagine sacra della Madonna, che fece assumere al complesso una pianta a croce latina. Con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Pietro Leopoldo, il santuario cadde in rovina, fino a quando, subentrato al potere Ferdinando III, non fu affidato alla custodia dei monaci vallombrosani (1792), che apportarono alcuni restauri. Dopo i restauri apportati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un importante ampliamento si registra tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo ad opera dell'architetto Giovanni Salghetti Drioli, con il completamento del cortile di levante e la realizzazione del chiostro del convento dei vallombrosani; alcuni anni più tardi il medesimo architetto fu incaricato di eseguire il progetto della cappella dei ceri votivi (ultimata nel 1988). Il 15 maggio 1947 la Madonna di Montenero è stata dichiarate "Mater Etruriae" (Patrona della Toscana) da papa Pio XII. Da allora il 15 maggio pellegrini da tutte le diocesi toscane si radunano al Santuario della Madonna delle Grazie per donare l'Olio Santo. Il 27 gennaio 2015 la chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata ufficialmente elevata a santuario.
Aurelio CabriAurelio Cabri
È il 15/5/1345,giorno di Pentecoste, quando un pastorello storpio trova un quadro raffigurante Maria con il bambin Gesù ai piedi del Colle di Montenero. Lo prende su e sottobraccio lo porta con sé. All'arrivo, in cima al Colle, scopre che non è più storpio. La notizia dell'immagine miracolosa corre e si diffonde rapidamente. Nel 1380 compare il primo oratorio. Nel corso dei secoli si moltiplicano gli interventi miracolosi di Maria, anche nei confronti della Città di Livorno. Quando ,nel 1742, è scossa da un violento terremoto i livornesi portano l'immagine miracolosa davanti alla Collegiata ad invocare l'aiuto della Madonna ed ecco che lei interviene, ancora una volta, a salvare la Città. I livornesi non dimenticano e tutti gli anni, da quel lontano 1742 rinnovano i voti in Collegiata il 27/1 per ringraziare Maria. Dopo il primo oratorio susseguono gli interventi di ampliamento in seguito all'aumento di notorietà. Solo il 21/8/1818 il complesso viene elevato a ruolo di Basilica minore da Papa PioVII e nel 2015 il 27/1 la Chiesa di S.Maria delle Grazie riceve ufficialmente lo status di Santuario. Come arrivare? Da Ardenza seguendo il Viale del Tirreno si raggiunge un comodo parcheggio per auto e pullman poi a piedi si continua per via Giovanni XXIII fino all'arrivo in Piazza Montenero davanti al Santuario. Si fa una breve scalinata che porta nel piazzale antistante all'entrata circondato da un loggiato. Prima di entrare bisogna accedere ad un atrio ovale tutto decorato con il soffitto affrescato. Ancora qualche passo e superati alcuni gradini si entra nella Chiesa sontuosamente decorata con marmi rari e con il soffitto a Cassettoni decorato con cornici dorate che racchiudono dipinti di vita celestiale con Maria, il Bambin Gesù, gli angeli ed i santi. Di fronte, accoglie il fedele, sopra l'Altare maggiore l'immagine miracolosa di Maria e del Bambino racchiusa in un tabernacolo marmoreo tra angeli e nuvole circondato da una raggiera di tavola dorate. Lungo i corridoi che collegano i locali attigui alla Chiesa gli ex voto non si contano. Dovunque si guardi la devozione a Maria é un qualcosa di palpabile. In questo Santuario arriva gente dalla Toscana (la Madonna delle Grazie è la Patrona della Toscana) e da tutte le altre regioni d'Italia. All'interno dei locali del complesso religioso c'è un negozietto di souvenir dove vengono, anche, venduti i ceri che vanno accesi in un apposita sala dove i muri appaiono scuriti dal fumo delle candele ed i pavimenti sono lustri di cera colata.
Gina LeporeGina Lepore
this is a beautiful monastery located in the hilltops above Livorno. It’s a short bus ride make sure the bus that you take is clearly marked Montenero because initially I took the one that went to the beach and so I had to take the different bus and I lost a half hour of time but no big deal still totally worth it. it’s about 45 minutes from the train station in Livorno. the views are beautiful especially on a clear day. And it has a electrically powered cable car system really it’s a funicular that continuously runs probably until about six PM and so make sure you check the timetables and don’t forget to validate your tickets on all the buses
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Il santuario della Madonna delle Grazie, o il santuario di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno. Il complesso, elevato al rango di basilica minore da papa Pio VII nel 1818, è tenuto dai monaci vallombrosani ed è consacrato alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana ("Mater Etruriae"); il santuario comprende anche una ricca galleria di ex voto e, all'esterno, è preceduto dal famedio, il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi. Il santuario di Montenero è un complesso architettonico di origini antiche: infatti, una leggenda popolare narra la storia di un pastore claudicante che, nel 1345, ritrovando ai piedi del colle un dipinto raffigurante la Madonna, avrebbe avuto una visione attraverso la quale fu spinto a trasportare l'effigie sino in cima alla collina, dove arrivò guarito della sua malattia. A ricordare questa leggenda, all'inizio della strada che conduce al santuario, fu realizzata la piccola cappella dell'Apparizione, risalente al 1603; questa fu ampliata nel 1723, danneggiata durante la seconda guerra mondiale e sostituita nel 1957 con una chiesa più grande. La fama legata a quell'evento fu tanta che già sul finire del medesimo secolo i numerosi pellegrinaggi permisero l'ampliamento del primo oratorio, tenuto inizialmente dai frati terziari, poi dai gesuati (XV - XVII secolo), e quindi dai teatini (XVII - XVIII secolo). Furono proprio i teatini ad iniziare i lavori di ampliamento del santuario, fino ad allora costituito da una semplice aula a pianta rettangolare. Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento fu aggiunto un atrio di forma ovale riccamente decorato, mentre, intorno al 1721 e su disegno di Giovanni del Fantasia, furono iniziati i lavori nella parte posteriore della chiesa, con l'inserimento di un corpo cruciforme destinato ad ospitare l'immagine sacra della Madonna, che fece assumere al complesso una pianta a croce latina. Con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Pietro Leopoldo, il santuario cadde in rovina, fino a quando, subentrato al potere Ferdinando III, non fu affidato alla custodia dei monaci vallombrosani (1792), che apportarono alcuni restauri. Dopo i restauri apportati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un importante ampliamento si registra tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo ad opera dell'architetto Giovanni Salghetti Drioli, con il completamento del cortile di levante e la realizzazione del chiostro del convento dei vallombrosani; alcuni anni più tardi il medesimo architetto fu incaricato di eseguire il progetto della cappella dei ceri votivi (ultimata nel 1988). Il 15 maggio 1947 la Madonna di Montenero è stata dichiarate "Mater Etruriae" (Patrona della Toscana) da papa Pio XII. Da allora il 15 maggio pellegrini da tutte le diocesi toscane si radunano al Santuario della Madonna delle Grazie per donare l'Olio Santo. Il 27 gennaio 2015 la chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata ufficialmente elevata a santuario.
Davide Pizzi

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È il 15/5/1345,giorno di Pentecoste, quando un pastorello storpio trova un quadro raffigurante Maria con il bambin Gesù ai piedi del Colle di Montenero. Lo prende su e sottobraccio lo porta con sé. All'arrivo, in cima al Colle, scopre che non è più storpio. La notizia dell'immagine miracolosa corre e si diffonde rapidamente. Nel 1380 compare il primo oratorio. Nel corso dei secoli si moltiplicano gli interventi miracolosi di Maria, anche nei confronti della Città di Livorno. Quando ,nel 1742, è scossa da un violento terremoto i livornesi portano l'immagine miracolosa davanti alla Collegiata ad invocare l'aiuto della Madonna ed ecco che lei interviene, ancora una volta, a salvare la Città. I livornesi non dimenticano e tutti gli anni, da quel lontano 1742 rinnovano i voti in Collegiata il 27/1 per ringraziare Maria. Dopo il primo oratorio susseguono gli interventi di ampliamento in seguito all'aumento di notorietà. Solo il 21/8/1818 il complesso viene elevato a ruolo di Basilica minore da Papa PioVII e nel 2015 il 27/1 la Chiesa di S.Maria delle Grazie riceve ufficialmente lo status di Santuario. Come arrivare? Da Ardenza seguendo il Viale del Tirreno si raggiunge un comodo parcheggio per auto e pullman poi a piedi si continua per via Giovanni XXIII fino all'arrivo in Piazza Montenero davanti al Santuario. Si fa una breve scalinata che porta nel piazzale antistante all'entrata circondato da un loggiato. Prima di entrare bisogna accedere ad un atrio ovale tutto decorato con il soffitto affrescato. Ancora qualche passo e superati alcuni gradini si entra nella Chiesa sontuosamente decorata con marmi rari e con il soffitto a Cassettoni decorato con cornici dorate che racchiudono dipinti di vita celestiale con Maria, il Bambin Gesù, gli angeli ed i santi. Di fronte, accoglie il fedele, sopra l'Altare maggiore l'immagine miracolosa di Maria e del Bambino racchiusa in un tabernacolo marmoreo tra angeli e nuvole circondato da una raggiera di tavola dorate. Lungo i corridoi che collegano i locali attigui alla Chiesa gli ex voto non si contano. Dovunque si guardi la devozione a Maria é un qualcosa di palpabile. In questo Santuario arriva gente dalla Toscana (la Madonna delle Grazie è la Patrona della Toscana) e da tutte le altre regioni d'Italia. All'interno dei locali del complesso religioso c'è un negozietto di souvenir dove vengono, anche, venduti i ceri che vanno accesi in un apposita sala dove i muri appaiono scuriti dal fumo delle candele ed i pavimenti sono lustri di cera colata.
Aurelio Cabri

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Vorrei dare 5 stelle, ma ci sono dei alcuni difetti (grossi), da risolvere. Dove cominciare?

La Santa Grotta era giá chiusa quando sono arrivato quasi 20 anni fa. Perché? Non si sá. Ad ogni modo, dovete darci un report annualmente per spiegarci (bene), cosa avete fatto per riaprire la Santa Grotta.

Il bagno (WC), pubblico? Disgustoso. In bocca lupo trovare carta igienica e sapone per lavare le vostre mane dopo di aver fatto i vostri bisogni.

*Zingari. Perché non vanno alla Caritás di Livorno per mangiare, dormire, partecipare ai programmi per lavorare, pagare le tasse e contribuire alla nostra comunitá? Perché??! Perché i buoni monaci del Santuario non trovano la fortitudine intestinale di spiegare ai zingari il concetto di "Ora et Labora," ("pregare & lavorare")? Cosa direbbe Gesú? Probabilmente che ognuno deve lavorare e pagare tasse. Punto. Cercate di essere utili. Stare lì per chiedere le elemosine non è una cosa utile, ma una collaborazione fra il Vescovo di Livorno, il Comune di Livorno & le Forze dell'Ordine di Livorno sarebbe di aiuto. Ci vuole una Legge Comunale contro la tendenza di riscaldare il marciapiede sotto il suo deretano davanti i negozi e le chiese. Questo comportamento è offensivo verso chi trova la fortitudine intestinale di alzarsi dal letto ogni giorno & andare a lavoro solamente per il piacere immenso di lavorare come schiavo in questo paese per pagare i debiti dello Stato. Ad ogni modo, rimane il dovere di tutti noi a farlo. Punto. Ci sono troppi ladri di ossigeno in giro, cominciando con i sacerdoti che non trovano il corraggio di dire questa veritá spesso ed in alta voce: Ognuno deve lavorare & deve pagare le tasse & le contributi. Ognuno. Amare il prossimo significa vivere onestamente, lavorare, pagare e pregare, senza cercare di fregare la gente intorno.

Adesso, le cose piacevoli...

Sacerdoti indiani: favolosi! Avevo l'opportunitá di partecipare ad un funerale dentro il Santuario per un familiare di una suora indiana. Che esperienza intensa! Molto potente e coinvolgente. Che peccato che non possono celebrare una Santa Messa ogni settimana nel Santuario nello stile indiano. Potrebbe anche attirare tante persone che normalmente non avrebbero partecipato alla Santa Messa. Dove il problema? Mi sembra che il Vescovo Simone non vuole. Che sorpresa. Dato tutto ció che i nostri bravissimi monaci indiani costribuiscono alla nostra comunitá, mi sembra piú che giusto che ricevono il permesso per celebrare la Santa Messa nello loro stile una volta ogni settimana dentro il Santuario.

E parlando della Santa Messa...

Dato che i sacerdoti a San Sebastiano fanno la celebrazione della Santa Messa Tridentina, non potete prepararvi per celebrare la Santa Messa Tridentina del 1962 (in Latino), dentro il Santuario? Perché il Vescovo Simone non vuole? Peccato. Letteralmente, questo è un grosso peccato. Non ci vuole 5 "McMesse" al giorno al Santuario. Ci vuole soltanto due Sante Messe fatte bene: una nella mattina e una nella sera. Dio sá che la maggior parte delle persone che vanno al Santuario non abbiano nessun idea dove stanno o come comportarsi dentro una chiesa. L'unica soluzione è restituire la forma antica e trovare la fortitudine intestinale ricordare alla gente che non è Dio che deve adattarsi ai desideri dell'uomo, ma l'uomo deve adattarsi alla volontá del Buon Signore.

Santa Confessione: l'ultima volta che sono andato lì per la Santa Confessione, ho avuto la buona fortuna di avere un Confessore indiano umile e candido. Probabilmente è stata la mia miglior esperienza con la Santa Confessione in Italia. Meno male che c'era lui nel confessionale. C'era un altro sacerdote (italiano), che stava nel confessionale accanto e questo sacerdote italiano si comportava come se fosse una trasmissione radiofonica. Dio abbia misercordia su questi sacerdoti italiani malformati! Nota bene: la Santa Confessione è un Sacramento e richiede la massima rispetta anche per il privacy. Se posso sentirti, (buon sacerdote italiano), sei sbagliato....

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6y

Il santuario della Madonna delle Grazie, o il santuario di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno. Il complesso, elevato al rango di basilica minore da papa Pio VII nel 1818, è tenuto dai monaci vallombrosani ed è consacrato alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana ("Mater Etruriae"); il santuario comprende anche una ricca galleria di ex voto e, all'esterno, è preceduto dal famedio, il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi. Il santuario di Montenero è un complesso architettonico di origini antiche: infatti, una leggenda popolare narra la storia di un pastore claudicante che, nel 1345, ritrovando ai piedi del colle un dipinto raffigurante la Madonna, avrebbe avuto una visione attraverso la quale fu spinto a trasportare l'effigie sino in cima alla collina, dove arrivò guarito della sua malattia. A ricordare questa leggenda, all'inizio della strada che conduce al santuario, fu realizzata la piccola cappella dell'Apparizione, risalente al 1603; questa fu ampliata nel 1723, danneggiata durante la seconda guerra mondiale e sostituita nel 1957 con una chiesa più grande. La fama legata a quell'evento fu tanta che già sul finire del medesimo secolo i numerosi pellegrinaggi permisero l'ampliamento del primo oratorio, tenuto inizialmente dai frati terziari, poi dai gesuati (XV - XVII secolo), e quindi dai teatini (XVII - XVIII secolo). Furono proprio i teatini ad iniziare i lavori di ampliamento del santuario, fino ad allora costituito da una semplice aula a pianta rettangolare. Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento fu aggiunto un atrio di forma ovale riccamente decorato, mentre, intorno al 1721 e su disegno di Giovanni del Fantasia, furono iniziati i lavori nella parte posteriore della chiesa, con l'inserimento di un corpo cruciforme destinato ad ospitare l'immagine sacra della Madonna, che fece assumere al complesso una pianta a croce latina. Con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Pietro Leopoldo, il santuario cadde in rovina, fino a quando, subentrato al potere Ferdinando III, non fu affidato alla custodia dei monaci vallombrosani (1792), che apportarono alcuni restauri. Dopo i restauri apportati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un importante ampliamento si registra tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo ad opera dell'architetto Giovanni Salghetti Drioli, con il completamento del cortile di levante e la realizzazione del chiostro del convento dei vallombrosani; alcuni anni più tardi il medesimo architetto fu incaricato di eseguire il progetto della cappella dei ceri votivi (ultimata nel 1988). Il 15 maggio 1947 la Madonna di Montenero è stata dichiarate "Mater Etruriae" (Patrona della Toscana) da papa Pio XII. Da allora il 15 maggio pellegrini da tutte le diocesi toscane si radunano al Santuario della Madonna delle Grazie per donare l'Olio Santo. Il 27 gennaio 2015 la chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata ufficialmente elevata...

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Il Santuario e' meraviglioso... Perfetto!!!!. Ma devo dire qualcosa sul bar STRACARO.... Per noi e' molto caro... UN Po' troppo caro... neanche in Versilia... Ho mai speso queste cifre al bar... per cosi ' poco. Ve ne parlo... Questo bar se ne approfitta per essere li' sulla piazza dove c'e il santuario della "Madonna di Montenero"... Il bar a Montenero e' "Montallegro" di Orlandi &c. snc... Lasciate perdere... Mio consiglio!!!. Non e' assolutamente elegante anzi e' assolutamente scarso... Non ho visto i bagni... Menomale... Mi basta vedere il bar... Totalmente da non parlarne... Non ne posso parlare!!!. Veramente. Scarsa anche l'esposizione di cibo... Non c'e quasi niente alle 9:30 non c'era quasi niente perche' infatti non c'era nessuno... Non so se ha clienti. Sicuramente la clientela che vuole eleganza ed educazione... E cibo e bevande, vogliono che sia fornito un bar... vanno agli altri bar della piazza... Li' al santuario... Non Al bar "Montallegro"... Non c'e neanche la Spuma ne' Fanta!!!!. Rendetevene conto. Soltanto qualche pasta sfoglia asciutta non fresca. Lasciate perdere...!!!!. Veramente. Le 2 donne sono arroganti e assolutamente non idonee alla clientela di un bar a Montenero. Vi racconto, cosi' capirete... Con la famiglia (ho un marito ed 1 figlio), io e mio marito siamo adulti... siamo andati alle 9:30 circa ed abbiamo speso euro 14 prendendo soltanto: 2 piccole focaccine diametro 10 cm... 1 cotto mozzarella scarse di farcitura... l'altra focaccina con tonno e pomodoro... 1 succo alla pesca messo sul banco con una cannuccia... senza alcuna educazione... (Ne' bicchiere... )... La focaccina me l'ha passata senza educazione direttamente da mano a mano... Dall'alto del banco focacce-paste... Senza piattino, niente... 1 coppettina minigelato diametro 3-5 cm. "Pjmasks".... Vaniglia-cioccolato. (L'ha preso mio marito dal frigo).... Riassumendo 2 piccole focaccine, 1 succo pesca, 1 cocacola in lattina 330ml penso sia... Senza bicchiere ne' altro... Direttamente... Ed il piccolo gelato... Tutto euro 14!!!. Mi sembra impossibile.... !!!. Le 2 donne adulte che ci hanno servito molto maleducate... !!!. Arroganti. Ambiente scarso alle famiglie e non idoneo per il Santuario... !!!. Noi non ci andremo mai piu'!!!. Non lo consiglio neanche a voi... Andate pure e capirete... Deciderete di vostro!!!. Di piu' non posso parlare, capirete voi!!!. Bar si trova accanto alla salita per la grotta dei ceri votivi.... Adiacente alla salita che porta al "Castellaccio"... Arrivederci... !!!. Non posso dire altro riguardo quel bar...

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