Questo è uno di quei posti in cui, di fatto, non resta nulla ma il fascino dei ruderi collocati sullo sperone a strapiombo sul lago è irresistibile! Inoltre una storia plurimillenaria caratterizza questa rupe e la sua base, dove si estende un parco costiero protetto di 90 ettari. Gli scavi archeologici hanno evidenziato un insediamento preistorico (mesolitico), seguito dalla cultura di Lagozza (4.000 a. C.), da un'area sacra del 1.100 a. C. con "roghi votivi" in onore di una divinità assimilabile alla romana Minerva, che successivamente fu qui venerata e da lei trasse il nome il paese, Manerba. I Romani vi impiantarono anche due ville fronte lago. L'area fu teatro di schermaglie tra Longobardi e Franchi; tra XI e XII secolo venne eretta la Rocca per scopi militari, difensivi. Aveva tre cinte (forse quattro), una torre di vedetta e una cisterna. In posizione più declive sorgeva una chiesa dedicata a S. Nicolò, accanto a cui si trovava un piccolo cimitero, a nord, e alcune case per i militari, a sud. La chiesa era già in rovina nel 1534 mentre la distruzione totale della Rocca avvenne nel 1574 per ordine di Venezia poiché il luogo era divenuto un covo di briganti. Lungo il percorso si possono vedere i perimetri delle abitazioni e l'evidente navata del tempio, con la curvatura absidale, le vestigia della fortificazione e le sue cinte murarie. Uno straordinario scenario archeologico e naturale! Numerosi pannelli informano il visitatore attraverso notizie sugli scavi e ricostruzioni iconografiche. La vista spazia a 360°, giunti nel punto più alto, fantastica vista sul lago e sul territorio circostante! L'accesso al Parco Archeologico è libero e gratuito; prende le mosse dal parcheggio a pagamento accanto al Museo Archeologico (vi sono diversi punti da cui salire alla Rocca). In una decina di minuti in salita si arriva all'ingresso del Parco Archeologico. Una leggenda circonda la croce collocata nel punto più elevato della Rocca: in un tempo non precisato un feroce lupo infestava la rupe abbandonata. Un giorno tre giovani si presentarono per ucciderlo ma nel tentativo di farlo, due di essi finirono giù per la scogliera e morirono. Il terzo, contadino, riuscì a fare precipitare il lupo sul fondo della rupe, liberando tutta la popolazione da quel pericolo. Aveva usato una croce per tenere a bada la feroce bestia e, come ringraziamento, il popolo avrebbe eretto una gigantesca croce in quel punto. Paese che vai,...
Read moreDiese Bewertung basiert lediglich auf eigen Erfahrungen und spiegelt daher nur die persönliche Meinung wieder.
Tja was kann man zu diesen Ort bzw. Sehenswürdigkeit sagen. Man kann natürlich eine richtige Wandertour über mehrere Stunden machen, um diese Rocca zu erreichen oder aber auch sehr gut mit dem Auto bis zur Hälfte erreichen, wo man gut parken (kostenpflichtig) kann. Und den letzten Stück zu Fuß (Achtung sehr steiler Anstieg) gehen. Dies dauert auch nicht wirklich lange ca. 10-15 Minuten je nach Schnelligkeit und Fitness.
Oben angekommen wird einem von der Aussicht die Luft geraubt. Atemberaubender Blick über den (fast) kompletten Gardasee. Sowas kann man nicht mit Worten beschreiben, dies ist einer der Dingen die man gesehen haben muss (mit eigenen Augen) um zu spüren und fühlen, was damit gemeint ist. Faszinierend. Auch das Monument selbst. Anbei findet man auf den Weg dort oben immer wieder unterschiedliche Tafeln die alles genau erklären, was was ist und für was es damals genutzt oder erbaut worden ist.
Oben selbst könnte man sich einfach hinstellen oder setzen und Stunden verbringen. Man kann sich an diesen Ausblick einfach nicht satt sehen.
Unten am Parkplatz befindet sich auch ein passendes Museum dazu mit Ausstellungen, was kostenlos ist. Das es sowas noch in uneserer heutigen Zeit gibt, wow. Würde ich definitiv empfehlen dort reinzugehen und sich die Sachen anzuschauen. Auch kann man direkt daneben in einem kleinen Bar sich was zum snacken oder trinken kaufen und auf der Terrasse bei dem tollen Ausblick genießen und die Seele baumeln lassen.
Wer am Gardasee Urlaub macht, sollte definitiv diesen Ort besucht haben, ansonsten verpasst man etwas.
Travel and experience...
Read moreAbbiamo parcheggiato l’auto presso il Parcheggio Pisenze (Via Duca D'Aosta, 29, 25080 Manerba del Garda BS) Da lì parte subito il percorso per la Rocca ( è possibile anche scendere alla spiaggia ) Si parte con una bella salita, assistita dai gradini , fino ad arrivare ad un bivio dove è possibile scegliere di salire direttamente alla Rocca ( percorso impegnativo da fare con scarpe adeguate non adatto ai bambini con parti molto vicine al dirupo senza protezioni ) o proseguire per punta sasso . Noi abbiamo scelto di proseguire e arrivare alla Rocca dal lato opposto . La passeggiata è a tratti in salita e tratti piani , raggiunta punta sasso proseguiamo fino al casello del reparto dell’alta velocità che, è uno dei due caselli (l’altro si trova in riva al lago a Moniga, in località San Sivino) da cui i cronometristi del reparto Alta Velocità di Desenzano misuravano la velocità degli idrovolanti da corsa. Passata 1 ora abbondante dall’inizio del nostro cammino ci fermiamo per un paio di panini godendo di un panorama spettacolare accompagnato da simpatici gabbiani urlanti che fortunatamente non hanno preso la mira su di noi . Proseguiamo la nostra passeggiata fino alla fine del sentiero del faggio , ricomincia il centro abitato, proseguiamo seguendo le indicazioni per la Rocca , dopo aver attraversato dei bellissimi uliveti ricomincia la salita che in pochi minuti ci porta alla cima , il tempo di ammirare il panorama e riprendiamo il cammino scendendo attraverso il percorso per esperti di cui parlavo prima, molto bello e suggestivo, ma molto a strapiombo sul lago . Ci ritroviamo al bivio per la Rocca che riporta...
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