Il Satiro danzante è una statua bronzea, prodotto originale dell'arte greca di epoca classica o ellenistica.
La scultura rappresenta un satiro, essere mitologico facente parte del corteo orgiastico del dio greco Dioniso.
L'opera, di dimensioni superiori al vero, pari ad un modello in posizione stante di circa 2.5 metri di altezza, è attualmente ospitata presso l'omonimo museo di Mazara del Vallo, nella Sicilia occidentale.
La storia del ritrovamento della statua inizia nel luglio 1997, quando il peschereccio "Capitan Ciccio", appartenente alla flotta marinara di Mazara del Vallo e comandato dal capitano Francesco Adragna, forse casualmente, ripesca dai fondali del Canale di Sicilia una gamba di una scultura bronzea. Nella notte fra il 4 e il 5 marzo 1998 lo stesso peschereccio riporta a galla, da 500 metri sotto il livello del mare in cui era adagiata, gran parte del resto della scultura, perdendo nel recupero un braccio. Inizialmente si individua la statua bronzea con Eolo. Il reperto viene acquisito dalla Regione Siciliana ed esposto in deposito temporaneo, a cura dell'assessorato regionale ai beni culturali, in una vasca d'acqua dolce deionizzata nell'ex chiesa di San Egidio a Mazara del Vallo. La visita in città dell'allora ministro dei beni culturali Walter Veltroni, a ventiquattr'ore dal recupero, su richiesta del sindaco della città Giovanni D'Alfio, è testimonianza dell'eccezionalità del ritrovamento.
Nel settembre 1998 l'Istituto Centrale per il Restauro di Roma prende in consegna i due frammenti della statua, per effettuarvi i necessari interventi...
Read moreSmall museum that offers you to appreciate ancient artifacts extracted from the bottom of the sea. Among the highlights is the treasured bronze statue of the Dancing Satyr of Mazara. The statue itself is well preserved and one of very few of the classical era that offer us the opportunity to admire the craftsmanship that went into sculpting such pieces of art. The entrance is a bit pricey, but if you are into ancient art and history, you will not be disappointed. Casual tourists...
Read moreAffascinante e rara opera scultorea bronzea dell'antichità, il Satiro danzante di Mazara del Vallo vale la visita a questo piccolo museo che ne narra il ritrovamento e il contesto culturale dell'epoca di realizzazione. I satiri furono delle figure mitologiche legate alla natura ma, col tempo, acquisirono in prima istanza i tipici tratti caprini: orecchie, coda, zampe, per poi divenire peculiari figure associate a Dioniso, divinità dell'ebrezza e del piacere del vino. Quello di Mazara fu un ritrovamento rivelato in due momenti distinti: nel 1997 i marinai dei motopesca rinvenirono la gamba sinistra e poi, un anno dopo, fu trovato in mare il corpo privo di braccia e della gamba destra. La posizione del collo e delle membra, così come i dettagli dei ciuffi dei capelli mossi da un movimento vorticoso, sottolineano l'assoluta qualità del maestro che la realizzò, volto a enfatizzare il movimento di danza del Satiro. Secondo alcuni studiodi l'opera potrebbe essere attribuita a Prassitele, uno dei celebri scultori dell'antichità (insieme a Lisippo), vissuto nel IV sec. a. C., per altri, invece, potrebbe trattarsi di una parte di ornamento della prua di una nave. Molto plausibile è il fatto che la statua facesse parte del carico di una nave naufragata tra la Sicilia e Capo Bon in un periodo in cui il commercio di opere d'arte era molto fluente. Il museo è chiuso il lunedì e la biglietteria è aperta da martedì a domenica, dalle...
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