Melfi Castle
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The Castle of Melfi in Basilicata is a monument owned by the Italian State and one of the most important medieval castles in Southern Italy.
attractions: Cattedrale di Santa Maria Assunta, Museo archeologico nazionale del Vulture e Melfese, Carbone Vini, Museo Diocesano, restaurants: Miseria e Nobiltà La Spaghetteria di Melfi, Ristorante Pizzeria delle Rose I Sapori di Una Volta, Hora Sesta, Lucano, Sole di Mezzanotte, Macelleria Braceria Rauseo, Taverna Del Borgo Da Felice, Pizza Taxi Melfi, Sfizio, Da Mario
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The Castle of Melfi in Basilicata is a monument owned by the Italian State and one of the most important medieval castles in Southern Italy.
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Il castello di Melfi sorge sopra una collina di origine vulcanica e sovrasta sia il centro storico che tutta la nuova zona abitata. Esso presenta ancora la cinta muraria che stringeva, in una difesa compatta e invalicabile, tutto il borgo cittadino dell'epoca. Il sistema difensivo del castello era costituito da un fossato, da uno spalto e da una cinta con torri. Gli ingressi alla costruzione, che si possono ancora scorgere, sono quattro, tre dei quali costruiti in epoca angioina. Il primo ingresso è rivolto verso le campagne e cioè verso nord. Il secondo, che oggi è murato, è diretto verso sud e permetteva l'accesso al paese e nel fossato del castello stesso. Il terzo accesso era praticamente un accesso di servizio per le guardie cittadine che vigilavano gli spalti correnti sulle mura, anch'esso ora murato, aveva la sua apertura dalla torre della chiesa e dava accesso diretto allo spalto. Il quarto, quello sicuramente più riconoscibile, che poi è quello che ai giorni nostri dà l'accesso al castello di Melfi, era una volta legato ad un ponte levatoio oggi in opera muraria. È circondato da dieci torri, delle quali sette a pianta rettangolare e tre a pianta pentagonale. Partendo con lo sguardo dall'accesso angioino rivolto a Nord Est le torri hanno vari nomi. •Torre senza nome – Pianta rettangolare – Oggi conosciuta come Torre di Nord Est •Torre delle Carceri – Pianta rettangolare – Oggi conosciuta come Torre del Marcangione •Torre senza nome – Pianta rettangolare – Denominata " della Chiesa" per la sua vicinanza con la cappella •Torre dell'Orologio – Pianta pentagonale •Torre senza Nome – Pianta rettangolare – Rimasta senza nome perché essendo alta pochi metri al suo interno include solamente una piccola stanza •Torre detta della Galleria o anche Baluardo dello stendardo – Pianta pentagonale- Oggi denominata Torre dei Cipressi •Torre della Secretaria – pianta rettangolare - oggi conosciuta come Torre della Terrazza •Baluardo del Leone - pianta pentagonale – Questa torre domina e difende il secondo ingresso, in essa è presente un incavo dove si narra ci fosse il nido dell'Aquila reale di Federico II •Torre "dove si faceva lo studio" – Pianta rettangolare – denominata anche "dei Quattro Venti" poiché esposta a tutti e quattro i punti cardinali e dei "sette venti" perché è la torre più avanzata verso la campagna ed è anche la più imponente •Torre senza nome – pianta rettangolare – Di questa torre oggi non restano che pochi resti. Consiglio di visitarlo.
gerardina catalanogerardina catalano
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Il Castello normanno svevo di Melfi L’imponente sagoma del castello normanno svevo è il simbolo di Melfi e la sua storia è legata alle figure di spicco che si sono succedute nel corso dei secoli nella città posta alle pendici del Monte Vulture Voluto da Roberto il Guiscardo, ampliato da Federico II, dotato di nuove torri da Carlo I d’Angiò, rimaneggiato dai Caracciolo e dai Doria, a vederlo, il castello di Melfi sembra quasi emergere sulla sommità di un colle e non si può non condividere l’opinione di quanti lo considerano il castello più noto della Basilicata e uno dei più grandi del sud Italia. Subito si impongono allo sguardo le dieci torri, sette rettangolari e tre pentagonali, dei quattro ingressi, tre sono angioini, e attraverso uno di essi, aperto di Doria, si accede al borgo attraverso un ponte, un tempo levatoio. Superato il portone, si entra nel bel cortile principale, su cui affacciano il palazzo baronale e la cappella gentilizia. Al piano terra del castello è ospitato il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, in cui è custodita l’importante documentazione archeologica rinvenuta nel comprensorio dell’area, mentre nella torre dell’Orologio si può apprezzare lo splendido Sarcofago romano, ritrovato nel 1856, noto anche come “Sarcofago di Rapolla”, perché un tempo conservato nella piazza della cittadina del Vulture. Appartenuto di certo a un personaggio di rango elevato, è un raffinato prodotto della seconda metà del II secolo proveniente dall’Asia Minore. Sul coperchio è raffigurata la defunta sdraiata.
Pasquale Dell' ErarioPasquale Dell' Erario
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Una MERAVIGLIA. Ben tenuto, pulito, mai troppo affollato. Ma partiamo dall'inizio. Già avvicinarsi a Melfi ha qualcosa di magico: natura, alberi, il Vulcano Vulture, il bellissimo centro storico. Semplicemente spettacolare. Poi man mano che ti avvicini vedi le possenti mura e la maestosa figura del maniero stagliarsi austero sullo sfondo. Una volta parcheggiato, l'ingresso è suggestivo: il ponte (che un tempo era levatoio, poi riedificato in pietra) porta ancora le catene in ferro e ti fanno osservare l'ampio fossato difensivo. Passato il ponte la corte in pietra nuda ben conservato ed ordinato con gli ingressi. Le scuderie bellissime a sinistra e l'ingresso vero e proprio a destra. Entrati, il biglietto è FINALMENTE ad un prezzo giusto: 4€! Bravissimi gli amministratori, così si fa. L'interno prevede un museo fenomenale diviso in tre macroaree: preromana-sannita-greca, romana ed infine medioevale. Una volta visitato il museo... R sta solo da godersi lo spettacolo del castello, le sue stanze, torri, mura. Una parola va ai Melfiesi: nella media spontanei, genuini, bravi. Ci ritorno anche per visitare il museo diocesano ed il centro storico. Saluto a Melfi, alla Proloco ed agli amministratori in genere.
Gerardo CicconeGerardo Ciccone
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Visitare il Castello di Melfi è stata un'esperienza che per me ha superato ogni aspettativa. Per soli 3€ (costo del biglietto) si ha l'opportunità di esplorare un luogo fondamentale per il Regno delle Due Sicilie (perciò anche importanre x comprendere la storia del sud Italia.) La struttura è tenuta in modo impeccabile, siccome è restaurata e pulita. All'interno si può visitare un castello enorme (direi che se fai con comodo puoi passarci 2/3 ore senza problemi) con ogni stanza che ospita un'esposizione di oggetti provenienti dalla regione lucana. Molti di questi risalgono all'epoca precristiana e medievale, offrendo un'affascinante panoramica di diverse epoche storiche. Inoltre, il castello è molto inclusivo. dispone di una sala dove l'intero castello è ricreato in miniatura per fornire un'esperienza tattile ai non vedenti, ci sono rampe per le carrozzine e una sala per allattare e accudire i bambini piccoli.
Ester ༄Ester ༄
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Al primo impatto è un po' particolare, tutta l'area attorno brulla ed arsa, poi attraversi le mura ed impatta un'importante maniero sinceramente non volevamo visitare il museo, perché ho avevamo una gran voglia di "annoiarci" con stanze vuote ed ambienti già visti, hanno insistito i preposti alla biglietteria, abbiamo detto ma si ci rinfrescheremo e vedremo per l'ennesima volta delle stanze piene di drappi di letti ecc. Ecco. Ed invece con grande piacere, abbiamo scoperto delle stanze organizzate benissimo con teche che esponevano meravigliosi ritrovamenti degli scavi archeologici ed all'ingresso due sarcofagi ci introducevano in questo bellissimo museo. All'uscita abbiamo ringraziato le persone che hanno insistito affinché entrassimo, il costo del biglietto ridicolo 5 euro per entrambi. Che dire visitatelo assolutamente ne vale la pena.
Elvio BorghesiElvio Borghesi
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Meraviglioso castello, residenza di Federico Il, che domina e rappresenta la città di Melfi. Posto nel punto più alto della cittadina, lo si può raggiungere sia in auto che a piedi, attraversando le viuzze del centro storico. All'interno l'importantissimo museo archeologico nazionale, con pezzi di prestigio, tra cui il famoso Sarcofago di Rapolla. Il personale molto gentile e professionale, ci ha descritto sia il Sarcofago che il resto della mostra e castello, con tanti dettagli storici e architettonici. Nel museo sono presenti anche mostre temporanee ed una sezione più "tech" al secondo piano. Primo e secondo piano divisi tra classico e medioevo, con tantissimi reperti. Prezzo davvero contenuto di 2,5€ che si può abbinare con il castello/museo e parco archeologico di Venosa per soli 4€ complessivi.
Massimiliano BocconeMassimiliano Boccone
10
Nearby Attractions Of Melfi Castle
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Museo archeologico nazionale del Vulture e Melfese
Carbone Vini
Museo Diocesano

Cattedrale di Santa Maria Assunta
4.5
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Museo archeologico nazionale del Vulture e Melfese
4.7
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Carbone Vini
4.8
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Museo Diocesano
3.9
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Nearby Restaurants Of Melfi Castle
Miseria e Nobiltà La Spaghetteria di Melfi
Ristorante Pizzeria delle Rose I Sapori di Una Volta
Hora Sesta
Lucano
Sole di Mezzanotte
Macelleria Braceria Rauseo
Taverna Del Borgo Da Felice
Pizza Taxi Melfi
Sfizio
Da Mario

Miseria e Nobiltà La Spaghetteria di Melfi
4.4
(381)$$
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Ristorante Pizzeria delle Rose I Sapori di Una Volta
3.8
(329)$$
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Hora Sesta
4.2
(287)$$
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Lucano
4.1
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