Luogo di culto devozionali al Santo Leopoldo Mandic, frate nato a Castelnuovo di Cattaro nella ex Jugoslavia, ora Repubblica del Montenegro e che passò tutta la sua vita nel convento di Padova di piazzale S.Croce, come confessore di moltissimi padovani, veneti e fedeli di tutt'Italia, bisognosi di parole di conforto e di grazie, spesso concesse con veri e propri miracoli. La figura di S.Leopoldo è accomunata a quella di un altro grande confratello cappuccino, S.Pio da Pietrelcina di San Giovanni Rotondo. Recentemente padre S.Leopoldo è stato nominato dalla CEI patrono degli ammalati di tumore in virtù delle tante grazie ottenute, per suo tramite, da questi ammalati. Circa il Santuario dove riposa la salma di S.Leopoldo si può dire che è un luogo che offre un forte senso di spiritualità e consente meditazione e riflessioni di intensa religiosità. Gode di ampi spazi, le linee architettoniche e gli arredi interni sono espressione della semplicità francescana, ma hanno uno stile di rara bellezza: le pareti bianche della Chiesa, con i travi di legno che sorreggono il tetto, oltre agli altri ambienti collaterali in cui si sviluppa il convento sono fascinoso. Di rara emozione è poi la celletta, dove S.Leopoldo confessava i penitenti, rimasta intatta assieme alla statua della Madonna, di cui Leopoldo era devotissimo al punto da definirla "la Parona" (In italiano la Signora). Nella celletta vi è un registro in cui ognuno può scrivere un pensiero o una richiesta al Santo per ogni sua necessità. Si dice che il Santo legga tutti questi messaggi e poi interceda per i meritevoli. Nella chiesa vi sono molte opere pittoriche di autori veneti in genere, di varie epoche, recuperate da conventi o chiese dei Capuccini dimesse o accorpate. Vi sono anche pregevoli mosaici contemporanei offerti da fedeli beneficiato dal Santo. Merita una visita. Per orari consultare il sito web, ma direi che il Santuario è quasi sempre aperto, salvo la pausa da mezzogiorno...
Read moreLa chiesa della Trasfigurazione oggi conosciuta più come Santuario di San Leopoldo Mandic, è un edificio religioso di origine cinquecentesca che si innalza in contrà Santa Croce a Padova. Fu fondata come chiesa conventuale nel XVI secolo da una comunità di Frati Cappuccini che ancora la reggono. Quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, fu in seguito ricostruita. L'interno è ricco di interessanti tele del Cinque e Seicento. È meta di un costante flusso di pellegrini che si recano in visita alla tomba di san Leopoldo Mandic, collocata in un locale attiguo alla chiesa, presso la stanzetta dove il santo confessava.
L'edificio sacro è recente, in quanto fu interamente ricostruito dopo la devastazione causata dal bombardamento aereo alleato del 14 maggio 1944, ma la presenza dei frati in città data da oltre 500 anni. I cappuccini giunsero a Padova nel 1537, insediandosi inizialmente alle porte della città. Dopo vari tentativi di trovare una sede in città, riuscirono ad installarsi nel 1554 nel borgo di Santa Croce, nel luogo in cui le monache di Sant'Agata e Santa Cecilia avevano una grande casa con edifici annessi e un grande orto. La realizzazione del convento avvenne in più tempi: la prima chiesa, realizzata nel 1581, era già stata distrutta nel 1811 e in seguito riedificata (1824-1825). L’attuale è opera dell’architetto Giovanni Morassutti e fu consacrata nel 1950.
E' tra i miei Santuari preferiti...diverse volte qui alla festa di San Leopoldo 🕍👍😀☀️...
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