Il Comune di Bellaria Igea Marina ha comprato all’asta (dopo otto tentativi di vendita andati deserti, partiti da un primo prezzo d’asta di 3 milioni e mezzo di euro) per 360 mila euro l’ex fornace di Bordonchio. Un pezzo di archeologia industriale sul quale in passato sono state tentate speculazioni immobiliari e sono volati alti molti sogni, irrealizzati, di recupero. L’amministrazione spiega di voler “consegnare la struttura nelle mani della collettività, a condizioni economiche vantaggiose, cogliendo l’occasione per favorire il recupero e la valorizzazione di un’area strategica del territorio: per la sua natura ‘storica’, per la sua collocazione e la sua versatilità d’uso”.
Difficile chiamarla ancora ex fornace perché l’edificio versa nel più assoluto degrado e parti importanti sono andate distrutte. L’amministrazione comunale si mantiene sul vago a proposito della futura destinazione, limitandosi a dir che “per conformazione e collocazione si presta a diverse opportunità di utilizzo, da quello culturale a quello ambientale o ludico sportivo”, ma già parla di “una prima fase di intervento, volta a una sistemazione generale delle aree verdi”. Entra così nella disponibilità del Comune un patrimonio di fabbricati di oltre 9.500 mq di superficie, 68.000 mq di terreni, tra cui l’ex cava di argilla, divenuta un lago ormai naturalizzato con tanto di fauna ittica (circa 24.000 mq, il primo bacino idrico per estensione sul...
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