Da Prato Favale alla fonte di Campitello e ritorno.
Percorso per tutti (ho incontrato gente di ogni età) ideale nelle giornate afose romane a 15-20minuti dal Raccordo. Adatto anche se si ha mezza giornata a disposizione. Si snoda all'interno del parco dei Lucretili, nel greto di torrenti asciutti on un ampio bosco di faggi secolari.
Difficoltà: Tecnica: facile Salita: facile ben riparata dal sole. Tutto in salita. Orienteering: facile/medio. Il percorso è ben segnato ma ci si può confondere, specie al ritorno. Segue principalmente il sentiero 303 per poi proseguire lungo il 303E. tempi: si arriva in meno di un ora e si ritorna in mezzora.
Attrezzatura consigliata: Autan: indispensabile, il bestiame al pascolo brado attira molti insetti incluse zecche. Scarpe da trekking alte bottiglia 1/2 litro da portare piena da casa. fate il download della mappa perché non c'è copertura fino a Campitello.
La traccia inizia là dove finisce la strada asfaltata, e dove suggerisco di parcheggiare l'auto, alla sinistra della bacheca dell'ente parco che descrive l'area e dove son postati avvisi. Vi conviene mettere il telefonino in modalità aereo: non c'è più copertura dati e voce fino a Campitello. Risparmierete cosi la batteria e il GPS funziona anche in modalità aereo. Attraversato il primo boschetto, il sentiero è all'aperto su rocce calcaree e pietre. Qui si incrociano diversi sentieri CAI. Le roccie levigate dal passaggio, diventano molto scivolose in caso di pioggia: siamo nel Malpasso. Il Malpasso termina in un bosco (vedi foto) dove potremo togliere cappelli e occhiali da sole, non ci serviranno più fino alla meta. Qui si incontrano i primi faggi secolari e aumenteranno in numero mano mano che ci addentriamo nel bosco. Vale la pena fermarsi ogni tanto e guardarsi intorno. Si incontrano anche i primi bovini o equini allo stato brado. Dobbiamo seguire il 303 fino a valle Cavaliere. Passeremo accanto al sentiero che porta al bosco delle fate (WP, foto e commenti) e poi sotto un enorme tronco che caduto fa da ponte sopra il sentiero . Lasciamo il sentiero 303 a valle cavaliera (WP, foto e commenti) per prendere a destra il sentiero 303E, manca meno di mezzora. Prendete l'abitudine di voltarvi ogni tanto e memorizzate il percorso fatto: vi sarà utile al ritorno.
Il 303E è via via meno segnato del 303. Seguite la mia traccia che si snoda lungo il greto di pietre curiosamente molto più bianche di quelle finora incontrate). Raggiunto un enorme faggio secolare nel mezzo della pietraia con davanti un palo di 60cm, girare a destra e attraversare un piccola gola rocciosa. Qui finisce la salita. Questa è forse la parte più selvaggia del percorso. Un grosso albero spezzato in tre da un fulmine (foto e WP) segna l'inizio dell'ampia radura di Campitello. Calzate nuovamente cappelo e occhiali da sole e disattivate la modalità aereo dal il vostro telefonino perché a breve sarà in copertura (wp) anche se solo per un breve tratto. La fonte non è facile da trovare e non è immediatamente visibile. Indicazioni visive. Di fronte a voi due cime boscose (vedi foto) quella di sinistra, la più alta delle due, ha due radure rocciose. Puntate alla radura di sinistra e questo vi porterà diritti alla fonte. Gli insetti che vi voleranno intorno incuranti del repellente messo vi lasceranno in pace una volta raggiunti gli alberi dalla parte opposta. Anche prima se fortunati. Non sono sempre presenti cosi numerosi se non da Giugno a Settembre.
L'acqua della fonte sembra essere potabile. È l'unica fonte d'acqua per la fauna locale, rispettiamola .
Numerosi cavalli e bovini allo stado brado per l'intera valle. A volte anche bufali, complice l'assenza di copertura gsm....sembra di essere fuori dal mondo.
Rientro. Riprendere il sentiero è facile: basta raggiungere l'albero abbattuto dal fulmine che risalta bianco sul verde del prato prima del bosco. Attenti: gli scarponi resi umidi dal fango posso scivolare sulle...
Read moreUna bellissima oasi verde nel cuore della città, con tanto potenziale ancora da valorizzare. La Riserva Naturale Valle dell’Aniene è una piacevole sorpresa per chi cerca un angolo di natura all’interno del contesto urbano romano. Situata nella zona est della città, questa riserva offre percorsi immersi nel verde, aree alberate, sentieri naturalistici e spazi per rilassarsi o fare attività fisica.
Tranquillità e natura: il parco è un vero polmone verde, con una varietà di alberi, arbusti e piccoli corsi d’acqua. Ideale per camminate, corse, o semplicemente per staccare dalla frenesia cittadina.
Accessibilità: abbastanza facile da raggiungere, con ingressi multipli e una buona copertura ciclabile. Alcuni tratti si collegano a piste ciclabili più ampie.
Educazione ambientale: interessanti i pannelli informativi lungo il percorso e le iniziative di alcune associazioni locali che organizzano eventi, pulizie e attività per bambini.
Fauna e flora: con un po’ di attenzione si possono osservare uccelli, farfalle e piccoli animali. Ottimo posto anche per chi pratica birdwatching o fotografia naturalistica.
Cosa può migliorare:
Manutenzione non sempre omogenea: in alcune aree la vegetazione è ben curata, in altre si trovano sentieri invasi da erbacce o piccoli rifiuti abbandonati.
Segnaletica scarsa: mancano indicazioni chiare sui percorsi, sulle uscite o sulle distanze. Sarebbe utile anche una mappa all’ingresso. Servizi limitati: poche aree attrezzate (come fontanelle, panchine, zone picnic) e praticamente nessun punto ristoro o servizi igienici accessibili.
Una riserva con un grande valore ecologico e sociale, che meriterebbe più attenzione da parte delle istituzioni. Perfetta per una passeggiata rilassante, per respirare aria pulita e riconnettersi con la natura senza uscire da Roma. Con qualche intervento in più, potrebbe davvero diventare un punto di riferimento per il...
Read moreRiserva naturale la cervelletta è un mix tra natura incontaminata dove vi si può trovare tante varietà di piante selvatiche officinali è da tavola con alberi di prugne sia gialle ché rosse more fragole selvatiche è piante di camomilla menta è ortica è non da meno finocchio selvatico di qui vanno raccolti ed essiccati le fioriture gialle e le foglie è poi bollite è passate si beve per gli. Oli essenziali ché aiutano la digestione è alleviano l'aria dallo stomaco ..la stessa procedura vale per la camomilla è la menta mi raccomando la menta 1 o' 2 foglie soltanto x ché ricca di olio essenziale minerali è vitamine il ché in modo eccessivo potrebbe far male altrettanto l'ortica tutto cio me lo ha spiegato il responsabile del casale sovrastante alla valle dove venivano creati cesti in vimini finché un grosso incendio. Né devastò una grande parte . su la parte del casale ci sono dei fattori ché coltivano biologico è vendono frutta è verdure coltivate con Amore . PS lunica cosa di tutto questo spettacolo è ché il casale è stato chiuso per ché il comune lo ha reso inagibile com'è tutto il resto non salvaguardando un pezzo di storia è di cura dei terreni sottostanti la valle del anine si sta deteriorando sarebbe bello ché tutti si unissero nella salvaguardia di un bel patrimonio naturale tra asfalto è cemento per trovare della pace !!! Buon...
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