Sono così dispiaciuta di dover fare questa recensione, siamo arrivate piene di spirito per uscirne con un mal di stomaco dovuto al nervoso perché ti rode male quando finisci in questi posti. Partiamo con la ragazza del servizio che ci obbliga ad ordinare tutto in una volta mettendoci l' ansia perché se no ordinando in più volte le portate sarebbero arrivate con troppa distanza una dall' altra. Ordiniamo tutto quello che pensiamo mangeremo, arrivano dei primi uramaki che ci aprono lo stomaco, il resto dopo UN ORA E UN QUARTO, il ristorante 4 tavoli. Ci lamentiamo ovviamente chiedendomi dove fosse il cibo che poi appunto dopo un' ora e un quarto arriva, erano portate molto semplici, tartare , un piatto di pasta e un tacos. Questo tacos essendo che costava 15 EURO, abbiamo chiesto in fase di ordine da quanti tacos fosse composto il piatto, ci risponde uno solo ma MOLTO grande. Il tacos? Quello dei pacchi del supermercato che si vendono in confezioni da 12 a 3/4 euro. Noi sconvolte. Proviamo ad assaggiarlo, non l' avevano scaldato ed era all' aperto da un po' perché faceva vomitare, era immasticabile. Ma anche qualora fosse stato cotto e servito nel modo giusto 15 EURO. Dispositivo dell'art. 640 Codice Penale Ora copio e incollo l' art. 640 del c.p. TRUFFA Chiunque, con artifizi o raggiri(1), inducendo taluno in errore(2), procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno(3), è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032(4)(5).
Ora il taco costa singolarmente al dettaglio 0.33 euro (all' ingresso alla metro ancora meno) , il contenuto che era di pesce diciamo 1.70 euro ?? Quindi un ricarico del 750% . Ma soprattutto IMMANGIABILE. La serata purtroppo è stata rovinata dall' attesa infinita, dal cibo pessimo, dai prezzi osceni e dal comportamento del personale. Ah ovviamente tutto fatto presente, il tacos stava pure nel conto. Non mettetici piede se qualcuno mi avesse avvertito avremmo passato una bella serata in uno degli altri milioni di posti belli, buoni e onesti che ci...
Read moreIl locale "Frugale", situato nella pittoresca zona di Rebibbia, è un'estensione di un vivaio e promette un'esperienza unica. L'idea è senza dubbio carina e l'ambiente è davvero accogliente, pieno di lucine sospese, piante ovunque e un'atmosfera tranquilla che ricorda un'oasi di pace nel caos urbano. Il nome del locale, "Frugale", lascia sperare in un ritorno alla semplicità di altri tempi, un rifugio dove gustare cibi genuini in un contesto rilassato. Con queste premesse, ci si aspetterebbe che il cibo offerto sia in linea con lo storytelling del locale. Ahimè, non è proprio così. Mi sono recato al "Frugale" con un gruppo di venti colleghi per provare la formula "apericena" al costo di 25 euro a testa. Il menù prevedeva un cocktail a scelta, una porzione di uramaki, una tartare e una montanara (pizza fritta). Partiamo dalle patatine: non ci sono state servite singolarmente, ma ci hanno portato delle porzioni da mettere al centro e dividere con gli altri. In pratica, avrò mangiato quattro (quattro/00) chips. Gli uramaki, quattro di numero, erano particolari e appetitosi. La tartare, invece, aveva il diametro di una moneta da due euro – forse l'interpretazione di "frugale" era più letterale di quanto ci aspettassimo. La montanara, fortunatamente, era buona e di dimensioni adeguate. Nel complesso, ciò che abbiamo mangiato non era male, ma con due cocktail e quanto elencato sopra ho speso 32 euro, una cifra che dovrebbe coprire il costo di una cena completa. Capisco l'inflazione, capisco che sia un locale alla moda, ma il prezzo per mangiare cibo standard non è affatto competitivo. Il "Frugale" ha sicuramente un ambiente che merita di essere vissuto, ma se l'obiettivo è quello di offrire una serata piacevole e "frugale" anche nel prezzo, c'è ancora molta...
Read morePosto veramente molto bello, ma è l'unica cosa bella. Tavolo per 5 persone, infrasettimanale, pochi altri tavoli oltre noi (cioè, non ci sono alibi). Io personalmente ho ordinato una tartare di manzo, stracciata e fiori di zucca e un filetto danese, lardo, tuberi arrosto e tartufo scorsone. La tartare così e così, però tutto sommato andava bene, anche se le aspettative erano diverse da quello che era arrivato nel piatto. Il filetto invece proprio no. Ad una nostra commensale hanno sbagliato la cottura (cioè proprio non se la erano segnata), ma soprattutto nel filetto non c'era traccia di scorsone e i tuberi erano due pezzettini, che mi hanno messo tristezza e solitudine. Che poi, voglio dire, fatevi furbi: su 26 euro di filetto, vi fate parlare dietro per due pezzi di patata americana? La carne così e così. Livello decisamente inferiore rispetto ai locali noti per la cucina di carne.
Ma la cosa che personalmente trovo inaccettabile nel servizio è che alle 22.30 ci hanno letteralmente chiesto "volete il dolce? Perché alle 23 la cucina chiude". E alle 23 in punto hanno spento il riscaldamento, per invitarci ad andare via. Io non trovo che questo sia il modo corretto di comportarsi, a maggior ragione che non siamo nel peggiore pub di Trastevere, ma in un locale dove prendere una tartare, un filetto e una bottiglia scrausa di vino in 5 costa 45 euro a testa e il tavolo nel complesso ha speso 225 euro. Alla fine ci hanno regalato una piantina grassa, indicativamente grande la metà del mio mignolo.
Sicuramente non tornerò, a meno che non dovesse cambiare la gestione. Se la gestione dovesse leggere questo commento vorrei dirgli: meno Instagram e più cucina e...
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