Dal martedì alla domenica ore 15 – 24 (ultimo ingresso ore 23) si possono visitare liberamente gli spazi aperti del Borgo e con titolo d’ingresso il Museo del Castello ed il Museo Civico del Mare e della Navigazione Antica. La nuova struttura museale, ospitata nella Rocca del Castello e nella Torre Saracena, raccoglie, conserva e divulga al pubblico le testimonianze, la storia e l’archeologia del complesso monumentale attraverso i secoli, dal martirio di Santa Severa ai giorni nostri.
Dall'epoca tardo antica, attraverso le vicende medievali, il Rinascimento e l’epoca moderna si sviluppa un percorso didattico che racconta in vario modo la storia, gli avvenimenti e la vita del castello, sulla base dei reperti provenienti dagli ultimi scavi archeologici e dai documenti di archivio recuperati in tanti anni di ricerche.
In questo nuovo Museo, a conclusione di anni di studi e scavi, condotti a più riprese, a partire dal 2003, si presentano ai visitatori i risultati di quella che allo stato attuale appare come una delle più avvincenti avventure archeologiche che negli ultimi tempi hanno interessato il sito di Pyrgi e del Castello di Santa Severa.
Dopo i grandi scavi del santuario etrusco condotti da Giovanni Colonna, con l’enorme messe di dati recuperati alla conoscenza dal lungo e proficuo lavoro di generazioni di studiosi, si è ora riusciti a gettare un occhio anche sulle stratigrafie di epoca romana e medievale, sepolte sotto il castello e il suo borgo. Per la prima volta è stato possibile esplorare con metodo rigorosamente stratigrafico alcuni piccoli ma significativi settori dell’enorme deposito archeologico situato all'interno del castrum romano, edificato sulla città etrusca nel III secolo a.C., sul quale si è sviluppato, in seguito, l’insediamento medievale di Santa Severa.
Gli scavi, sotto l’egida della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, sono stati condotti, tra il 2003 e il 2009, dal dott. Flavio Enei, con l'ausilio dei volontari per i beni culturali del Gruppo Archeologico del...
Read moreHo trovato molto interessante la storia del museo, soffermandomi a leggere le esaustive didascalie delle esposizioni arricchite di graziosi plastici e modellini in scenografie adatte a grandi e piccoli. Siamo spesso portati a immaginare che qualcuno si immerge in acqua e trova casualmente un'anfora o un oggetto antico che finisce semplicemente in qualche galleria, invece ho scoperto per esempio quante modalità e strumenti di esplorazione razionale dell'archeologia sottomarina furono messe a punto fin dai secoli più antichi, oppure quanti tipi di anfore e relative forme esistevano per svariati utilizzi come testimoniato dalle scoperte nel laziale ed in particolare nei dintorni di Santa Severa. Molto belli alcuni reperti originali presenti nel percorso tra cui i modelli di pompaggio dell'acqua che mostrano l'ingegno affascinante delle antiche menti scientifiche, con perfezionamenti progressivi a partire dagli apporto dei filosofi greci come Aristotele e l'italiano Leonardo Da Vinci. Nel percorso della torre al di là del fossato uno splendido atelier di abiti confezionati dall'artigianato pregiatissimo di corte che attraversa tutte le epoche. Non mancano alcuni archibugi delle milizie e soprattutto le feritoie e le finestre con innumerevoli scorci sul mare e suggestive illuminazioni naturali...
Read morePyrgi e il Castello di Santa Severa sono una straordinaria area archeologica e monumentale, frequentata dalla preistoria fino ai giorni nostri in maniera ininterrotta. Dal 2016, ventitré anni dopo la sua prima istituzione come Antiquarium navale, il Museo è stato completamente rinnovato e arricchito. Sette sale e oltre cento reperti, lungo un percorso espositivo e didattico incentrato sull’archeologia subacquea e la navigazione antica, che raccoglie anche le testimonianze provenienti dai fondali del litorale cerite, tra Alsium e Centumcellae, con particolare riferimento al porto di Pyrgi. Realizzato in collaborazione con la Soprintendenza archeologica per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, permette di avvicinarsi al mondo degli antichi marinai attraverso ricostruzioni al vero di ambienti e strumentazioni, frutto del lavoro di ricerca del Centro Studi marittimi del Museo, in collaborazione con specialisti di università italiane ed europee. Nel 2005 ha ricevuto il marchio di qualità regionale ed è apparso più volte in trasmissioni televisive come Linea Blu, Geo&Geo...
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