Il 28 giugno del 1857 Carlo Pisacane sbarcava a Sapri affidando ai “trecento” la liberazione del Regno dominato da Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie; quello che oggi definiamo “intervento rivoluzionario” è da considerarsi il suo ultimo tentativo libertario. Non fu casuale lo scetticismo perpetuato nei confronti della spedizione da parte di Enrichetta Di Lorenzo (compagna di Carlo Pisacane), di Giuseppe Mazzini, finanche di alcuni membri del Comitato Napoletano che, seppur puntassero ad una rivolta lungo la costa napoletana, non si sentivano pronti a tal riguardo. Pisacane, pervaso da un forte ottimismo, fronteggiò l’esercito nemico e imprevisti di ogni entità che determinarono – a suo malgrado - le sorti dell’impresa. Nonostante il triste finale - conclusosi con la morte del “Bel capitano” (avvenuta a Sanza il 2 luglio 1857) e un cospicuo numero di condannati - le gesta di Carlo Pisacane e il suo atteggiamento anticonformista - a tratti contraddittorio - hanno ispirato componimenti letterari, cinematografici, artisti di fama nazionale e internazionale. La città di Sapri lo ricorda con eventi e monumenti a...
Read moreMonumento bello ma principalmente storico, da Pisacane è forse partita l'unità d'Italia. Luogo aperto a tutti grandi, che specialmente di sera, possono goderselo, godendo anche delle belle serate i questo caldo agosto e ai bambini che di mattina, possono giocare liberamente nello piazzale antistante. Consiglio vivamente di...
Read moreMonumento, immerso nella Villa Comunale di Sapri, dedicato al grande Eroe della spedizione dei trecento. All'interno della villa alberata è possibile in estate usufruire del servizio bar e la sera mangiare qualcosa nei...
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