The Sanna Museum, located in Sassari, is one of the main museums in Sardinia and houses a vast collection of works of art, archaeological finds and ethnographic materials. Founded in 1867, the museum is dedicated to the history and culture of the region, with a particular focus on Sardinian art and its evolution over the centuries. The structure of the museum is divided into different sections, including ancient, medieval and modern art, as well as an archeology section which presents important finds from local excavations. Among the most significant works, you can find paintings, sculptures and applied art objects that tell the cultural history of Sardinia. The Sanna Museum is also an important center for cultural research and promotion, hosting events, temporary exhibitions and educational activities. Its location in the center of Sassari makes it easily accessible to visitors, making it a fundamental stop for those who want to delve deeper into the history and art...
Read moreNella sua nuova veste il museo appare più accogliente e decisamente bene strutturato se si tiene attenzione alla linea temporale dei materiali esposti. Tuttavia, almeno personalmente, ritengo che con piccoli accorgimenti il museo potrebbe divenire ancora più invitante e "completo". La prima sala, ad esempio, ci mostra tutta una serie di reperti che -nonostante facciano parte di una collezione e sia presente un rapido excursus storico che dall'età della Pietra si estende sino a quella postmedievale- mancano di semplici indicazioni come il nome dell'oggetto. Ciò può senza dubbio lasciare un po' perplessi in quanto il visitatore viene catapultato in un mondo sconosciuto senza sapere (a parte la brevissima e chiara spiegazione riportata piacevolmente sulla parete) che cosa sta osservando. Fortunatamente le lacune si dissolvono man mano si procede verso le differenti sale dove ogni reperto presenta le informazioni principali. Altra scelta inspiegabile è l'illuminazione artificiale, assai scarna e con troppe vetrine lasciate in ombra, quasi nascoste. Le ampie vetrate che circondano il museo hanno senza dubbio il pregio di risaltare i materiali risparmiando al contempo energia elettrica, tuttavia pare che non si sia pensato a fondo sul modo di ottenere lo stesso risultato quando viene sera. La sensazione è quella di trovarsi in un museo adatto più per la stagione primaverile-estiva che invernale. Altra perplessità riguarda la vasta sala in ombra e senza vetrate in cui è disposta al centro una grande grata con materiali di ogni età (fenicia, punica, romana, medievale etc.) mentre alle pareti si osservano cornici con esposti corni ottocenteschi, teschi e quant'altro assieme a bronzetti nuragici (originali? Riproduzione?), tipici coltelli sardi etc. Anche in questo caso nessuna spiegazione, né sui materiali né sul senso della realizzazione (che pur ci sarà)! A questo si aggiunga l'esposizione al piano superiore curata da Marras che - nonostante l'avviso della gentile addetta all'accoglienza - non abbiamo visitato sia per la mancanza di una singola segnaletica di fronte la scala e sia per la nostra difficoltà di ambientamento essendo la prima volta in visita al nuovo museo. Magari un piccolo avviso indicante la via per la sala dedicata agli abiti esposti dallo stilista, ci avrebbe aiutato. Insomma, il museo merita senz'altro la visita, e la nuova veste è ben strutturata e certamente più invitante, ma alcuni piccoli accorgimenti lo renderebbero una vera perla nel...
Read moreThe worst museum experience of our lives : Incoherent placement, extremely scarce context on what you’re seeing, and even vandalised art. The artefacts shown could have made up for these first few cons, if not for the absolutely unhinged staff. Not only did they make me and my friends pay one more euro each than the price shown on the ticket for the entrance but they also made me (a minor, for whom the entrance is supposed to be free) pay under the pretext that they already pulled out the 18+ ticket. Cherry on cake has got to be the guards following us and giving us stares that would have made Clint Eastwood jealous during the whole visit. DO NOT GO THERE, and thank you...
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