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Monumento Foiba di Basovizza — Attraction in Trieste

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Monumento Foiba di Basovizza
Description
Nearby attractions
Nearby restaurants
Pub Zarja
SS14, 269, 34149 Basovizza, Trieste TS, Italy
Pizzeria Al Tiglio
Via Srečko Kosovel, 3, 34149 Basovizza TS, Italy
Trattoria da Mauro Pri Plescevi
Via Igo Gruden, 32, 34149 Basovizza TS, Italy
Pizzeria Trattoria Leban
Via Igo Gruden, 53, 34149 Basovizza TS, Italy
Trattoria alla Pesa/Gostilna pri vagi
Via Igo Gruden, 29, 34149 Basovizza TS, Italy
Ristorante Trattoria Basovizza
Via Igo Gruden, 44, 34149 Basovizza TS, Italy
Trattoria alla Pesa
34149 Basovizza, Province of Trieste, Italy
Nearby hotels
Center Hotel
Via Igo Gruden, 43, 34149 Trieste TS, Italy
Dependance Lipa
Via Srečko Kosovel, 1, 34149 Trieste TS, Italy
Al Laghetto
Località, Basovizza, 20, 34149 Basovizza TS, Italy
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Keywords
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Monumento Foiba di Basovizza things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Monumento Foiba di Basovizza
ItalyFriuli-Venezia GiuliaTriesteMonumento Foiba di Basovizza

Basic Info

Monumento Foiba di Basovizza

Basovizza, 34149 Trieste TS, Italy
4.6(762)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
attractions: , restaurants: Pub Zarja, Pizzeria Al Tiglio, Trattoria da Mauro Pri Plescevi, Pizzeria Trattoria Leban, Trattoria alla Pesa/Gostilna pri vagi, Ristorante Trattoria Basovizza, Trattoria alla Pesa
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Phone
+39 040 365343
Website
foibadibasovizza.it

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Tue, Dec 30 • 2:00 PM
6273, Marezige, Slovenia
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Capodanno con Domace - LA STORIA IMPINITA
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Wed, Dec 31 • 9:30 PM
5 Via Gregorio Ananian #2, 34141 Trieste
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URBAN PATCHWORKS
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Sat, Jan 3 • 3:00 PM
5 Corso Italia, 34122 Trieste
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Nearby restaurants of Monumento Foiba di Basovizza

Pub Zarja

Pizzeria Al Tiglio

Trattoria da Mauro Pri Plescevi

Pizzeria Trattoria Leban

Trattoria alla Pesa/Gostilna pri vagi

Ristorante Trattoria Basovizza

Trattoria alla Pesa

Pub Zarja

Pub Zarja

4.4

(246)

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Pizzeria Al Tiglio

Pizzeria Al Tiglio

4.4

(714)

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Trattoria da Mauro Pri Plescevi

Trattoria da Mauro Pri Plescevi

4.4

(356)

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Pizzeria Trattoria Leban

Pizzeria Trattoria Leban

4.1

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Reviews of Monumento Foiba di Basovizza

4.6
(762)
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5.0
2y

Luogo ben curato, memoriale, ma agghiacciante pensando a tutto quello che è successo. Di seguito è spiegato. La cosiddetta “Foiba di Basovizza” è in verità un pozzo minerario, scavato all’inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone e presto abbandonato per la sua improduttività: esso divenne però nel maggio del 1945 un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, da parte dei partigiani comunisti di Tito, dapprima destinati ai campi d’internamento allestiti in Slovenia e successivamente processati e giustiziati a Basovizza. Un documento allegato a un dossier sul comportamento delle truppe jugoslave nella Venezia Giulia durante l’invasione, dossier presentato dalla delegazione italiana alla conferenza di Parigi nel 1947, descrive la tremenda via crucis delle vittime destinate ad essere precipitate nella voragine di Basovizza, dopo essere state prelevate nelle case di Trieste, durante alcuni giorni di un rigido coprifuoco. Lassù arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l’orlo dell’abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazioni riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia. Molte vittime erano prima spogliate e seviziate. Ma chi erano le vittime delle foibe? Italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti, membri del Comitato di liberazione nazionale. Contro questi ultimi ci fu una caccia mirata, perché in quel momento rappresentavano gli oppositori più temuti delle mire annessionistiche di Tito. Furono infoibati anche tedeschi vivi e morti, e sloveni anticomunisti. Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante. Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico – indicato sulla stele al Sacrario di Basovizza in 500 metri cubi (poi ridotti a 300) – conterrebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime. Una cifra agghiacciante. Ma anche se fossero la metà, questa rappresenterebbe pur sempre una strage immane… e a...

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1.0
10y

Il giorno 14/07/2015 mi sono recata in visita alla Foiba di Basovizza. Premetto che ero sprovvista di macchina e mi sono servita del mezzo pubblico per arrivare alla cittadina di Basovizza dopodiché ho raggiunto a piedi il centro monumentale Foiba di Basovizza. C'era una sola auto. Al termine della visita ho capito che era quella del guardiano. Al mio ingresso nel centro (in quel momento ero l'unico visitatore insieme a mio marito) ho constatato che al suo interno non c'era nessuno. L'ingresso era gratuito. Stupita ho incominciato a documentarmi attraverso i quadri e le foto esposti al suo interno . Con mio immenso imbarazzo, sdegno e stupore mi sono accorta che esternamente, al di là della vetrata di questo edificio, davanti ai vari monumenti collocati al suo esterno, a ricordo di tutte le vittime degli eccidi del 1943 e 1945, c'era un uomo in costume da bagno tranquillamente sdraiato su di un lettino da spiaggia, in posizione sirenetto che con un vaporizzatore si idratava il corpo per resistere al gran caldo che doveva subire per potersi abbronzare. Poco dopo sono arrivati altri tre visitatori provvisti di auto. Al rumore provocato dagli pneumatici sul piazzale di breccia, l'uomo in costume da bagno si è alzato per entrare all'interno dell'edificio per indossare la maglietta visto che aveva avuto il segnale che dei visitatori stavano per arrivare. Entrando si è leggermente irrigidito constatando che già c'erano dei visitatori, dell'arrivo dei quali non se ne era accorto in quanto, come ho spiegato prima, sprovvisti di auto erano lì giunti senza rumori. Credo che questo comportamento sia altamente scorretto, disdicevole, offensivo, oltraggioso soprattutto nei confronti di tutte quelle persone che li sono state trucidate massacrate perdendo la vita. Ed infine scorretto nei confronti della istituzione che devolverà certamente a questa persona uno stipendio di certo non meritato. Spero che questa mia recensione venga letta da chi di dovere al fine di attivare dei controlli e prendere dei provvedimenti per evitare che questo comportamento poco rispettoso continui ad essere assunto da questa specie di guardiano. Sarei tentata di pubblicare delle foto a testimonianza di quanto scritto ma per...

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5.0
24w

Qualche tempo fa mi sono recato nuovamente alla foiba di Basovizza a distanza di qualche anno dalla mia prima visita. Giunti in loco nel primo pomeriggio, abbiamo parcheggiato lungo la strada incamminandoci 🚶🏻‍♂️ quindi verso il percorso pedonale. Molto angosciante ma al contempo evocativa la grande struttura metallica che copre la voragine. Non mi dilungo ulteriormente nel descrivere il sito (a fronte delle moltissime recensioni 📝 già presenti in rete non so che altro potrei aggiungere che già non sia stato detto) suggerendo piuttosto di visitarlo personalmente, anche perché si tratta di un "Monumento Nazionale" 🇮🇹. Credo tuttavia, che qualche pannello didascalico 🪧 in più potrebbe giovare al visitatore nel comprendere meglio il contesto e le vicissitudini storiche del luogo. L'ingresso è libero 🆓️ e sempre possibile dal momento che non vi sono cancelli o simili. Per arrivarci bisogna imboccare una via secondaria stretta e ad unico senso di marcia, che poi riporta alla direttrice principale tramite un giro più ampio. VISITA NATURALMENTE CONSIGLIATA 👍.

P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE PUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP...

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Gian Domenico SilvestroneGian Domenico Silvestrone
Luogo ben curato, memoriale, ma agghiacciante pensando a tutto quello che è successo. Di seguito è spiegato. La cosiddetta “Foiba di Basovizza” è in verità un pozzo minerario, scavato all’inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone e presto abbandonato per la sua improduttività: esso divenne però nel maggio del 1945 un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, da parte dei partigiani comunisti di Tito, dapprima destinati ai campi d’internamento allestiti in Slovenia e successivamente processati e giustiziati a Basovizza. Un documento allegato a un dossier sul comportamento delle truppe jugoslave nella Venezia Giulia durante l’invasione, dossier presentato dalla delegazione italiana alla conferenza di Parigi nel 1947, descrive la tremenda via crucis delle vittime destinate ad essere precipitate nella voragine di Basovizza, dopo essere state prelevate nelle case di Trieste, durante alcuni giorni di un rigido coprifuoco. Lassù arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l’orlo dell’abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazioni riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia. Molte vittime erano prima spogliate e seviziate. Ma chi erano le vittime delle foibe? Italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti, membri del Comitato di liberazione nazionale. Contro questi ultimi ci fu una caccia mirata, perché in quel momento rappresentavano gli oppositori più temuti delle mire annessionistiche di Tito. Furono infoibati anche tedeschi vivi e morti, e sloveni anticomunisti. Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante. Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico – indicato sulla stele al Sacrario di Basovizza in 500 metri cubi (poi ridotti a 300) – conterrebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime. Una cifra agghiacciante. Ma anche se fossero la metà, questa rappresenterebbe pur sempre una strage immane… e a guerra finita!
Cogito Ergo SumCogito Ergo Sum
Qualche tempo fa mi sono recato nuovamente alla foiba di Basovizza a distanza di qualche anno dalla mia prima visita. Giunti in loco nel primo pomeriggio, abbiamo parcheggiato lungo la strada incamminandoci 🚶🏻‍♂️ quindi verso il percorso pedonale. Molto angosciante ma al contempo evocativa la grande struttura metallica che copre la voragine. Non mi dilungo ulteriormente nel descrivere il sito (a fronte delle moltissime recensioni 📝 già presenti in rete non so che altro potrei aggiungere che già non sia stato detto) suggerendo piuttosto di visitarlo personalmente, anche perché si tratta di un "Monumento Nazionale" 🇮🇹. Credo tuttavia, che qualche pannello didascalico 🪧 in più potrebbe giovare al visitatore nel comprendere meglio il contesto e le vicissitudini storiche del luogo. L'ingresso è libero 🆓️ e sempre possibile dal momento che non vi sono cancelli o simili. Per arrivarci bisogna imboccare una via secondaria stretta e ad unico senso di marcia, che poi riporta alla direttrice principale tramite un giro più ampio. VISITA NATURALMENTE CONSIGLIATA 👍. P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE PUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP CENSURA❗️❗️❗️
Carlo PetriniCarlo Petrini
Solo di passaggio per mancanza di tempo, proveniente dalla Risiera di San Saba a Trieste, e tra il primo sito e Basovizza non saprei quale scegliere per crudeltà dell' essere umano che di umano in questi eventi non ha nulla.Luoghi da fare visitare e spiegare con obiettività alle nuove generazioni perché comprendano cosa hanno dovuto subire le generazioni passate,magari per tanti i bisnonni.Basovizza a una prima impressione dà l'idea di un sito storico tenuto bene, pulito, peccato non avere visitato con il tempo che richiedeva.E pensare che fino al 1994 della storia atroce perpetrata in questi luoghi ai danni di tanti innocenti non si parlava e sui libri di scuola non appariva niente.Questo per un paese che si ritiene civile è inammissibile e vergognoso! Sarebbe bene sapere di chi sono le responsabilità per avere insabbiato e nascosto all' opinione pubblica e alla gran parte dei cittadini italiani queste atrocità indegne.
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Carlo Petrini

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