Ho letto che l'allestimento attuale non è ancora quello definitivo; quindi sono ancora incerto nel dare un giudizio, ma mi sembra che i responsabili siano sulla buona strada per fare un buon lavoro. Faenza è una piccola città e, francamente, non mi aspettavo di trovare il '400 ed il '500 così ben rappresentati. Magnifici Palmezzano, nelle loro cornici coeve e ben restaurate, credo siano il fiore all'occhiello della pinacoteca faentina. Sono curioso di ritornarci a lavori conclusi. Una piccola curiosità: in ben due quadri viene rappresentato papa Celestino V. Strano che venga ricordato: Dante lo riteneva un vile, mettendolo tra gli ignavi. In un quadro la sua rappresentazione è certa, visto che il pastorale appare gettato ai suoi piedi (il rifiuto...); nell'altro viene rappresentato con la tiara con tre corone... solo Bonifacio VIII introdusse la seconda corona; e la terza fu aggiunta da Benedetto XII... O si tratta di un altro Celestino, o il pittore non era aggiornato sulle evoluzioni delle tiare papali. Nella sala del '800, un D'Azeglio, alcuni piccoli Fattori ed un Silvestro Lega. Lega è praticamente a casa sua; Fattori produsse così tanti quadri che se ne trovano ovunque; ma che ci fa un piemontese come D'Azeglio a Faenza, che fuori dalla sua regione è quasi sconosciuto? Ecco, potrebbe essere interessante che nel nuovo allestimento ogni quadro fosse accompagnato da un cartiglio con qualche dettaglio in più riguardo all'opera. Faenza vale sicuramente una visita. Certamente il museo delle ceramiche la fa da padrone, ma anche la sua pinacoteca merita una visita, ed il costo del biglietto è veramente alla portata di tutti : 3...
Read moreLa visita a questa piccola Pinacoteca riserva più di una sorpresa positiva anche al più esigente visitatore. Una raccolta ricca nella sostanza e particolarmente centrata sul Rinascimento (con ampio rilievo agli artisti "locali") offre nelle sue sale una piacevole "passeggiata" attraverso 1000 anni di storia, fino alla sezione conclusiva, segnata da minima eppure ghiotta panoramica sul novecento. Aperta al pubblico nel 1879, si distingue oggi per la suggestione dell'allestimento, i confortevoli spazi espositivi, l'illuminazione armoniosa (e recentemente aggiornata nel piano superiore) la presenza costante di pannelli esplicativi veramente brevi, lineari, assai comprensibili. Utilissimo, per gli approfondimenti di ogni opera, un 'qr code' è inserito in ogni cartellino, a lato delle opere esposte. Tutto a un costo di 5 Euro per il biglietto intero e 3 Euro per gli over 65! Faenza, una città di provincia con una forte identità e solida tradizione artistica ci accoglie in questo luogo certo non grandioso e autocelebrativo ma, al contrario, intimo e quasi nascosto. Un luogo dove le opere si "concedono" con semplicità, e ti vengono incontro annullando ogni distanza, ogni timore...
Read moreAbbiamo approfittato delle speciali visite guidate che si tengono nelle giornate di chiusura della pinacoteca. Un vero privilegio poter visitare il museo in tutta tranquillità, con l'ausilio di una guida così preparata e appassionata (brava Elisabetta!). Con la recente riapertura è stata riorganizzata la disposizione delle opere che seguono ora un percorso temporale: dal '200 a fine 800/inizi '900. In aggiunta ci sono le due sale dedicate all'arte del '900 della collezione Vallunga. Una vera chicca in città e voglio ricordare che, in occasione della cerimonia di riapertura, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze, ha definito questo luogo, per quantità e qualità delle opere esposte, come degno di una grande città. Resta da migliorare l'illuminazione di alcune sale per poter mettere in risalto le opere esposte, ma sappiamo che i costi sono assai importanti e i bilanci comunali piuttosto esangui. Accontentiamoci così, almeno per il momento, del bellissimo risultato conseguito e della messa a disposizione della cittadinanza di un così bel...
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