La nascita
Il primo Castello costruito a Guiglia si trovava sulla collina di Montevallaro, appena fuori dal centro abitato attuale, e venne costruito nel 1227 probabilmente orientato verso il confine bolognese per controllare l'arrivo di eventuali attacchi. Il Castello di Montevallaro venne costruito dai signori Da Guiglia che ebbero il comando sul territorio dal 1115 all'inizio del Quattrocento. Montevallaro venne raso al suolo nell'epico assedio del 1266, durante il quale sarebbe stato inventato il borlengo, per resistere alla fame con le poche provviste a disposizione. I Da Guiglia costruirono una nuova fortificazione rivolta verso la valle del Panaro, in posizione strategica sulla collina dove oggi ammiriamo il Castello. I primi documenti che attestano la presenza di questo edificio risalgono al 1309. La famiglia Montecuccoli
Dopo un lungo avvicendarsi di famiglie, gli Este concessero il territorio di Guiglia a Francesco Montecuccoli nel 1630. I Montecuccoli erano senza dubbio la famiglia più potente del Frignano che concentrava il proprio potere nel castello di Montecuccolo (Pavullo) e nella rocca di Montese. Francesco Montecuccoli e i suoi eredi, il ramo dei Montecuccoli Laderchi, rinnovarono profondamente il Castello trasformando la fortificazione trecentesca in una ricca dimora signorile. A partire dal 1630, venne realizzato il fastoso ingresso loggiato sormontato da stucchi e distrutto l'antico ponte levatoio medioevale. Image Image Giovanni Beusch e l'Albergo termale
Dopo la fine rovinosa dei Montecuccoli, nel 1897 il Castello venne battuto all'asta e acquistato da un ingegnere svizzero, Giovanni Beusch, per trasformarlo in uno stabilimento idro-elettro-terapico. Beusch aveva scoperto infatti una sorgente d'acqua ferruginosa, chiamata ramencia, ai piedi della collina del castello a cui attribuì proprietà curative. Oltre a trasportare l'acqua al castello con pompe idrauliche, a Beusch si deve una nuova trasformazione del castello in pieno stile liberty, visibile ancora oggi in alcuni arredi e ambienti...
Read moreIL castello di Guiglia rimane nella parte più alta sull'appennino modenese ..via G .di Vittorio 2 ..il castello ha una lunga storia incentrata sulla famiglia Montecuccoli che per parecchi secoli contribuì a mantenere e valorizzare questo antico maniero ..che alla fine del 1800 viene acquistato da un ingegnere svizzero che lo trasforma in un albergo per poi abbandonarlo fino a cederlo al comune che lo trasforma in un luogo di intrattenimento con ristorante bar e sala concerto .Diventa anche un casino che viene chiuso dopo pochi mesi .Le aree visitabili sono poche sia al piano terra che al piano nobile dove sono rimasti solo alcuni affreschi nei soffitti e qualche arredo del periodo in cui fu anche albergo .Le giovani guide cercano sempre di fare il possibile per coinvolgere i tanti visitatori ma e troppo evidente che la struttura avrebbe bisogno di interventi immediati ma in questo momento il comune non ha i fondi .IL posto e molto panoramico per niente siamo in uno dei posti più verdi e più belli ditalia e la storia e molto interessante specialmente di tutti i borghi qui intorno ..Da apprezzare e la Pieve di Trebbio .Venire fin quassù un fine settimana rilassa veramente e inoltre se vi viene fame a pochi metri di distanza trovate ..iL Gelso Country Resort lo...
Read moreIl castello di Guiglia ha una lunga storia incentrata sulla famiglia Montecuccoli che per secoli contribuì a mantenere e valorizzare il maniero. Alla fine del 1800 viene acquistato da un ingenerare svizzero che lo trasforma in un albergo per poi abbandonalo e cederlo al comune che lo trasforma in un luogo di intrattenimento con ristorante, bar, sale concerto, ecc. Diventa anche un casinò nel 1946 che viene chiuso dopo pochi mesi. Tutto questo ha svilito la struttura svuotandola di beni interessanti come gli arredi di un tempo, modificandola per assecondare le esigenze del momento come l’impianto di riscaldamento a termosifoni, portandola così ad un declino ancora oggi visibile. Le aree visitabili sono ben poche sia al piano terra che al piano nobile dove sono rimasti solo alcuni affreschi nei soffitti e qualche arredo del periodo come albergo e del breve periodo come casinò (tavoli da gioco). Le giovani e attive guide cercano di fare il possibile per coinvolgere i visitatori ma è troppo evidente che la struttura avrebbe bisogno di interventi di recupero, interventi che probabilmente non sono nella disponibilità economica del...
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