Ho visitato Vignola lo scorso 26 marzo, una volta asceso alla cittadella ho creduto di vivere un sogno meraviglioso: la rocca estense, datata al XII-XVI secolo, s'incastona quale gemma preziosa all'interno della cittadella medievale cinta di mura e che racchiude, complesso raro ad ammirarsi in tale ottimale stato di conservazione, la piazza porticata antistante il maniero e l'adiacente palazzo del governo di prima età moderna. Si tratta di una persistenza storico-architettonica di somma importanza e che si estende ad abbracciare l'antico borgo medievale. All'interno la rocca è davvero splendida e superbamente conservata, oltre che riccamente adornata da affreschi di pregevolissima fattura. Momento culminante della storia dell'edificio è l'elevazione di Vignola a contea nel 1453 per volontà del duca di Ferrara Borso D'Este, feudatario imperiale di quest'area emiliana (compresa la città di Modena), signore-condottiero che, per meriti militari, insignì del feudo vignolese Uguccione Contrari (i Contrari erano come gli Este una famiglia armigera di Ferrara, ove ancora sussiste una torre che fu dei Contrari), morto nel 1448 e che ebbe quali eredi i figli Nicolò e Ambrogio, primi conti di Vignola. Per celebrare quest'evento i Contrari commissionarono lo splendido ciclo d'affreschi raffigurante le storie della vita di Gesù e Maria (ne ho allegato le foto alla presente recensione) e che si possono ammirare nella cappella della rocca. Gli affreschi dei quali pure ho allegato immagini e che ritraggono una coppia pare concernano il matrimonio celebrato nel 1461 tra Battistina Campofregoso, nobile di famiglia dogale genovese, e il summenzionato conte Ambrogio Contrari. Dopo la visita ottimo pranzo al ristorante "La Ciusera" nella vicina località di Guiglia, dietro consiglio della barista Alessia di Vignola (purtroppo non ricordo più il nome del bar!) dove, oltre ad aver tanto apprezzato la calorosa accoglienza dei gestori e il loro premuroso servizio, ho gustato delle succulente tagliatelle al tartufo bianchetto, vino bianco della casa e mascarpone...
Read moreNon è certa la data di costruzione della Rocca, si presume successivamente all'età Carolingia per difendere l'abitato della cittadina dai barbari Ungari. Un documento risalente all'anno 936 attesta che la città di Vignola in quel periodo era sottoposta all'autorità del Vescovo di Modena. Un altro documento prova l'esistenza della Rocca almeno a partire dall'anno 1178. Fino al XV secolo la funzione della costruzione era esclusivamente militare. Nel 1401 il nobile ferrarese Uguccione dei Contrari ricevette in dono da parte del signore di Ferrara Niccolò III d'Este il feudo di Vignola. Nei venti anni successivi la rocca mutò profondamente la propria destinazione trasformandosi in sontuosa dimora della famiglia Contrari, che disponeva di elevate ricchezze.
Nel 1575 i Contrari si estinsero per cui i beni feudali tornarono agli Estensi. Gli Estensi governarono Vignola solo per un biennio, in quanto nel 1577 il feudo fu ceduto a Jacopo Boncompagni, figlio naturale del futuro Papa Gregorio XIII, in cambio di 75.000 scudi d'oro ferraresi. La famiglia Boncompagni affidò la gestione della Rocca e di Vignola ad un amministratore, visitando sporadicamente la cittadina. Antonio Boncompagni, fu l'ultimo feudatario di Vignola, in quanto nel 1796, con l'arrivo di Napoleone Bonaparte decadevano i Boncompagni e subentrava un comitato repubblicano. Nel 1815 Vignola, non tornata marchesato, fu incorporata nei domini del duca di Modena, Francesco IV di Modena. Nel XIX secolo all'interno dell'edificio trovarono sede diverse istituzioni sociali e politiche: il Municipio, la biblioteca e la Cassa di Risparmio di Vignola che ha acquistato l'immobile nel 1965, che successivamente, nel 1998 è stato ceduto alla Fondazione della Cassa di...
Read moreLa Rocca di Vignola: Una Finestra Aperta sulla Storia Nel cuore dell'Emilia, dove le colline si fondono con il cielo, sorge la Rocca di Vignola, un castello che domina la valle del Panaro con la sua imponente bellezza. Questa fortezza, documentata fin dal 1178, è uno degli esempi più affascinanti di architettura fortificata della regione. La Rocca di Vignola non è solo un monumento storico, è una narrazione in pietra che racconta secoli di storia. Appartenuta alla famiglia Este di Ferrara nel XIV secolo, fu poi trasformata in una raffinata dimora signorile dai Contrari, e successivamente passò ai Boncompagni. Ogni angolo di questo luogo è intriso di storie di nobiltà e potere, di arte e cultura. La struttura quadrilatera della Rocca, con le sue tre torri angolari – Nonantola, Donne e Pennello– è un esempio sublime di architettura del XV secolo, con sporti per la difesa piombante che ancora oggi incutono rispetto. La corte interna, con la Rocchetta e le sale dei Contrari e dei Grassoni, invita a un viaggio indietro nel tempo, tra affreschi e decorazioni che lasciano senza fiato. Le sale affrescate, come quelle dei Leoni e dei Leopardi, delle Colombe e degli Anelli, sono un trionfo dell'arte rinascimentale, con colori e dettagli che narrano storie di un'epoca lontana. La Cappella con le sue Storie di Cristo e della Vergine, è un capolavoro del gotico internazionale che merita di essere ammirato con calma e reverenza. La Rocca di Vignola è un luogo che incanta non solo per la sua storia e la sua arte, ma anche per la sua capacità di essere ancora oggi un punto di...
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