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Forte Marghera — Attraction in Venice

Name
Forte Marghera
Description
Nearby attractions
Asac - la Biennale di Venezia
Via delle Industrie, 23/9, 30175 Venezia VE, Italy
Nearby restaurants
Gatto Rosso
V. Forte Marghera, 30173 Venezia VE, Italy
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V. Forte Marghera, 30, 30100 Venezia VE, Italy
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Trattoria Pilla
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Taverna Fontana
Via Elia Millosevich, 30, 30173 Venezia VE, Italy
Al Cantòn
30100 Venice, Metropolitan City of Venice, Italy
Trattoria al Camionista
V. Forte Marghera, 195/C, 30173 Venezia VE, Italy
The Garden Grille & Bar
Via Orlanda, 1, 30173 Venezia VE, Italy
Bagolaro - Controvento
V. Forte Marghera, 30a, 30173 Venezia VE, Italy
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Keywords
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Forte Marghera things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Forte Marghera
ItalyVenetoVeniceForte Marghera

Basic Info

Forte Marghera

V. Forte Marghera, 30, 30173 Venezia VE, Italy
4.3(2.1K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Family friendly
attractions: Asac - la Biennale di Venezia, restaurants: Gatto Rosso, La Dispensa del Forte, Ca' Bolea, Trattoria Pilla, Taverna Fontana, Al Cantòn, Trattoria al Camionista, The Garden Grille & Bar, Bagolaro - Controvento
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+39 041 274 4252
Website
fondazionefortemarghera.it

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La Dispensa del Forte

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4.3

(422)

$$

Closed
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Ca' Bolea

Ca' Bolea

4.3

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Trattoria Pilla

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Genesis EvansGenesis Evans
Venice Hidden Gem 🌸 Cat Lover's Paradise
TitoTito
…CHE VERGOGNA!!!…qualche “mente geniale” della Fondazione e del Comune pensano solo ad organizzare ogni tanto eventi-bancomat, lasciando poi tutta l’area in balia del degrado, senza uno straccio di sorveglianza. Da pochi giorni qualcuno ha anche tentato di rubare dalla cassetta apposita (distruggendola) le offerte che si danno all’Associazione “i mici del forte”…ma dentro non c’era più nulla…SORVEGLIANZA ZERO! Chiunque può entrare e fare quello che vuole ED INVECE noi una volta dovevamo proprio entrarci un attimo per portare con l’auto un pò di rifornimenti ai “mici del forte” (ci stavano aspettando), ma siccome entrano solo “gli autorizzati” dalla Fondazione (…tra gli “autorizzati”, anche chi ruba dalle cassette delle associazioni) siamo stati fermati (con molta prepotenza e arroganza) da un individuo (forse il Presidente?) che si atteggiava come se fosse tutto di “sua proprietà”, meglio non commentare. L’ignoranza e la prepotenza sono strettamente legati e sono sempre dietro l’angolo. Ahimè, sarebbe una bella realtà per “fuggire” dalla stressante “efficienza” cittadina. All’interno operano anche appunto varie associazioni come “i mici del forte” o “l’Enpa” veramente meritevoli per il loro impegno quotidiano, con grandi sacrifici, nell’assistere centinaia di piccoli “pelosi” che altrimenti sarebbero abbandonati al loro destino nel territorio. Ci sono anche vari punti ristoro interessanti. Il Comune di concerto con la Fondazione che si occupa del Forte e dei suoi spazi ha restaurato anche alcuni manufatti abbandonati soprattutto utilizzati come spazi espositivi per la Biennale. ED APPUNTO IL RESTO? Le foto testimoniano. A parte le aree dove le belle realtà di volontariato sopra menzionate operano, quelle vicino ai punti ristoro con i loro plateatici esterni ed ai pochi stabili recuperati, il resto, soprattutto l’ambiente esterno, è lasciato al degrado ed in mano ai soliti deficienti (sarebbe meglio definirli delinquenti) che abbandonano ogni sorta di rifiuto (anche pericoloso). Ma siamo poi sicuri che i colpevoli siano personaggi che vengono dall’esterno? Non è poi così semplice né facile ad esempio portare dentro ed abbandonare rifiuti ingombranti o fusti di liquidi non ben definiti. Si spera che dopo i vari eventi (o i cantieri frequenti che vi operano) che si tengono lì dentro, chi li organizza, si porti anche via i propri rifiuti. Certo molto più comodo ed economico mollare tutto lì sul posto, a mo’ di discarica…tanto prima o poi arrivano giovani volenterosi a fare un pò di pulizia. Forse l’area non sarebbe molto adatta per alcuni eventi (musicali e non) un pò troppo “rumorosi”, spesso IN TOTALE DISPREZZO alle regole ed ai minimi principi di sostenibilità. Tutto forzatamente piegato alle logiche di mondanità e di divertimento…E DI FARE CASSA. Forse un pò più di controlli oltre alle aree recuperate, ci starebbero bene. INVECE NESSUN CONTROLLO. Spazi esterni lasciati alla mercé del “dopo evento”. Ultimamente ne stanno ristrutturando anche alcuni fronte canale (speriamo bene). Anche qui un vero peccato, come nel vicino Parco di San Giuliano. Facciamo sempre le cose a metà, solo quelle visibili, “all’entrata”, di facciata, solo dove si può monetizzare. E LA FONDAZIONE CON IL SUO PRESIDENTE COSA CI STANNO A FARE?…ED IL COMUNE?…TUTTI A GUARDARE E CHI SE NE FREGA DEGLI ANIMALI, COMPIACENTI E MUTI…anzi “attaccano” e rinviano le accuse alle varie Associazioni di volontariato, solo ipocrisia e tanta ignoranza. E gli Assessori, spesso presenti alle inaugurazioni degli eventi, come sempre, una toccata e fuga, vedono solo quello che fa comodo vedere…La prossima volta ce lo facciamo un giro un pò più largo e non facciamo solo la solita passerella?…
Ed FriedmanEd Friedman
Not what we had hoped. This is a fortress built in the Venetian style but it is overgrown with vegetation so it was hard to see the fortifications. Also, the restaurant we were trying for was closed for construction. See the traffic circle in the photo? We went around that circle about 8 times before finding the entrance (near the upper left of the photo). More detail is shown in the smaller photo which shows a parking lot and a bridge into the grounds. We never got to the attractions near the center, a sort of kid's museum and playground. If we go back to Venice, we might try this location again but Lucca and many other towns have the same type of historical buildings in a much more maintained condition.
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…CHE VERGOGNA!!!…qualche “mente geniale” della Fondazione e del Comune pensano solo ad organizzare ogni tanto eventi-bancomat, lasciando poi tutta l’area in balia del degrado, senza uno straccio di sorveglianza. Da pochi giorni qualcuno ha anche tentato di rubare dalla cassetta apposita (distruggendola) le offerte che si danno all’Associazione “i mici del forte”…ma dentro non c’era più nulla…SORVEGLIANZA ZERO! Chiunque può entrare e fare quello che vuole ED INVECE noi una volta dovevamo proprio entrarci un attimo per portare con l’auto un pò di rifornimenti ai “mici del forte” (ci stavano aspettando), ma siccome entrano solo “gli autorizzati” dalla Fondazione (…tra gli “autorizzati”, anche chi ruba dalle cassette delle associazioni) siamo stati fermati (con molta prepotenza e arroganza) da un individuo (forse il Presidente?) che si atteggiava come se fosse tutto di “sua proprietà”, meglio non commentare. L’ignoranza e la prepotenza sono strettamente legati e sono sempre dietro l’angolo. Ahimè, sarebbe una bella realtà per “fuggire” dalla stressante “efficienza” cittadina. All’interno operano anche appunto varie associazioni come “i mici del forte” o “l’Enpa” veramente meritevoli per il loro impegno quotidiano, con grandi sacrifici, nell’assistere centinaia di piccoli “pelosi” che altrimenti sarebbero abbandonati al loro destino nel territorio. Ci sono anche vari punti ristoro interessanti. Il Comune di concerto con la Fondazione che si occupa del Forte e dei suoi spazi ha restaurato anche alcuni manufatti abbandonati soprattutto utilizzati come spazi espositivi per la Biennale. ED APPUNTO IL RESTO? Le foto testimoniano. A parte le aree dove le belle realtà di volontariato sopra menzionate operano, quelle vicino ai punti ristoro con i loro plateatici esterni ed ai pochi stabili recuperati, il resto, soprattutto l’ambiente esterno, è lasciato al degrado ed in mano ai soliti deficienti (sarebbe meglio definirli delinquenti) che abbandonano ogni sorta di rifiuto (anche pericoloso). Ma siamo poi sicuri che i colpevoli siano personaggi che vengono dall’esterno? Non è poi così semplice né facile ad esempio portare dentro ed abbandonare rifiuti ingombranti o fusti di liquidi non ben definiti. Si spera che dopo i vari eventi (o i cantieri frequenti che vi operano) che si tengono lì dentro, chi li organizza, si porti anche via i propri rifiuti. Certo molto più comodo ed economico mollare tutto lì sul posto, a mo’ di discarica…tanto prima o poi arrivano giovani volenterosi a fare un pò di pulizia. Forse l’area non sarebbe molto adatta per alcuni eventi (musicali e non) un pò troppo “rumorosi”, spesso IN TOTALE DISPREZZO alle regole ed ai minimi principi di sostenibilità. Tutto forzatamente piegato alle logiche di mondanità e di divertimento…E DI FARE CASSA. Forse un pò più di controlli oltre alle aree recuperate, ci starebbero bene. INVECE NESSUN CONTROLLO. Spazi esterni lasciati alla mercé del “dopo evento”. Ultimamente ne stanno ristrutturando anche alcuni fronte canale (speriamo bene). Anche qui un vero peccato, come nel vicino Parco di San Giuliano. Facciamo sempre le cose a metà, solo quelle visibili, “all’entrata”, di facciata, solo dove si può monetizzare. E LA FONDAZIONE CON IL SUO PRESIDENTE COSA CI STANNO A FARE?…ED IL COMUNE?…TUTTI A GUARDARE E CHI SE NE FREGA DEGLI ANIMALI, COMPIACENTI E MUTI…anzi “attaccano” e rinviano le accuse alle varie Associazioni di volontariato, solo ipocrisia e tanta ignoranza. E gli Assessori, spesso presenti alle inaugurazioni degli eventi, come sempre, una toccata e fuga, vedono solo quello che fa comodo vedere…La prossima volta ce lo facciamo un giro un pò più largo e non facciamo solo la solita passerella?…
Tito

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Not what we had hoped. This is a fortress built in the Venetian style but it is overgrown with vegetation so it was hard to see the fortifications. Also, the restaurant we were trying for was closed for construction. See the traffic circle in the photo? We went around that circle about 8 times before finding the entrance (near the upper left of the photo). More detail is shown in the smaller photo which shows a parking lot and a bridge into the grounds. We never got to the attractions near the center, a sort of kid's museum and playground. If we go back to Venice, we might try this location again but Lucca and many other towns have the same type of historical buildings in a much more maintained condition.
Ed Friedman

Ed Friedman

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Reviews of Forte Marghera

4.3
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3.0
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…CHE VERGOGNA!!!…qualche “mente geniale” della Fondazione e del Comune pensano solo ad organizzare ogni tanto eventi-bancomat, lasciando poi tutta l’area in balia del degrado, senza uno straccio di sorveglianza. Da pochi giorni qualcuno ha anche tentato di rubare dalla cassetta apposita (distruggendola) le offerte che si danno all’Associazione “i mici del forte”…ma dentro non c’era più nulla…SORVEGLIANZA ZERO! Chiunque può entrare e fare quello che vuole ED INVECE noi una volta dovevamo proprio entrarci un attimo per portare con l’auto un pò di rifornimenti ai “mici del forte” (ci stavano aspettando), ma siccome entrano solo “gli autorizzati” dalla Fondazione (…tra gli “autorizzati”, anche chi ruba dalle cassette delle associazioni) siamo stati fermati (con molta prepotenza e arroganza) da un individuo (forse il Presidente?) che si atteggiava come se fosse tutto di “sua proprietà”, meglio non commentare. L’ignoranza e la prepotenza sono strettamente legati e sono sempre dietro l’angolo. Ahimè, sarebbe una bella realtà per “fuggire” dalla stressante “efficienza” cittadina. All’interno operano anche appunto varie associazioni come “i mici del forte” o “l’Enpa” veramente meritevoli per il loro impegno quotidiano, con grandi sacrifici, nell’assistere centinaia di piccoli “pelosi” che altrimenti sarebbero abbandonati al loro destino nel territorio. Ci sono anche vari punti ristoro interessanti. Il Comune di concerto con la Fondazione che si occupa del Forte e dei suoi spazi ha restaurato anche alcuni manufatti abbandonati soprattutto utilizzati come spazi espositivi per la Biennale. ED APPUNTO IL RESTO? Le foto testimoniano. A parte le aree dove le belle realtà di volontariato sopra menzionate operano, quelle vicino ai punti ristoro con i loro plateatici esterni ed ai pochi stabili recuperati, il resto, soprattutto l’ambiente esterno, è lasciato al degrado ed in mano ai soliti deficienti (sarebbe meglio definirli delinquenti) che abbandonano ogni sorta di rifiuto (anche pericoloso). Ma siamo poi sicuri che i colpevoli siano personaggi che vengono dall’esterno? Non è poi così semplice né facile ad esempio portare dentro ed abbandonare rifiuti ingombranti o fusti di liquidi non ben definiti. Si spera che dopo i vari eventi (o i cantieri frequenti che vi operano) che si tengono lì dentro, chi li organizza, si porti anche via i propri rifiuti. Certo molto più comodo ed economico mollare tutto lì sul posto, a mo’ di discarica…tanto prima o poi arrivano giovani volenterosi a fare un pò di pulizia. Forse l’area non sarebbe molto adatta per alcuni eventi (musicali e non) un pò troppo “rumorosi”, spesso IN TOTALE DISPREZZO alle regole ed ai minimi principi di sostenibilità. Tutto forzatamente piegato alle logiche di mondanità e di divertimento…E DI FARE CASSA. Forse un pò più di controlli oltre alle aree recuperate, ci starebbero bene. INVECE NESSUN CONTROLLO. Spazi esterni lasciati alla mercé del “dopo evento”. Ultimamente ne stanno ristrutturando anche alcuni fronte canale (speriamo bene). Anche qui un vero peccato, come nel vicino Parco di San Giuliano. Facciamo sempre le cose a metà, solo quelle visibili, “all’entrata”, di facciata, solo dove si può monetizzare. E LA FONDAZIONE CON IL SUO PRESIDENTE COSA CI STANNO A FARE?…ED IL COMUNE?…TUTTI A GUARDARE E CHI SE NE FREGA DEGLI ANIMALI, COMPIACENTI E MUTI…anzi “attaccano” e rinviano le accuse alle varie Associazioni di volontariato, solo ipocrisia e tanta ignoranza. E gli Assessori, spesso presenti alle inaugurazioni degli eventi, come sempre, una toccata e fuga, vedono solo quello che fa comodo vedere…La prossima volta ce lo facciamo un giro un pò più largo e non facciamo solo la solita...

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5.0
4y

Sempre una sorpresa. Ogni angolo è pace. Ogni corpo di fabbrica ideale per mostre e incontri come quello con Lorenzo Bettio. Due anni fa non avrei dato nemmeno una stella. Ieri, invece, con sorpresa e profonda meraviglia, ho visto quanto di bello sia stato fatto per trasformare quello che era ritrovo squallido, malcurato e depresso, in un'area che ancora racconta la storia ottocentesca dei francesi, degli austriaci e dei mestrini, da fruire con le bici, con le imbarcazioni o a piedi sia di giorno che la sera. La zona è stata risanata, rivalutata, ristrutturata. Tutti (o quasi) i caseggiati ancora in piedi della fortezza del XIX secolo sono stati rimessi in sicurezza, ripristinati, alcuni ristrutturati ed adibiti a mostre. Uno anche a bagno pubblico, vicino al grande prato sull'argine con accanto passerella ed approdo galleggiante. Fruibile anche con la sedia a rotelle, grazie agli enormi viali in battuto di cemento. Idoneo per i più piccini, che possono scorazzare tranquilli e scoprire nuovi spazi dove sono state collocate anche giostre di design. Opere e mostre anche della biennale di architettura di Venezia (che spero restino e ad esse se ne aggiungano negli anni delle altre). Ponte illuminato in tavolato su specchi d'acqua che bagnano anche la zona adibita ai ristori. Un tempo solo qualche povero baretto ed uno squallido capannone stile sagra; oggi localini gradevolissimi, con arredi di tutto rispetto. Griglia all'aperto ed area pranzo esterno molto capiente con pista da ballo adiacente. E se non dovesse bastare, per il piacere dei più piccini, anche la casa del gattino (I MICI DEL FORTE, associazione per la tutela dei mici). Una sorta di albergo 5 stelle per i vostri amici a quattro zampe che aspettano solo di essere adottati. Complimenti all'associazione che ha creato questo piccolo bellissimo mondo. Mi spiace che le foto siano buie. Dimenticavo. Siete a due passi da Parco S. Giuliano. Andate e scopritelo. Una veraviglia anche quello (l'ho recensito tempo fa con foto chiarissime....

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