Roberto CalancaRoberto Calanca
Il Ricetto di Candelo è un luogo magico, davvero unico nella sua evocativa bellezza, e sicuramente, dopo la prima visita, ci si tornerà molto volentieri. La caratteristica che lo rende particolarmente apprezzabile, è il fatto di essere un vero e proprio museo a cielo aperto, che è possibile ammirare in ogni momento della giornata. In diversi periodi dell’anno, il Ricetto cambia volto come un vero e proprio paese a sé, e sfoggia con orgoglio: le splendide fioriture nei mesi caldi, le magnifiche decorazioni e allestimenti durante le festività natalizie e molto altro. Pur essendo di epoca medievale, l’intero complesso si trova a dover fare i conti con l’era moderna e presenta le inevitabili tracce delle nuove tecnologie, necessarie per ovvi motivi di sicurezza e di agibilità delle strutture, ma nell’insieme, il livello di conservazione è straordinario e, si potrebbe dire, quasi miracoloso. Non a caso, è ritenuto uno dei centri di fortificazioni meglio conservati d’Europa, considerando che, normalmente, dei ricetti sparsi per l’Italia del Nord, rimane solo qualche singola torre, porta principale, porzione di muro o poco altro. Per l’Amministrazione e per i proprietari delle varie attività, che mantengono sempre vivo questo piccolo borgo, la manutenzione conservativa dell’architettura è una vera missione e nessuno di loro manca mai di mostrare con fierezza e cordialità, le attività all’interno dei caseggiati (botteghe artigianali, piccoli musei, laboratori, ristoranti ecc.). Non ci si può assolutamente perdere la passeggiata per la stradina sterrata che costeggia le mura, lungo la parete esterna di fondo, e da lì si potrà avere una maggiore percezione dell’imponenza e della vera utilità della fortificazione. Per gli appassionati di fotografia, è bene visitare questa meraviglia medievale in giorni e momenti più tranquilli, perché altrimenti riuscire a fare degli scatti senza la presenza di altri visitatori, diverrebbe una vera impresa. Un bel giro nel Ricetto di Candelo, è sicuramente consigliatissimo anche per i più piccoli e per loro sarà come vivere una fiaba (veramente, lo sarà anche per i grandi…).
Ebe Navarini (KarmaVede&Provvede)Ebe Navarini (KarmaVede&Provvede)
Borgo tardo medievale al centro di Candelo protetto da 4 torri e mura con probabile fossato di cui non si sa con certezza se ci fosse acqua o meno. Realizzato su impianto ortogonale secondo gli assi cardinali, attualmente risulta essere "vissuto" quotidianamente solo da alcuni artisti/musicisti con i loro laboratori, piccoli commercianti e un paio di ristoratori e dai turisti di passaggio. Con un tesoro del genere in centro paese vengono in mente molteplici usi di carattere storico-culturale. In particolare mi viene in mente che una impostazione del sito come cantiere formativo in Restauro Architettonico e Lapideo, potrebbe essere un'ottima idea 💡. La mia idea, potrebbe, forse, prevenire quei raccapriccianti interventi cementizi fai-da-te che imperversano sulle pareti antiche, esterne, dei magazzini. E mi domando come mai nessuno ci abbia pensato/provato finora. Il sito è molto frequentato dal turismo mordi-e-fuggi per alcune iniziative che lì hanno luogo ma normalmente è un luogo di pace e tranquillità attorno al quale ruota, anche, l'economia cittadina. Meriterebbe un PROGETTO d'intervento attento da parte della Facoltà d'Architettura e Restauro dei Beni Culturali di Torino unitamente alla Soprintendenza, finalizzato ad un RECUPERO funzionale ATTIVO e non solo un utilizzo PASSIVO quale è, attualmente. Cittadini e studenti universitari di Candelo, perché non lanciate un Progetto di Recupero? Merita in ogni caso una visita approfondita e sono consigliati gli orari dei pasti per evitare l'affollamento. Consigliatissimo! Portarsi la borraccia metallica personale per l'acqua, portarsi a casa i rifiuti può essere una buona idea e non usare confezioni usa-e-getta, anche. Rispettare i luoghi naturali e storici con il silenzio, pure. 👌🙏
channel maxchannel max
È un antico borgo medievale ( risale alla fine del XIII secolo..), uno dei pochi rimasti intatti nell'Italia del Nord, cinto da mura e difeso da torri ( sono 6...) che veniva utilizzato come rifugio per le persone e luogo di stoccaggio per merci ed animali, nei momenti di pericolo causati da guerre, faide ed invasioni.
Ancora oggi si entra nel borgo, dall'unico accesso situato sotto una grande torre, la più imponente della cinta muraria.
All'interno, il borgo è costituito da antiche vie, disposte in maniera regolare, in cui ci sono circa 200 antiche abitazioni, tutte un po' simili tra loro. In mezzo a loro, spicca il Palazzo e Torre del Principe, originario del XV secolo, costruito come dimora temporanea del feudatario di quei tempi, Sebastiano Ferrero.
Le case non sono abitate e sono di proprietà di associazioni o privati e quindi utilizzate durante eventi.
Ci sono anche 3 ristoranti.
È normalmente aperto liberamente al pubblico, ad eccezione di quando ospita eventi o manifestazioni ( le più belle sono "Candelo in fiore", a maggio e " Il borgo di Babbo Natale", nei week end di novembre e dicembre..), quando, per accedere, è richiesto il pagamento di un biglietto ( ad esempio, "Il villaggio di Babbo Natale" costa 6 euro..").
In quelle occasioni, è sempre molto affollato, meglio prenotare ingresso e ristorante con molto anticipo.
Il luogo è stato utilizzato diverse volte per film e fiction.
Molto suggestivo, entrare nel Ricetto, è un po' come fare un viaggio nel tempo.
Consigliato.