Presentata come miglior brasserie della zona, e consigliata da uno dei loro ex dipendenti, si è rivelata di fatto una grande e onerosa delusione. All’entrata l’accoglienza è gentile e la vista di Mentone dalla vetrata rapisce l’animo è indubbiamente unica, il legno che arreda scalda molto l’ambiente e vedere la brace e il legname da una calda sensazione. Purtroppo la bella atmosfera finisce qui. Il tavolo che ci viene assegnato ha vista palo della verranda, inoltre è piccolo, scomodo e i camerieri non riescono a poggiare i piatti da noi ordinati per la mancanza di spazio. Le sedie sono inizialmente abbastanza comode, ma dopo mezz’ora si nota la mancanza dei braccioli che hanno agli altri tavoli. Iniziamo il pasto con due entrate, cetrioli e Cecina che si riveleranno essere la parte migliore del pasto, molto fini i sapori delle verdure e l’affettato ha una piacevole affumicatura. Ordiniamo come pietanza principale la costata, con cottura al sangue anche su consiglio del primo cameriere, al contempo si prende un vino della Valle del Rodano il Cornas, preferito rispetto agli argentini, su consiglio del cameriere sempre. Il vino era ottimo, peccato il millesimo fosse diverso rispetto a quello in carta. Mentre apprezziamo il vino, ci viene presentata la tagliata, durante il taglio pareva leggermente troppo cotta, chiediamo alla ragazza che ce la sta impiattando e non sa cosa risponderci. Ne assaggiamo due Bocconi, e notiamo si tratti davvero di una cottura media, e la qualità del piatto atteso non è li. La caduta di stile da voragine nel pavimento, è quando lo facciamo notare al primo cameriere, e prontamente mi risponde: “eh si in effetti è un po’ troppo cotta — mangia quella in centro che è un trancio meno cotto” a quella frase li sarebbe stato da alzarsi e andare via, e lasciare la bistecca da 140€ alla mercé e al palato di chi ci lavora. Abbiamo ad ogni modo terminato la cena chiedendo delle patatine extra poiché erano la cosa più sfiziosa della portata principale, che nonostante questa gaffe stratosferica, ci sono state fatturate in aggiunta alla già onerosa e mediocre Cote che era stata servita. Al di là cottura sbagliata, vino sbagliato errori grossolani non abbiamo trovato nulla di davvero soddisfacente in questa cena, la qualità della carne non è quella di un ristorante argentino, ne di uno di Fiorentina, è semplicemente nella media. Il pasto è finito con due coppe di champagne e un dessert, a detta di chi lo ha servito il ‘fleuve’ da noi mai sentito prima d’ora, e probabilmente non è mai esistito se non a fantasia di chi ci lavora, sullo scontrino scopriamo si trattasse del Bereches et fils di grazia…. Scontrino da 315€, con tanto di errori della sala e la cucina e patatine extra tutti presenti anche in fattura. Prima e ultima volta...
Read moreVery mediocre place. First it was not that clean which is A when it comes to restaurants. Has some transparent plastic covers as enclosure of the terrace which you can't almost see through due to the dirt on them.
Waiter was doing his best being all alone but still. Took 20mn just for the water to arrive. So definitely understaffed.
We had 2 dishes both being cooked badly. The Cordon blue was overcooked and dry as the Sahara desert and the fresh pasta was undercooked being as hard as carrots. Taste is subjective but being able to cook something properly isn't. Supposedly there is a professional chef in the kitchen right?
Quite dissapointing experience and we will not be going back again. Inexcusable for Mauro Collagreco, the 3 Michelin Star chef, that owns this restaurant, who obviously is overwhelmed with all his projects or plain bad choices of people...
Read moreMalgré le cadre agréable et la réputation du lieu, notre expérience à Casa Fuego a été globalement décevante.
Dès notre arrivée à 20h45, nous avons été installés à côté des toilettes, dont la porte restait régulièrement ouverte. C’est franchement désagréable d’avoir une vue directe sur les WC à chaque passage de client, surtout dans un restaurant de ce standing. Nous avons ensuite attendu jusqu’à 21h20 (35 minutes) pour recevoir la carte, sans excuse ni attention particulière. Lors de la prise de commande, la serveuse nous informe que la cuisine ferme dans 20 minutes… alors que nous avions déjà attendu plus de 30 minutes pour les menus. Une remarque mal placée, qui donnait l’impression d’être mis sous pression.
Les plats arrivent à 21h45. Les tortellini à la mozzarella (22 €) sont très peu copieux, avec une cuisson inégale entre les pièces. Nous demandons du parmesan : on nous répond qu’il n’y en a pas. Cinq minutes plus tard, une autre serveuse revient pour demander qui en voulait… mais tout le monde a déjà terminé. Un ami demande deux fois du pain, ce qui agace manifestement la serveuse, qui souffle bruyamment.
Pour le dessert, un ami commande une mousse au chocolat. Après 20 minutes sans nouvelle, une femme probablement responsable ou manager, postée à l’accueil revient vers notre table pour demander si quelqu’un souhaite un dessert. Quand mon ami lui dit qu’il a déjà commandé une mousse au chocolat, elle lui répond par une blague déplacée : “Tu l’as commandée avant de venir au resto ?”. Nous lui faisons remarquer qu’il attend depuis 20 minutes. À ce moment-là, la serveuse revient à son tour et affirme qu’elle avait bien transmis la commande au cuisinier, mais attendait simplement que tout le monde ait terminé pour la servir. Elle prétend aussi l’avoir précisé à mon ami, ce qui est faux. Il lui répond d’ailleurs que personne d’autre que lui ne prenait de dessert, et qu’elle ne lui a jamais rien dit.
Finalement, la mousse arrive, déposée sans un mot, poussée sèchement sur la table avec un petit “vai” en italien, comme pour clore le service sans chaleur ni égard.
Pour ne rien arranger, l’eau pétillante était à peine gazeuse et le vin avait pas bon goût.
Bref, une soirée marquée par l’attente, l’agacement, les maladresses et l’impression d’être traités avec condescendance. Dommage, car le lieu est charmant et la promesse initiale était belle. Mais à ce niveau de prix et de notoriété, le service devrait être à la hauteur. Ce ne fut...
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