Siamo stati ieri sera qui con un tavolo per 4 persone prenotato tramite app the Fork, ma l'esperienza non è stata per nulla positiva: la pizza era anche buona ma nella norma, il servizio e l'atteggiamento del personale è stato deludente ed irrispettoso per diversi motivi. Il personale di sala è stato esageratamente guardingo e frettoloso nello sbarazzare il tavolo, ma la cosa peggiore è capitata alla mia amica che con un piatto con un pezzo di pizza ancora dentro, mentre era intenta a conversare si è vista sottratta lo stesso in un modo frettoloso con domanda "posso?" e sottrazione dello stesso senza neanche il tempo di realizzare se poter finire o meno l'ultimo pezzo vedendo l'atteggiamento frettoloso della cameriera stessa. Ma la ciliegina sulla torta è stata alla fine: un'altra cameriera si avvicina e ci chiede se desiderassimo altro, allorché noi rispondiamo che va bene così, e di tutta risposta ci sentiamo sollecitare in un modo spiacevolmente poco cortese di liberare il tavolo e pagare il conto (manco l'iniziativa scontata di lasciarlo dire a noi), cosa mai capitata in tantissimi anni che frequento locali di ogni genere. Tutti e quattro siamo rimasti di sasso, giuro che mi sono mortificato io per loro che l'ho consigliato e prenotato il locale. Capisco pure che fosse sabato sera e certamente non si può stare a temporeggiare (e non era nostra intenzione farlo), ma ci sono modi e modi e penso che se uno non deve manco guardarsi in faccia e stare con l'ansia di lasciare il tavolo velocemente, di sicuro non è il locale adatto per trascorrere tempo piacevole.
RISPOSTA AL PROPRIETARIO : forse non ha ben chiaro (o lo sa e fa finta) che su the Fork quando si prenota un orario viene indicata inequivocabilmente una tolleranza di 15 minuti nel caso mio 21/21:15, noi siamo arrivati alle 21:10 quindi di regola nessun ritardo, poi ha fatto confusione perché erano i miei amici che si sono anticipati di ben 15 minuti (20.47), ma non è che se uno si anticipa vuol dire che l'altro che viene dopo è in ritardo, questi sono concetti basilari, che non dovrebbero giustificare il trattamento superficiale ricevuto anche se fosse di sabato, perché da che mondo e mondo la sua è una pizzeria (o almeno tale dovrebbe essere), non un take-away dove mangiare velocemente per liberare subito il tavolo sentendoselo dire in maniera plateale. Poi se lei ha una filosofia tutta sua su come trattare il cliente e "arronzarlo" togliendogli il piatto davanti e giustificandosi con la classica arroganza e saccenza di chi crede di poter dire e fare tutto come gli pare senza avere opinioni negative (come ho visto nelle recensioni di altri), mi sa che le mancano le basi del SAVOIR FAIRE. Il problema rimarrà a lei non a me che avrò altre scelte su cui optare.
Non sta a lei moralizzare su come debba spendere il mio tempo, anche perchè a quanto pare di tempo ne ha parecchio anche lei a giudicare dalle lunghe e continue risposte. :) Da come si evince non sa tenersi le critiche, fa continue arrampicate sugli specchi per difendere l'indifendibile, e anzi aggrava solo la sua posizione e reputazione soprattutto quando dice che "i clienti di the Fork sono di 2° livello", offendendo anche il sottoscritto!! Disprezza i clienti the fork però i soldi e la visibilità se li sa prendere? Peccato che altri locali prenotati in passato con l'applicazione non mi hanno mai dato problemi, solo lei sta avendo questa insolenza di voler replicare a oltranza su un giudizio relativo ad un disservizio ricevuto. Le suggerisco di evitare ulteriori repliche perchè più va avanti con delle uscite infelici come quella fatta prima, e più aggrava la sua visibilità di fronte a potenziali clienti. Anzi se vuole mantenere una parvenza di dignità ed un briciolo di coerenza le suggerisco di togliersi da The Fork, dato che a chi prenota il suo locale da lì non farà sicuramente piacere sentirsi appellare cliente di 2° livello, io di 2° livello? 🤣 Tranquillo, ad abbassare il livello del locale ci pensa già lei con le sue...
Read moreEro con il mio amico samuele, e vi spiego meglio io. Esperienza da GourmetHat di Valerio Ciambelli, ad Aversa: un’esperienza culinaria così strana che potrei candidarla al Sundance Film Festival come corto sperimentale.
1️⃣ La pizza Margherita, o almeno credo. Avevo ordinato una semplice Margherita, ma mi hanno servito una versione che non sapevo fosse disponibile: la “Margherita Edizione Speciale al Lardo di Porco”. Ora, io capisco la voglia di innovare, ma quando il pizzaiolo ha deciso che il lardo doveva essere protagonista, forse qualcuno avrebbe dovuto fermarlo. Forse pensava fosse una rivisitazione gourmet? Forse una citazione culinaria che non ho colto? Oppure, molto più probabile, volevano solo svuotare la dispensa.
2️⃣ Il pizzaiolo è pelato, ma la pizza aveva i capelli. Questo, amici miei, è stato il vero spettacolo della serata. Dove li ha presi? Ha un barattolo di emergenza accanto al forno? Li ordina su Amazon? Forse si trattava di un segreto aziendale, ma vi giuro che c’erano capelli sulla pizza e non erano miei. Qui non si parla di “esperienza culinaria”, si parla di arte concettuale.
3️⃣ Il servizio. Finita la pizza (se così possiamo chiamarla), arriva il gran finale: il nostro invito a lasciare il tavolo. Non un “grazie per essere venuti”, ma un “bene, avete finito, fuori dai piedi che dobbiamo lavorare”. Mancava solo la colonna sonora di un film d’azione per accompagnare la nostra fuga. Mi sono sentito come un ladro sorpreso in flagrante, anche se tutto quello che avevo fatto era ordinare una pizza e pagare.
4️⃣ L’atmosfera. Il locale sembrava carino, ma l’ansia di essere sfrattati prima ancora di finire il caffè ha rovinato tutto. E poi, parliamoci chiaro: se mi servite del lardo su una Margherita e mi cacciate di corsa, almeno fatemi un sorriso. Invece, nulla. Solo sguardi freddi e una fretta che nemmeno un cameriere alla chiusura del locale.
5️⃣ Conclusione: GourmetHat non è un ristorante, è un’esperienza multisensoriale. Tra il mistero dei capelli, il lardo che spunta dal nulla e l’atmosfera da “veloci che c’è la fila”, mi sento di consigliare questo posto solo a chi ama vivere emozioni forti. Se invece volete una pizza normale e una serata serena, fatevi un favore: passate dritti. La pizza, del resto, non dovrebbe mai diventare un thriller psicologico.”
CON I MIEI SOLDI PUOI OPTARE PER...
Read moreThis was the first pizza I had in Italy, and while the dough was really good, the overall experience was disappointing. We were a family of four, including two children, and we only ordered two pizzas to share. Despite this, we were charged for four service fees – almost as much as the pizzas themselves. A service charge of €2.5 per person, even for children, feels excessive.
*We also asked for warmer water because the one served was too cold, but they said they didn’t have any. Even though we couldn't drink it, they still charged us.
I wouldn’t recommend this place, especially for first-time visitors. If you still want to try it, takeaway might be a...
Read more