-Tavolo prenotato per le 22 per 8 persone, arrivati sul posto ci tocca comunque attendere quei 20/30 minuti prima che si liberi un posto e che quest'ultimo ci venga soffiato da sotto il naso da un gruppo di persone che, a detta dei lavoratori stessi, "hanno preso e si sono seduti". Alla luce di ciò, la scelta più ovvia sarebbe far sedere chi ha prenotato e far attendere chi si è seduto senza chiedere nulla. Così non è stato, abbiamo dovuto attendere per altri 15 minuti circa prima che arrivasse la brillante idea di unire due tavoli vuoti per far sedere noi. MIRACOLO. Finalmente ci accomodiamo, con la sicurezza delle parole del proprietario: "Appena questi ragazzi si siedono, voglio la loro comanda". Inutile dire che ci tocca aspettare anche qui, comprensibile normalmente, non tollerabile dati i precedenti qui scritti. DIMENTICANZE. Ci viene chiesto tre (3) volte se volessimo antipasti solo terra, ed alla fine ci portano anche quelli di mare. C'è da dire, però, che ci vengono portati in più (gesto rimarcato dal cameriere) un piatto di mortadella in padella (i classici teneroni) ed un piatto di funghi sott'olio. GENTILEZZE. Arriviamo al dolce, dove alla richiesta di un soufflé senza panna, mi viene servito quello che sarebbe dovuto essere un soufflé con panna. Dico ciò perché un soufflé, per chiamarsi tale, deve avere un cuore di cioccolato liquido, invece era semplicemente un tortino al cioccolato. COLDHEART. Da segnalare l'assenza di un menù, anche il più stupido blocco note del telefono sarebbe potuto essere usato per realizzarlo, ma probabilmente l'avanguardia della ristorazione non prevede la presenza di menù. Ben camuffata dalla scusa del covid, quando il qr code lo utilizzano anche i neonati, l'assenza del menù è incomprensibile. FATTILL TU. Pensiero finale: probabilmente la cattiva cura del cliente era dovuta dal fatto che fossimo un gruppo di ragazzi, quindi facilmente raggirabili. Se così non fosse, non si spiegherebbero allora le ottime recensioni di chi, magari, è più in...
Read moreEra tra le nostre pizzerie e ristoranti preferiti, malgrado alcuni difetti storici, come la latitanza del menu, sostituito da un sistema di trasmissione orale di un lungo elenco di portate da carpire pazientemente tra un rumore e un vociare nella sala, rigorosamente senza l'ombra dei prezzi (quelli arrivano dopo, a volte molto a sorpresa, soprattutto se ci si avventura arditamente tra pietanze a base di pesce, ad esempio). Ma l'ultima esperienza è stata disastrosa. Ho chiesto il menu. La risposta, questa volta, è stata che c'è il protocollo anti covid e il menu è in revisione. Nessuna alternativa, dunque, tanto meno on line. Masochisticamente, ho ordinato un'orata al forno in crosta di verdure. Gli altri commensali una pizza. Che abbiamo fatto arrivare senza attendere il pesce. Per fortuna. Perché un'ora e mezza dopo, sfibrato da appetito e afa, ero ancora lì a chiedere a che punto fosse la mia orata. La prima risposta è stata: "La stanno pulendo". Passano altri minuti. Al mio dito alzato, la cameriera dice: "Non l'hanno portata?". Prende in mano la situazione, torna, mi dice che c'è stato un errore e che però sta arrivando. Pochi minuti dopo, finalmente, arriva. La crosta è in realtà un groviglio di verdure bruciate, che mi limito a depositare pazientemente su una metà del piatto. Nell'altra metà restano poche verdure superstiti e l'orata, mezza orata precisamente, quella che sapremmo fare tutti infilandola nel forno per alcuni minuti (senza bruciarlo) dopo averla acquistata in pescheria. Alla fine, la cameriera si è scusata timidamente del ritardo nel servizio. L'altro cameriere si è scusato per il ritardo ampio con cui è stata portata anche la seconda bottiglia d'acqua. Nessun commento, invece, sul lascito carbonizzato nel mio piatto. Ma la vera stecca, da dilettanti, è stato portare in tavola quel piatto e farmelo pagare anche 20 euro. Avevamo intenzione di festeggiare qui un compleanno nei prossimi giorni....
Read moreAbbiamo deciso di mangiare una pizza in quello che si può definire uno dei locali più storici della città; Quindi decidiamo di prenotare già dal giovedì un tavolo per 6 persone alle 21:15 del sabato. Arrivati sul posto con qualche minuto di anticipo (come nostra correttezza e consuetudine) ci ritroviamo in una baraonda di gente in attesa, già spazientita! litigi in pubblico tra titolare e dipendenti che oramai vagavano nella sala senza un minimo di organizzazione e rispetto...il tutto a ridosso di chi, più fortunato, aveva avuto la grazia di trovare un posto a sedere, ma costretto a condividere il proprio cibo con gli occhi di chi rabbioso e ancora in piedi era costretto a stare di fianco ai tavoli in attesa! Dopo mille solleciti, prese in giro evidentissime e quasi un'ora di attesa, finalmente decidono di concederci un tavolo...senza nemmeno spazzolare le sedie dai residui di cibo di chi ne aveva usufruito precedentemente, ci dicono di accomodarci!!! VERGOGNOSO!!!! Per un locale perfetto non basta una bella location, ma anche tutto ciò che fa sentire il cliente considerato e coccolato!!! Ah dimenticavo...NON ESISTE IL MENÙ!! Il cameriere ti "vomita" frettolosamente un eleco di pizze costringendoti ad una scelta frettolosa e senza un minimo di tranquillità...il prezzo di ciò che ordini? Una sorpresa a fine cena visto che non hai modo di poterlo riscontrare in fase d'ordine. Non vado avanti perchè già questo è abbastanza raccapricciante! Sconsiglio...
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