L'ELEGANZA E L'OSPITALITÀ SONO DOTI CHE NON SI POSSONO COMPRARE! Premesso che tornavamo a casa da una giornata trascorsa nella stupenda costiera amalfitana e che, dunque, il nostro abbigliamento non fosse proprio pensato per una serata in un ristorante gourmet, decidiamo di optare per una pizzeria. Nel telefonare per prenotare il tavolo, la signora che ci ha risposto ci ha garantito che, oltre alle pizze (visto che 2 di noi non potevano mangiarla), potevamo trovare anche antipasti e, alla specifica domanda se vi fossero anche verdure, ci ha assicurato che vi fossero. Appena varcata la soglia del locale, veniamo subito squadrati dalla testa ai piedi, quasi con disprezzo. Ci fanno accomodare al tavolo a noi riservato, dopodiché viene a prendere l'ordinazione un cameriere sulla sessantina. Ordiniamo due pizze e chiediamo cosa offrano come piatti privi di farinacei; lui ci dice "pastellati" e "crostini"..al che già cominciamo ad insospettirci per il suo atteggiamento. Dopo aver optato per il tagliere di salumi e formaggi, chiediamo che verdure abbiano e lui, di tutta risposta, ci dice che le verdure di cui dispongono sono usate solo ed esclusivamente per guarire le pizze...al che ci guardiamo con gli occhi sbarrati (visto che durante la telefonata avevamo ricevuto ampie rassicurazioni al riguardo), ma, per garbo, evitiamo di sottolineare la cosa. Chiediamo, poi, allo stesso cameriere la possibilità di abbassare la potenza dell'aria condizionata, visto che si gelava, e lui, ancora una volta, si rivolge a noi sgarbatamente, quasi a volerci mettere in ridicolo. Dopo aver cenato, viene poi a ritirare i piatti vuoti, chiedendoci se fosse stato tutto di nostro gradimento, e noi annuiamo soddisfatti delle ottime materie prime utilizzate e della pizza buona, ma non eccellente. Al che, una ragazza al tavolo con noi chiede di sapere di quali dolci disponessero; il cameriere, ancora una volta altezzoso, risponde: "aspettiamo che finisca di mangiare anche il signore". Al che, dopo che tutti avevamo terminato di mangiare e che tutti i piatti ci fossero stati portati via, ci viene portato il conto (sempre dallo stesso cameriere), conto che nessuno aveva ancora richiesto e, soprattutto, non tenendo affatto conto della richiesta di pochi minuti prima sui dolci. Essendosi reso conto che ci siamo guardati in faccia sbigottiti, ci chiede scusa facendo il gesto di riprenderselo indietro, ma noi decidiamo di alzarci e pagare il conto alla cassa. Tutto questo per dire che ci hanno discriminati da quando abbiamo varcato la soglia. Se volete che i vostri clienti abbiano un vestito da sera per cenare da voi, affiggete un cartello informativo alla porta. Alla fine non siete un ristorante gourmet, ma una semplice pizzeria, in cui, tra l'altro, non metteremo MAI più piede. "Voleno fa ì signuri, e po' se fotteno i melluni", recita una famosa canzone napoletana. Siamo stati molto più eleganti noi, seppur in abiti da mare, che non voi, in giacca e cravatta, ma con un senso di ospitalità pari allo zero,...
Read moreL’ultima visita da 3voglie - l’ultima che ci sono andato è l’ultima in cui ci andrò - mi ha davvero deluso, tanto più che la considero una delle migliori pizzerie di Battipaglia. Sabato sera, tavolo di 5 commensali. Ordiniamo 5 pizze, 3 birre artigianali, una normale è una cola biologica. Ci servono le bevande, che provvediamo a versarci da soli, visto che nulla e nessuno ci ha suggerito diversamente. Fra queste, due scotch ale La Scocciata: la prima si versa senza nessun problema, la seconda - dopo il primo dito di birra - inizia a schiumare come uno scherzo di carnevale. Attendiamo qualche istante che la schiuma si dissolva, ma a ogni mescita, per quanto piccola sia, schiuma in maniera anormale. Proviamo in un bicchiere dell’acqua, più ampio, e all’assaggio ci rendiamo conto che la birra ha una frizzantezza innaturale, certamente superiore alla prima. A questo punto chiamiamo il cameriere, facendogli notare che la birra ha un problema. Inizia la sceneggiata: questi, che finora era stato cortese e gentile, inizia a trattarci come un gruppo di 14enni alla prima uscita della vita. Ci spiega che l’artigianalità della birra può comportare questo genere di difformità fra bottiglia e bottiglia, accusa la tecnica di mescita, il trasporto del cameriere. E a nulla valgono le nostre rimostranze circa la bevibilità di quella birra: secondo lui dovremmo bere il prodotto, qualsiasi sia la difformità. Al punto che, anche per dimostrare la nostra buona fede, ci proponiamo di pagare la seconda birra, mentre la prima rimane praticamente intatta. Ci porta la sostituzione e provvede a versarla in un bicchiere più ampio del primo, che giustamente non schiuma. Poco male, perché all’assaggio la birra sembra finalmente buona. Proseguiamo la cena, prendendo anche 5 dolci, per un conto finale che si aggira intorno ai 95 euro. Spulciando fra le voci, ci troviamo anche la birra in sostituzione (5 euro). Paghiamo senza battere ciglio e, solo dopo, gli facciamo notare la scorrettezza del comportamento. Non è il costo della birra addebitato a noi, è l’atteggiamento di chi dovrebbe dare sempre ragione al cliente e, invece, finisce col dare torto a chi si mostra ragionevole e corretto oltremodo. Perché alla fine la colpa è stata della mescita, neanche avessimo preteso di versarla noi, e non di una birra che aveva chiaramente proprietà organolettiche diverse dalle altre due. Del trasporto, neanche l’avessimo portata noi al tavolo, e non di una seconda fermentazione in bottiglia andata a male. In ultima analisi, si sono persi per 2-3-4 euro all’ingrosso, su un conto di 95 euro. E noi ce ne siamo andati, con l’idea di essere stati trattati come un gruppo di sprovveduti truffatori. La pizza è buona, ma la soddisfazione del cliente viene anche...
Read moreSabato sera, nessuna prenotazione ma sala per metà vuota. Chiedo se c'è posto e la cameriera, dopo aver letto una sorta di registro, mi dice che c'è posto ma "solamente nella saletta al piano inferiore", allora rispondo che va bene li, non ci sono problemi...
Una volta seduti al tavolo leggo il menù e noto che in basso a sinistra è riportata una differenza di prezzo per il coperto (cosa che non avevo mai visto ma neanche mai sentito) e mi accorgo che nella cantinetta il prezzo del coperto a persona è di ben 5 euro, più del doppio rispetto alla sala al piano terra dove costa 2 euro, questa cosa non era stata neanche lontanamente menzionata. Dopo 20 minuti di attesa riesco a chiamare il cameriere per ordinare, passano altri 40 minuti e arriva la prima pizza, dopo cinque l'altra. Una volta alla cassa chiedo il motivo dei 10 euro di coperto per due persone, il proprietario senza neanche guardarmi negli occhi dice solo "costa 5 euro a testa", non menziona neanche questa volta la differenza di prezzo. Pago e saluto per sempre.
Se al piano terra il coperto costa 2 e al piano inferiore costa 5 lo si deve dire ai clienti quando si chiede se va bene sedersi lì, lo si dovrebbe scrivere a caratteri cubitali su un cartello per quanto mi riguarda, nessuno si aspetta di pagare un coperto diverso nello stesso locale ma a altitudini diverse. Concludo dicendo che 5 euro a testa per un coperto è uno sproposito immotivato, ho mangiato con le stesse posate, piatto e servizio di quando ho mangiato nella sala al piano terra,...
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