Può sembrare incredibile, ma prenotando il venerdì sera per la serata del sabato, in provincia di Novara non è facile trovare un tavolo disponibile nei locali della ristorazione. Per questo motivo, questo fine settimana ho ripiegato su un ristorante che da almeno 20 anni non avevo più avuto modo di frequentare: la trattoria del ciclista di Borgomanero. Francamente la ricordavo più spaziosa e con tavoli spessi da birreria, ma credo dipenda dal fatto che sono invecchiato e quando si è giovani sembra tutto più grande! Per chi non avesse mai mangiato dal ciclista, si tratta di un locale fuori dal tempo: l'ingresso è verso un bar anni 70' e per accedere ai locali della trattoria bisogna attraversare un cortile su cui si aprono le finestre della trattoria. Questa si sostanzia in un locale unico (con tavoli accostabili per accogliere gruppi anche numerosi) sul cui fondo trovano posto i bagni. L'accoglienza ed il servizio sono prestati dai proprietari non più giovanissimi, ma molto simpatici che elencano i piatti a memoria. Questi ultimi cambiano solo a seconda del giorno della settimana, ma si ripropongono sempre uguali da decenni: antipasti caldi e freddi (affettati, salame di cavallo e di suino, cotechino, cipolline e olive, caprino, ecc.), ravioli del plin, riso al vino rosso (non deve stupire: a Borgomanero il vino rosso si usa per qualunque preparazione!) e tortelli di verdura come primi, spezzatino di vitello e tapulone con polenta di secondo. Provo il risotto e non ne rimango entusiasta, del resto i proprietari non avevano previsto di preparare la paniscia novarese (risotto a base di brodo di verdure, verze, cotica di maiale, salame sotto grasso, fagioli e vino rosso) perché attendevano un gruppo numeroso di giovani non avvezzi a questo piatto. Proseguo con il tapulone (preparazione a base di macinato d'asino stufato e vino rosso) con polenta (anche qui l'uso della polenta integrale non mi entusiasma ed il tapulone è un po' troppo asciutto). Accompagno la cena con una bottiglia di Vespolina della Torraccia del Piantavigna, passabile. In due con 1 solo dolce confezionato e due caffè spendiamo € 70. Non è tanto ma neanche poco per un locale dove molti dei piatti proposti sono preparazioni industriali (come i ravioli, i plin ed i gelati) e gli antipasti non sono certo fatti in casa. Avevo un ricordo migliore di questa trattoria, ma come detto, ero...
Read moreChi entra alla “trattoria del ciclista”, o è per puro caso (ma non è così facile da trovare) o perché vuol provare un’esperienza vecchio stile, un’immergersi in un’atmosfera surreale e fuori dal tempo. Io, dopo diversi anni, ci sono tornato per curiosità, abbasta preparato a quel che avrei potuto trovare e avrei volentieri pagato anche solo per quello. Nei giorni feriali, per pranzo, c’è un menù fisso, con un po’ di scelta tra quello che hanno preparato, a 13€ e, se possibile, accettano qualche richiesta.. bisogna contestualizzare per quello che si paga. Ho captato qualche frase degli anziani proprietari e li ho trovati divertenti, probabilmente sono parte dell’ambiente da una vita. Io ho scelto un risottino ai funghi (ben cotto ma un po’ sapido) e il piatto tipico di Borgomanero, il tapulone (carne trita cotta col vino), che ho apprezzato, finendo con un buon caffè. Per la spesa non posso certo lamentarmi, ma ripeto.. bisogna sempre esprimere i giudizi considerando, ambiente, contesto, spesa. Questo luogo può piacere o no: personalmente sono grato che posti del genere...
Read moreNonostante l’insegna esterna anch’io che abito a Borgomanero da quando sono nato non si capisce bene da che parte entrare. Una volta entrati passando da un bar che appartiene al secolo scorso ci si imbatte finalmente nella grande sala ristorante coperta perché si capisce da subito che a fianco c’è una sala estiva che d’inverno non viene utilizzata. Per tornare a noi sia i bagni che i tavoli sono in ordine e puliti. Il personale è attento e disponibile il minimo indispensabile. Ho mangiato un bollito formidabile. Mi hanno riferito i frequentatori accanto al mio tavolo che anche il tapulone e la polenta non sono da meno anzi dei piatti rinomati non solo a livello provinciale ma addirittura anche regionale. Complimenti allo/a chef. Rapporto qualità prezzo ottimo. Da provare sia per lavoro che per una tavolata tra vecchi amici o per un tavolo intimo più indicati però...
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