Tilde e Raoul

Il locale è praticamente a metà strada tra Cologno e Monza, quindi facilmente raggiungibile e con comodo parcheggio antistante. Il ristorante gestito a livello familiare è un po’ vetusto all’interno, i bagni addirittura ormai indecenti visto che non si vedono più neanche nelle più antiche case dei nonni. Insomma spendere qualcosa per rinnovarlo sarebbe il minimo, considerate anche che il rumore all’interno è veramente fastidioso, ed il continuo via vai dei camerieri che corrono un po’ troppo alla rinfusa mette davvero in ansia. Un ristorante insomma un po’ “sui generis “ dall’inizio! C’è un menù fisso da 30 euro che tocca sapori della Romagna, gnocco fritto e salumi, pasta fresca fatta in casa tra cui le famose tagliatelle, arrosto e contorni, qualcuno passava anche per offrire un bis e c’ era anche un ottima crostata anch’essa artigianale. A fine pasto amaro e caffè. Insomma non rimanete digiuni, però dovete attendere un bel po’ perché il servizio è molto lento anche tra una portata all’altra. Per quanto riguarda le bevande vino rosso o prosecco. Il vino era davvero di qualità pessima. Il prosecco forse meglio. A questo punto meglio magari farlo pagare fuori menù ma almeno non rischiate la gastrite. Per quanto riguarda la gentilezza dei titolari nulla da dire ed anche il prezzo è onesto considerando che la quantità c’è. Provatelo ma non aspettatevi un ristorante gourmet, qui si paga il giusto e si mangia tanto. Non è insomma un ristorante per schizzinosi ma un posto dove passare tanto tempo a chiacchierare e mangiare in compagnia. Inoltre in altra occasione ho notato una Cosa molto scorretta, ai clienti abituali che erano palesemente in confidenza anche con camerieri e cuoca viene offerto di tutto, amari, liquori e dolci fatti in casa. Dopo aver osservato attentamente mangiare tutti arrivato a me era finito tutto…furbate che lasciano un po’ il tempo che trovano. Anche i camerieri servivano non in ordine di arrivò ma in base a chi urla di più “portami questo è quello”. Male