Da Vittorio — Restaurant in Brusaporto

We stopped menu in the middle, couldn’t take anymore cheese in basically every dish. What happened to our beloved restaurant? Sheer disappointment!!!!

We discovered Da Vittorio about10 years ago and it instantly became our favourite restaurant in the world. Every year we made an effort to spend few days in the area with dinner or two in this place. Sometimes we flew in just for dinner here. This is how much we loved it.

However it all changed. The truffle menu was unimaginative, repetitive ingredients, heavy and tastes clashing with truffles. Basically you can’t taste truffle in most of the dishes. Presentation was weak as well, plates looked identical and definitely not exiting.

Nothing like before!

My guess it’s expansion to blame. New menu looks more like a conveyer belt dishes, where less imagination/ ingredients/ work involved.

Even though the dishes were small (usual practice for this type of restaurant), I hardly touched 2 of the last served. NO ONE asked what’s wrong and if I am satisfied with it. This kind of attitude is acceptable in fast food chain but there? They basically don’t care anymore. Money money money.

When we stopped menu, AGAIN, no questions asked. It took them almost an hour to bring the bill after few reminders and the whole amount was charged. At that point I didn’t really care about the money, but was heartbroken that our trips to Da Vittorio have to end.

The good thing that we checked it before making 26 people reservation for hotel/restaurant for our anniversary. Saved lots of money and disappointments.

I really wonder how they managed to keep 3 stars. Old reputation? Connections? Certainly not for the food.

And service. The number of employees has doubled, became messier and lost all the cosines of elevated Nonna’s experience. 1 star at most.

Reception. The blond girl at the desk took immediate dislike of me, didn’t even hide it, and registered me as a Russian. Not that I care much considering my surname. Just I am German citizen and have never lived in Russia. Silly incident but very weird.

Room. It was impeccable: spacious, beautifully decorated, immaculately clean and lots of attention to details, lovely terrace. Loved it, even though it didn’t have any soundproofing. 4 stars.

Breakfast was outstanding. Service and...

We filled our hearts and bellies at Da Vittorio! It was a memorable experience that will stay with us for a long time. We were charmed by the food, the ambiance, and what made it the most special were the people. Da Vittorio is the epitome of comforting Italian hospitality and elegance.

We were delighted by the deep care placed into the details of our experience. From when we first checked into the hotel, we felt the warmth of the impeccable service. We were offered a rich and smooth hot chocolate which honored the story of how the owners met. For dinner, the owners greeted us with smiles and warmth that lasted throughout the evening, as he came over and checked on us multiple times. We couldn’t decide between the vegetarian and seafood tasting menu, so he offered us customized courses from both.

Now on to the food, which was incredible! Rooted in the Italian ethos of using simple, seasonal ingredients, the kitchen created refined classics with modern twists. Every dish was a hit. The seafood was so fresh. The langoustine with miso butter, broccoli risotto with shrimp, paccheri in a creamy tomato sauce… all elevated dishes with nuanced flavors and textures that we will be dreaming about.

We loved the tranquil surroundings of the property as well and found it to be the perfect escape from Milan. We appreciated everything about our experience at Da Vittorio. Here — love, family, and food come together to...

Confondere e spostare l'attenzione. Accolti in un salottino, perché il tavolo non era pronto, ci viene proposto un aperitivo e l'addetto si prende confidenze che nessuno gli ha dato. Credo sia quel voler essere meno ingessati dei posti stellati, e invece no, se sei stellato devi dare un servizio stellato. Il tavolo è pronto, veniamo accompagnati con un "buon divertimento", non sapevo ci fosse il cabaret. Miriade di camerieri, acqua, vino, bicchieri, destra, sinistra, menu sul tavolo consultati un minuto e poi subito rimossi così non saprò cosa starò mangiando. Piatti raccontati con quantità di termini e ingredienti provenienti dai più remoti angoli del globo, come da prassi. Alla vista piacevoli, al gusto non indimenticabili. Uovo all'uovo, accompagnato da un cucchiaione di caviale a parte, che il cameriere si premura di farmi vedere come fare per aggiungerlo alla portata principale, utilizzando le mie posate. Poi arriva una sorta di taco, con spillone, gradevole (anche se non ne ricordo già più il sapore) Si susseguono le portate, un qualcosa di NOSTRO al non so che pesce con riduzione di non ricordo cosa da "gustare con il dito", col dito? tutto in maniera pressante, incalzante, che neanche nei ristoranti cinesi che devono far 3 turni del tavolo. Camerieri ovunque che sparecchiano e apparecchiano a caso da destra a sinistra senza un senso. Altri che riempiono bicchieri d'acqua, non senza farla cadere sulla tovaglia, più di una volta. Una ragazza ci propone delle mignon salate, scelgo il croissant, mi viene portato via poco dopo senza neanche averlo potuto assaggiare. Nel frattempo era arrivato il risotto, non potevo quindi dedicarmi al croissant, che infatti è finito chissà dove ed era una delle poche cose che veramente avrei assaggiato. Poi arriva un'altra portata, con una ciotolina a parte con della cipolla (?) che non ricordo cosa fosse. Il momento del pacchero. Bavaglini per tutti, davvero? Bavaglini? che se nella pizzeria sotto casa ti metti il tovagliolo per non sporcarti, ti guardano come fossi un cafone, qui viene fornito con tanto di frase ricamata imbarazzante, di fantozziana memoria. La festeggiata aveva addirittura il suo nome, che carineria. Il famigerato pacchero viene mantecato al tavolo, come nelle migliori discoteche dei calciatori, e servito in TRE esemplari; senza coltello, da tagliare con la forchetta, ecco il perché del bavaglio imbarazzante. La pentola viene messa data alla festeggiata, per la scarpetta; cosa che neanche a casa ho visto fare. la padella. sul tavolo. per la scarpetta. tre stelle? Torta e ruota panoramica di mini dolcini da giro del mondo, donuts fritti pesanti, quello al limone che lascia un retro lungo altri due assaggi; forse invece di una ruota panoramica che imballa il tavolo e chi si ha davanti, sarebbe meglio dedicare più attenzione ai dolci. Ah, il ragazzo con il panettone, "è incredibile, non puoi perderlo" mi ricorda la brioche confezionata delle macchinette, ma fresco. Infatti è rimasto lì. Come tanto altro. Troppa roba? O forse non tutto buono. Le portate vengono finite, perché invisibili. Passa la ragazza con la scatola delle praline, dicendo mille tipi diversi di pralina, non ricordabili. Poi ci viene offerta una pashmina per il venticello (che non c'è). Mi aspetto anche il venditore di rose, ma temo l'abbiano rimbalzato all'ingresso perché non aveva prenotato. Caffé, non buono. Uscendo mi chiedono "è andato tutto bene?" senza neanche attendere la mia risposta, perché tanto qualcuno ha già detto che loro sono i migliori e non gliene frega nulla della mia opinione; che infatti non c'è stata. La sensazione è quella di venire travolti, bombardati di informazioni, senza respiro né intimità e privacy, distratti da ruote, bavagli, padelle, fuochi d'artificio, nani e ballerine, perché quel che è nel piatto, da solo, non ce la farebbe. Sarebbe bello riprovarci, senza fronzoli, senza essere inondati di nomi, cose, città, con una tempistica rilassata, e gustare realmente ciò che viene offerto. Non ricordo nulla di questa serata, in...