Una location che lascia aspirare ad un’esperienza gastronomica di livello, diversificandosi dalla media locale, ma purtroppo non è stato così. Pranzo di San Valentino, menu degustazione di 6 portate con opzione di abbinamento vino. Iniziamo con un piccolo benvenuto di 2 appetizer molto interessanti. Una sorta di rivisitazione di salsicce e broccoli presentato con un pan di Spagna di broccoli e confetti di salsicce. Buono anche se il tutto era freddo ( forse era quella l’idea) . Secondo appetizer faccio fatica a capire di cosa di tratta visto la non comprensibilità della cameriera nello spiegare . Una sorta di spuma ( non ricordo di cosa) servita con cipolla croccante in agrodolce e una sferificazione di Basilico o prezzemolo. Nel complesso, molto buono. Iniziamo il menu con Carciofo, alici di menaica e tobinambur. Ma come si mangerà mai? Presentazione ottima, ma senza capire come mangiarlo. Il carciofo era duro , non si riusciva neanche a tagliare con il coltello ed il tutto era snervante perché non riuscivi ad assaporare quasi niente. Forse l’aspettativa non ha sposato bene l’esecuzione finale Chef? Proseguiamo con la triglia vestita. Più che vestita direi con una minigonna. Piatto interessante , buonino, ma secondo me mancava di una spinta , di un qualcosa che ti facesse dire, WOW. Iniziamo con il primo piatto di Tortelli ai crostacei, ed iniziamo ad assaporare il mare . Piatto fatto bene, con equilibrio e giusta importanza al sapore dei crostacei. A mio avviso, la pasta del tortello leggermente troppo spessa. Nel complesso , ottimo piatto. Il Secondo primo prosegue con risotto blu di bufala, cipollati croccanti e pancetta al mirto. Piatto interessante, ben fatto, saporito . Avrei dato più contrasto però con l’aggiunta di qualche cipollotto in più. Il secondo è un merluzzo che diventa baccalà, con crema di porri e pomodorini informati. Materia prima ottima, molto saporito e cotto bene. Ma dove erano i Pomodorini? Solo uno di numero. Peccato, perché con qualche pomodorino in più, il piatto era quasi eccellente . Era un connubio perfetto. Perché non osare? Finiamo il menu con il lato dolce, e nell’attesa ci servono i petit four. Ottimi. Tutti buonissimi. Il dolce finale è un caldo astratto. Ovviamente una metafora perché il dolce era freddo, con un gelato al cioccolato e una sorta di mousse al caffè. Tutto molto buono. Credo lo chef abbia una vena pasticcera e che sia stato la nota lieve della degustazione. Servizio assolutamente non all’altezza del posto, considerando che già dall’ingresso si vuole dare un impatto diverso di quel che sarà l’aspettativa. Assolutamente NO al pane già sulla tavola prima di sederci. E il piattino da pane dove era? Sbagli tecnici di servizio dall’inizio alla fine, che lasciano poco sperare che si possa migliorare. Un pranzo che sà di rimorso..vuoi per la chiusura forzata di questo periodo, vuoi per la perdita del ritmo di servizio perso, ma l’aspettativa non ha rispecchiato la realtà. Un 6 forzato che sa di consolazione: è bravo si, ma...
Read moreQuesta sera abbiamo potuto provare la miglior versione culinaria che il Cilento può proporre: agli ingredienti di primissima qualità, al pesce freschissimo che solo un rapporto coltivato negli anni coi pescatori locali può garantire, si aggiunge creatività e maestria dello chef nelle preparazioni. Il tutto completato da un servizio impeccabile per professionalità e affabilità e una location storica, ancora interamente in pietra. Le preparazioni parlavano da sole, già dall’entree gentilmente offerta, dove, su tutti i bocconi, mi ha colpito quella che chiamano la pancetta di tonno. Abbiamo poi cominciato con dei primi piatti uno più buono dell’altro…anzi no! Eccezionali tutti e quattro! Io ho gustato un risotto al mare, sí, non hai frutti di mare, ma proprio al mare nel senso che ogni boccone ti avvolgeva il palato giocando su sentori, profumi, consistenze e nell’insieme risultava armonioso ed equilibrato. I miei figli si sono lanciati in un vero e proprio piatto della tradizione, pasta e patate, ma impreziosito da tre tipi di preparazione del gambero rosso cilentano. Davvero sublime. La mia compagna ha provato una preparazione sorprendente se vogliamo: dei ravioli del plin con ricotta, fiorili e asparagi in salsa di parmigiana. Neanche da sire che il profumo delle melanzane avvolgeva in modo piacevole. Ottima preparazione. Abbiamo poi proseguito con quattro piatti di ricciola scottata, zucchine alla scapece e salsa di peperoni gialli e rossi. Un matrimonio cilentano in un piatto: il mare finisce direttamente nell’orto dello chef per essere impreziosito dalle zucchine che danno croccantezza e dai peperoni che oltre a dare dolcezza impromono un incredibile profumo alla preparazione che resta persistente mgentre la si gusta. Tutti j sensi ne hanno goduto vista anche la bellezza degli impiattamenti. Si termina coi dolci per il resto della famiglia, ma per me si passa ad un ultimo assaggio dal menù: la rartare di tonno con tapioca, maionese di cappero e alici di menaica, con capperi fritti. In una parola: sublime! Ringraziamo lo chef e la sua brigata anche per la piacevole chiacchierata che abbiamo fatto a fine serata mentre terminavo di godermi l’ultimo calice di un sempre ottimo Trentenare di...
Read moreUn nuovo trionfo di sapori!!
Siamo tornati a far visita al nostro amico e chef Alessandro, volutamente nel periodo estivo per due motivi: il primo per rivedere una persona a noi particolarmente cara e il secondo per godere delle bellezze del Cilento caratterizzate da un bellissimo mare pulito ed uno splendido sole oltre a tanti paesaggi variegati e ricchi di verde e dei magici siti archeologici spettacolari di notte. Questa volta lo Chef come è consuetudine ci ha proposto il nuovo menu stagionale che si può definire veramente eccellente, come d’altronde negli anni precedenti, oltre che nel gusto, nella presentazione dei piatti e nei colori che ti colpiscono. Ogni piatto riserva delle sorprese indimenticabili sia per i sapori che per gli indovinati accostamenti dei diversi ingredienti. Inoltre abbiamo avuto la possibilità nelle diverse cene serali di provarli quasi tutti e posso affermare che ci hanno veramente meravigliato per la loro bontà e la loro unicità, una scelta assai difficile nel menù. E’ evidente che la torneremo presto per completare la conoscenza. Un merito particolare ad Alessandro per l’amore che nutre per il suo territorio e per la continua varietà delle proposte, sempre con spirito innovativo e con esaltazione dei diversi prodotti, anche con rivisitazione di piatti della tradizione e attento rispetto dei prodotti tipici del Cilento. Lo Chef Alessandro è sempre una persona speciale e molto attento con i clienti nel raccontare le sue splendide creazioni, che riesce a trasmettere passione e professionalità con simpatia ed è tutto ciò che lo rendono un grande personaggio. Da segnalare le entrèe. Ogni entrèe è una nuova originale sorpresa, semplicemente squisita! Alla prossima grande Chef ! chissà come ci incanterai!! Un encomio anche è doveroso al personale di sala cortese e solerte anche nella narrazione dei piatti, in particolare Aniello con le sue attente indicazioni per la scelta dei vini e per l’organizzazione del servizio di sala ...
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