Sono anni che frequento ristoranti in tutta Italia e all’estero ma mai, e ripeto mai, mi era capitato di vivere un’esperienza così disastrosa e surreale come quella di ieri sera. Dalla prenotazione telefonica tutto sembrava filare liscio: contatto, conferme, cortesia di facciata. Arrivati sul posto veniamo accolti e fatti accomodare, apparentemente senza problemi. Fino a qui, nulla da segnalare.
Ma è proprio da questo punto in avanti che inizia la parte negativa, che purtroppo rappresenta la quasi totalità della nostra esperienza. Ordiniamo con calma, nonostante il modo sbrigativo del personale che già ci aveva lasciato un retrogusto di superficialità. Pazienza, ci diciamo, può capitare: Purtroppo non avevamo idea del calvario a cui saremmo andati incontro.
Passano 20 minuti. Niente. Nessuno si avvicina al nostro tavolo, nessun antipasto, nessun cestino di pane, nemmeno un bicchiere d’acqua. Nel frattempo, osserviamo che altri tavoli vengono serviti senza problemi. Dopo mezz’ora cominciamo a pensare che ci sia stato un disguido in cucina o nella comanda: cose che possono accadere, certo, ma che un minimo di attenzione da parte del personale dovrebbe risolvere in pochi minuti. Passa un’ora dall’ordine, e non esagero, un’ora piena, senza che nessuno si degni di chiedere o spiegare….. A quel punto ci decidiamo a richiamare l’attenzione di un cameriere e chiedere spiegazioni. La risposta? “Adesso controllo”. Bene, pensiamo. Ma questo presunto “controllo” si traduce in un nulla di fatto: nessuno torna al tavolo, nessuno ci comunica alcunché, e intanto in sala il servizio procede per tutti tranne che per noi. Una mancanza di rispetto che definire imbarazzante è dir poco. Il tempo continua a scorrere e la sensazione di essere completamente ignorati cresce sempre di più. Non parliamo di un ritardo fisiologico, non parliamo di una portata arrivata in ritardo o di un antipasto saltato per errore: parliamo di un totale vuoto, di un’assenza completa di attenzione al cliente, di un disinteresse che non ha alcuna giustificazione. Alla fine, dopo aver atteso oltre un’ora, decidiamo di alzarci e andarcene. Digiuni. Senza aver assaggiato nulla. Non un antipasto o un misero assaggio. E senza che nessuno, né in sala né alla cassa, si sia preoccupato minimamente di capire il motivo del nostro abbandono. Nessuna scusa, nessun tentativo di rimediare, nessuna parola di cortesia. Un silenzio assordante che la dice lunga sulla professionalità e sulla gestione di questo locale. A rendere tutto ancora più inaccettabile c’è il fatto che per raggiungere questo ristorante ho percorso quasi 80 km. Ottanta chilometri tra andata e ritorno, investendo tempo, energie e aspettative, per ritrovarmi a passare una serata del tutto sprecata. Non solo ho perso la cena, ma anche l’intera esperienza si è trasformata in un viaggio a vuoto che avrei fatto volentieri per un locale serio e rispettoso dei clienti, ma che qui non ha avuto alcun senso. Un ristorante che si rispetti non può permettersi simili errori. Tutto può capitare, anche un imprevisto in cucina o una comanda saltata, ma ciò che fa la differenza è come viene gestita la situazione. Un personale attento avrebbe notato subito il problema, avrebbe offerto spiegazioni, magari un aperitivo di cortesia, un assaggio nell’attesa, o quanto meno avrebbe avuto l’educazione di scusarsi. Qui invece niente di tutto questo: solo indifferenza, superficialità e una totale mancanza di rispetto verso il cliente. Quella che poteva essere una semplice svista si è trasformata in un’esperienza pessima, tanto da spingerci a lasciare il ristorante senza cenare. Un fatto gravissimo, che getta ombre non solo sulla gestione della sala, ma anche sull’intero funzionamento del locale. Se questo è il modo in cui trattano i clienti, allora non c’è da stupirsi se il ricordo che rimane è solo di frustrazione e rabbia. Non esiste giustificazione plausibile a quanto accaduto. Una serata rovinata, un’esperienza da dimenticare e un ristorante che, se continuerà su questa strada, difficilmente potrà ambire a un minimo di...
Read moreSono qui per raccontarvi la mia esperienza e per dare spunti di riflessione alla direzione. Prenotazione sabato alle 21:00, nelle vicinanze ci sono sia parcheggi con strisce blu che garage, quindi logisticamente è semplice arrivare al locale. Accoglienza davvero buona con una ragazza che ci accompagna al tavolo, ma mentre cammino fino al tavolo iniziando a guardarmi intorno mi rendo conto che l'atmosfera non è come ci si può aspettare: c'è molta confusione, le voci si intrecciano in un sottofondo che si instilla nelle orecchie e accompagnerà tutta la serata, rendendo impossibile ascoltare la musica di sottofondo offerta dal locale. Questo posso aspettarlo da un locale di fascia bassa, ma un locale che punta ad avere una certa clientela, dovrebbe mantenere l'ambiente più relaxing. Mis en place molto bella e minimal ma a causa delle luci soffuse che puntano direttamente su stoviglie e tavolo si mettono a nudo tutti i graffi della tavola, i bicchieri con evidenti macchie di asciugature e/o pelucchi. Quindi consiglierei allo staff più attenzione per quanto riguarda l'asciugatura e la cura dei dettagli. Scegliamo il percorso degustazione di 6 portate, poiché il cameriere ci ha dissuaso da prendere quello di 8 ( a suo dire troppo pesante) e scegliamo una bottiglia di bollicine per i crudi e un rosso per le carni cotte. Arriva prima la prima portata di crudi e poi dopo 5 minuti le bollicine ( servite a temperatura a mio avviso troppo alta), di lì in poi il servizio è andato bene, dando continuità ai piatti in un ottimo crescendo di sapori ( ci vorrebbe un pò più spiegazione sul tipo di carne , sulla derivazione: se uno deve fare un'esperienza deve essere guidato, non deve semplicemente "mangiare"). Menu ad ogni modo buonissimo, unica pecca le porzioni veramente piccole e servite forse un pò freddine ( parlo delle carni cotte ovviamente ), tranne per l'assaggio di carne canadese. Vi posso assicurare che il menu da 6 portate è veramente leggero, prendete quello da 8. Non so dirvi se l'esperienza è stata positiva o negativa, da un lato le carni assaggiate erano veramente ottime, dall'altro però ci sono delle pecche organizzative che uno locale di questo genere non dovrebbe avere. Chiedo alla direzione di riflettere sulle mie parole e cercare di migliorare il servizio di un locale che ha tantissime...
Read moreQuando ti accingi ad entrare in un locale del genere le aspettative non possono che essere alte. Chi sceglie di entrare in posti del genere sa dove sta entrando ma soprattutto ha le idee chiare su cosa vuole. Stasera volevamo mangiare carne di un certi livello e ci trovavamo in zona Caserta. Dopo una brevissima ricerca online, l'occhio e la scelta finale sono caduti su The Meat (letteralmente tradotto "LA" CARNE, nome probabilmente volto a sottolineare il concetto che lì puoi trovare appunto LA CARNE e non una fetta di carne qualsiasi). Subito colpiti dal menù dove ci siamo accorti che propongono anche e soprattutto dei veri percorsi degustativi anche di un certo livello (mangiare a un certo livello, oltre che avere un determinato prezzo, richiede anche un livello di esperienza tale da apprezzare seriamente ciò che mangi e indirettamente dargli anche il giusto valore economico), ci siamo orientati su carni più "tradizionali" e alla nostra portata gustativa, scegliendo appunto un filetto ai 3 pepi (che volendo essere molto pignoli doveva essere un attimino più al sangue ma andava benissimo ugualmente, non aveva bisogno del coltello per essere tagliato), una tagliata di chianina sublime e una tagliata di asado consigliata dallo chef (in sostituzione a una picanha che ahimè non era disponibile) che in ogni caso, a detta del mio amico che l'ha scelta, si è rivelata una piacevole sorpresa. Il conto è stato alla fine ciò che ci si aspettava di spendere in un locale del genere per ciò che si è preso. In ogni caso avevano soluzioni un pò per tutte le tasche, sempre senza dimenticare che è in ogni caso una steack house di un certo livello dove la qualità e la cura dei piatti è comunque messe in primo piano. Ed è giusto che sia cosi, soprattutto quando alla fine esci contento dal locale con la consapevolezza di aver scelto bene il posto, aver mangiato in maniera sublime ed esser rimasti nel budget che ci si era prefissati di spendere per una serata del genere. Complimenti allo staff, professionale con quel pizzico di simpatia e assenza...
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