In risposta alla replica del locale:
Spett.le Radici Clandestine, apprendo con piacere che abbiate riservato maggiore considerazione al mio parere-online rispetto alle mie esperienze "de visu". Tuttavia, ricordo di essere un cliente anche all'interno del locale, al di là di quante persone possa raggiungere la mia voce. Le recensioni le faccio quando ho il tempo di farle e -come potrà ben vedere- sono dal contenuto variegato: nel caso del Suo locale -per mia personale esperienza- non merita commento, pur essendo il sottoscritto sempre aperto al confronto. Tuttavia, alludere assertivamente al numero di recensioni fatte in un giorno, disvela -nuovamente- la scarsa capacità di mettere in discussione sé stessi, piuttosto che incolpare arditamente l'utente (n.b. dopo aver pubblicato una recensione è proprio Google a suggerire di contribuire a recensire i locali già visitati). Orbene, la motivazione della pessima recensione si rivolge specificamente al servizio. Nelle mie varie visite (varie perchè ritengo che tutti quanti -professionisti o utenti- possano sbagliare, ma è giusto offrire più chances) sono sempre stato trattato in modo scortese e, talvolta, violento. Tra i vari episodi, gliene racconto due: A) essere stato accusato di aver "rubato" una asticella di acciaio per girare i cocktail. Fatto privo di alcun riscontro e di incommentabile scortesia (ammesso che sia "scortesia"). B) durante le restrizioni covid, essere stato maltrattato dal "buttafuori" posto dinnanzi all'ingresso del parco dove siente ubicati. Circostanza che già cercai di rappresentare cordialmente alla Sua attenzione (nel momemento in cui accadde), ma che fu accolta con un velato invito ad andar via in dialetto (tra l'altro, avvenuto prima di inziare a raccontare il fatto). La saluto cordialmente rinnovando la mia apertura al confronto, purchè non sia nuova occasione per mostrare la già nota maleducazione, ovvero, mi si dica:
Fine luglio sono andato da Radici su Corso Trieste, locale dove si può mangiare e bere, con l’intenzione di prendere solo un drink e accomodarmi fuori con gli amici. Mi avvicino al bancone, pieno di comande e di persone in fila, e uno dei ragazzi che stava preparando i drink esordisce dicendo “Ma non stavano tutti al mare? Perché non se ne vanno a quel paese?”
Faccio finta di niente credendo stesse scherzando e chiedo un gin tonic con Gin Mare Capri. Mi risponde che non ce l’ha, e aggiunge che tanto è sottovalutato e come tutti gli altri gin “hanno lo stesso sapore, voi non capite niente”. Gli dico che se li annacqua, è ovvio che sanno tutti uguali, ma ormai l’atmosfera è surreale.
Gli altri amici avevano già preso da bere, io mi sono seduto fuori senza ordinare nulla. Poi, assaggiando lo spritz di un amico, ho capito che neanche il prosecco c’era: zero sapore, acqua colorata.
Location carina, ma se cercate cocktail veri e un minimo di rispetto per il cliente, qui siete...
Read moreRadici clandestine non è un locale, è un'esperienza: l'atmosfera, la musica, la gentilezza e la competenza dei ragazzi, le luci, e i cocktail ovviamente. Tutto si amalgama alla perfezione per offrirti una perfetta esperienza sensoriale e degustativa. Se cercate un posto dove bere a sbafo a prezzi bassi, questo locale non fa per voi! Se invece cercate un luogo dove estraniarvi e sorseggiare cocktail di qualità preparati con abilità, allora Radici Clandestine diventerà la tappa fissa delle vostre "fughe" da Caserta. Bravo Giovanni e...
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