Ieri sera, in un fortuito incidente del destino, mi sono ritrovata, con mia zia e i miei cugini, a cercare un pasto in questa tanto osannata pizzeria. Naturalmente, non mi sarei mai abbassata al livello di lasciare una recensione se non fosse stato per l’esperienza trascendentale offerta dal personale, talmente maleducato che, mi pare, dovrebbe evitare qualsiasi contatto con forme di vita senzienti.
Sin dal nostro arrivo, siamo stati accolti con una tale calda sufficienza che ci siamo subito chiesti se avessimo sbagliato posto. Nonostante la folta schiera di camerieri intenti a filosofeggiare sul senso della vita, nessuno di loro ha ritenuto necessario avvicinarsi per prendere la nostra ordinazione. E dopo venti minuti di contemplazione ascetica del menù – e di certo di un servizio inesistente, neanche una goccia d’acqua in vista – abbiamo dovuto richiedere, con tutta la cortesia di cui siamo capaci, di poter finalmente ordinare. La risposta, così degna della più alta commedia dell'assurdo, è stata: "Signora, lei è già venuta a chiedere, ma ahimè, sono stata ripresa dallo chef che oggi è... nervoso."
Dopo questo raro momento di empatia, procediamo con l’ordinazione: una Margherita, una Bufala e una Margherita senza lattosio. Il giovane che ci ha portato le pizze, probabilmente appena uscito da un corso intensivo di alchimia, non aveva la benché minima idea della differenza tra di esse. Ma si sa, nella vita, tutto è relativo, anche l’intolleranza al lattosio. Fortunatamente, non sono allergica e quindi ho potuto godere di questo straordinario scambio di sapori senza alcun danno irreparabile, se non quello alla mia pazienza.
Infine, quando abbiamo osato chiedere ulteriori spiegazioni, ci è stato detto, con l'aria di chi ci fa un immenso favore, "Non lo so". Ora, io comprendo perfettamente che il rapporto con il pubblico è un’arte oscura e non adatta a tutti; così come è chiaro che non tutti i mestieri sono per ogni tipo di persona. Perciò, umilmente consiglio a chi era di turno in sala di cercare un’occupazione più in linea con le proprie, evidentemente, elevate competenze.
Quanto al pizzaiolo nervoso, mi dispiace sinceramente che le sue ansie esistenziali siano ricadute su di noi, ma, per quanto ci riguarda, la prossima volta preferiremmo non essere noi a pagarne il prezzo, tanto metaforicamente quanto...
Read moreDesolato nel dare una recensione negativa, ma devo dire molto, molto meritata. Cena con famiglia, prenoto il tavolo, arriviamo puntuali, ma dopo un passo e ripasso delle cameriere in più di 30’, nessun ordine. chiediamo almeno un pezzo di pane per il bimbo di 3 anni, che urla dalla fame, ma con tono scortese, ci viene risposto vi porto l’acqua così si calma… l’acqua? se ha fame? Ma sul serio? Riusciamo ad ordinare, chiedendo ad altri, che almeno comprendendo la situazione dei bimbi, prendendo l’ordine e portando in tempi accettabili da mangiare ai piccoli e gli antipasti, destinati ad alcuni adulti. In sintesi, dopo quasi 3 ore che eravamo seduti, si, quasi 3, niente più è arrivato sul tavolo. Ed anche ad una coppia che era al tavolo vicino. Però, i tavoli degli “amici” arrivati nello stesso nostro tempo, o poco dopo, avevano ricevuto tutto, finito di cenare, preso caffè, amari, dolci ecc e andati a casa. E noi ancora lì digiuni , dopo 3 ore…. Un po’ troppo! Questo perché ? Perché chi fa ristorazione, deve saperla fare con correttezza e serietà e non riempire il più possibile il locale per far quattrini, e non mettere poi personale sufficiente e capace per gestire tanti clienti. A gente a cui interessa solo far soldi e che schiaccia e maltratta i diritti dei clienti, chiedo di farsi un esame di coscienza, perché ci vuole professionalità e correttezza per fare...
Read moreCi siamo trovati in questo locale quasi per caso cercando un posto dove poter mangiare della carne buona. Convinti dalle recensioni precedenti abbiamo deciso di provare. Un disastro. Abbiamo preso come antipasto un tagliere di salumi e formaggi, niente si che ma comunque buono. Stessa cosa per gli uccelletti alla barese, scmorzine avvolte da pancetta servite in un coccio passato al forno, non mi hanno fatto impazzire ma per carità forse non ho capito bene io un piatto tradizionale. Arriviamo al punto: due arrosto misto di carne. non metto in dubbio la qualità della materia prima ma ci è arrivata una carne secchissima e insapore al limite dell'immangiabile, le famose bombette che ho mangiato tante volte a lecce non si avvicinavano lontanamente al bel ricordo che ho di questa pietanza. Come contorno prendiamo una patatina fritta e un'insalata mista. Le patatine erano pallide,vuote dentro e un po' amare, come si fa a sbagliare le patatine fritte non so. L'insalata era piena d'acqua tanto che ho quasi svuotato la bottiglia di olio per condirla ma rimaneva sempre insapore. Infine il vino della casa, lo sanno fare il vino in puglia, perché avere un vino scadente? Il tutto termina con un conto davvero salato per la qualità dei prodotti. Servizio...
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