Appunti dalla mia visita di martedì 26 aprile 2022. Questa sera abbiamo scelto “Bella Napoli”, diretta dal campano Daniele Cacciuolo, che si presenta come “Pizzeria napoletana contemporanea” e che di fatto è, con ogni probabilità, la migliore pizzeria della città. L’insegna luminosa all’ingresso ricorda al visitatore che nel 2020, la prestigiosa casa editrice “Gambero Rosso” ha inserito questa pizzeria nella sua “Guida alle migliori pizzerie d’Italia”, anche se la mia recensione non ha tenuto conto di questo riconoscimento, per evitare suggestioni o influenze di sorta. Ecco le mie impressioni: qui le pizze si ispirano con decisione alla più autentica tradizione partenopea, seppure con varie divagazioni frutto dell’estro e della creatività del Maestro Cacciuolo. Abbiamo ordinato varie pizze, ma mi soffermerò sulla Pizza Fritta n.4, scelta come “starter” (a base di provola campana, pancetta e zucca), sulla Margherita “DOP” (la mia scelta personale) e sulla carrettiera, quest’ultima concepita su base “ fior di latte” con aggiunta dei friarielli napoletani e della salsiccia del suino nero dei Nebrodi. Impasto in puro stile napoletano, leggero come una nuvola, e condimenti di ottima qualità. Un plauso anche a tutto il personale in sala. Sicuramente un’esperienza appagante, da ripetere, magari scegliendo le proposte della ristorazione, prevalentemente a base di pesce per i secondi, ma anche con interessanti variazioni sul tema per i primi. Una panoramica sui prezzi delle pizze e del “beverage”. Oggi, chi ordina una pizza da “Bella Napoli”, metterà in conto una spesa variabile tra i 5 euro della “fior di latte” ai 16 euro della “Daniele”, punta di diamante della “Selection” ideata dal Maestro Cacciuolo. Altro esempio: una Margherita con la mozzarella “fior di latte”, viene oggi proposta a 7 euro, che diventano 10 in versione “DOP”, con mozzarella di bufala e una spolverata di parmigiano. Le pizze fritte sono vendute a prezzi tra i 10 e i 13 euro. Un’ottima birra “Semedorato” da 66 cl. è in menu’ a 5 euro, idem per una Coca Cola in vetro da un litro. Il discorso cambia per la birra artigianale campana, venduta a 12 euro. Vivamente...
Read moreSono dell'idea che sulla pizza puoi metterci anche l'oro, ma se l'impasto è stato fatto il pomeriggio stesso, il risultato è una notte insonne, sete, e un macigno sullo stomaco sino al giorno seguente. Molto delusa... siamo partiti entusiasti e dopo un ora di strada arriviamo, accoglienza molto fredda, un occhiata al menù e ordiniamo, mio marito sceglie la prima pizza ma mancano i porcini, ne sceglie una seconda ma mancano le melanzane fritte, o meglio ci sono ma sono saltate con i pomodorini a cui lui è allergico, alla fine ordiniamo una pizza ai formaggi e una Margherita. Paghiamo un conto salatissimo di 35€ per due pizze e una birra, in cui tra l'altro cera anche un errore di battuta di 5 €, facendolo notare ci hanno trattato come dei poveracci e ci hanno tornato indietro i soldi battuti in più con disgusto, come se eravamo andati lì a chiedere l'elemosina.. amareggiati.. prendiamo le nostre pizze take away causa covid, salutiamo e usciamo. Aprendo il cartone notiamo i condimenti molto misurati nella quantità. Ma nonostante ciò non ci scoraggiamo, per una buona pizza si può anche chiudere un occhio a tutto ciò. Ma dopo la notte in bianco mi dispiace ma non torneremo. Fare un buon impasto sta alla base di qualunque pizzeria, dovrebbe essere la vostra priorità, un buona e lenta lievitazione di almeno 2 giorni da sicuramente i suoi frutti e chi ne capisce, se ne accorge. PS. Leggere il menù è stato davvero stancante, vi consiglio di fare qualche pagina all'inizio del menu con la presentazione dei vostri prodotti di qualità e semplificare il menu delle pizze perché è stato...
Read moreDa napoletano la mia recensione potrebbe sembrare campanilistica ma credetemi, così non è! Infatti dopo un periodo di ferie qui in Sicilia, decido di concedermi un ... ritorno alle origini! Tentando la fortuna in un locale dal nome invitante: Bella Napoli. Entro e la prima cosa su cui indago è il forno. Sorpresa non è elettrico ne riscaldato a gas ma rigorosamente in pietra con fiamma alimentata a legna! Buon segno. Già che mi trovo osservo la cottura delle pizze e la manualità del pizzaiolo anche qui nulla da eccepire. Mi accomodò al tavolo a me riservato ed insieme ai miei commensali ordiniamo la classica pizza, e nell'attesa come tradizione partenopea chiediamo una fritturina napoletana con panzarotti, frittatine di pasta e patatine. Ottima. Certo qualche scagnuozzo poteva starci! Alla pizza ho avuto la certezza che si trattava di vera pizza napoletana. Sottile incornicio e morbido ed alto, mozzarella e non tristissimo preparato alimentare, pomodoro e basilico secondo tradizione! Palato e vista accontentati. Questa è la nostra pizza quell'atto della cucina apoleta a che come la "Settimana enigmistica" vanta innumerevoli tentativi di imitazione! In Sicilia,a Gela ho trovato un angolo della mia Napoli! Bravi compaesani! Si perché i pizzaioli sono...
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