VORREI MA NON POSSO. Solitamente non lascio recensioni in caso di esperienze infelici, ma sembra che il locale ce l’abbia messa tutta per far sì che scrivessi un giudizio. Io e 3 amici, venuti a conoscenza dell’interessante concept di cucina (pesce fresco a km 0), decidiamo di pranzare all’indomani dell’inaugurazione del ristorante. Sedutici al tavolo alle 13:30, i proprietari ci informano preventivamente della mancanza dei camerieri, chiedendo un po’ di tolleranza per eventuali disservizi. Chiediamo i menu curiosi dalla proposta, ma non sono ancora disponibili; uno dei titolari, improvvisatosi cameriere, ci spiega accuratamente il menu. Decidiamo di aprire le danze con delle crudité di pesce(ostriche, scampi, gamberi rosso) che ci vengono portate dopo 45 minuti, nonostante in sala ci siano solo altri 3 tavoli da 4-5 persone da servire. Su invito del proprietario proseguiamo con 4 moscardini su letto di patate e zafferano davvero squisiti che arrivano dopo altri 40 minuti dall’ordine, ma decidiamo di non lamentarci vista la tolleranza richiestaci. Tra mille incertezze, visti i tempi di attesa, ma guidati dalla buona qualità del pesce, proseguiamo ordinando 3 fritture di pesce e un’orata alla griglia. Passati 40 minuti arriva solo l’orata, delle fritture neanche l’ombra. Con un po’ di imbarazzo e su consiglio degli altri commensali, per evitare si possa freddare il pesce, inizio a mangiare malgrado non ci sia traccia degli altri piatti. Finita l’orata, le fritture non sono ancora arrivate e innervositi sollecitiamo il proprietario che ci chiede ancora di pazientare. Dopo altri 30 minuti arrivano le ultime 3 fritture, un’attesa inaccettabile. La fame ci è passata da un pezzo ed un pranzo veloce si è ormai trasformato in un pranzo da cerimonia. Il proprietario mortificato insiste per offrirci i dolci che accettiamo chiedendo contestualmente il conto dato che si son fatte le 17. Trascorsi 15 minuti non si vede ancora il conto. Ancor più innervositi per l’attesa inspiegabile, ci alziamo per andare a pagare alla cassa. Richiesto nuovamente il conto, una ragazzina ci informa che arriverà la proprietaria per conteggiare il pranzo e questo punto accade l’inenarrabile. Il totale è di 250€ e alla richiesta dei prezzi di ogni singola pietanza (non avendo i menu non potevamo conoscerli), la proprietaria strappa un pezzo di carta da un’agenda e comincia a segnare l’importo pietanza per pietanza… Dello scontrino neanche l’ombra. Increduli chiediamo di pagare con il POS, ma ci informano che non è possibile farlo e verranno accettati solo contanti. Evviva l’evasione fiscale. Decidiamo di non chiamare la finanza solo per l’amore che ancora proviamo per la città di Gela. Un locale che ha l’ambizione di proporre un servizio di un certo livello, ma a cui mancano le basi della ristorazione. Profonda delusione per l’esperienza, nonostante uno dei proprietari gestisca la “Trattoria San Giovanni”, dove la qualità di cibo e il servizio sono indiscutibili. Da evitare...
Read moreWe stopped in Gela from our roadtrip for a « quick lunch » (as we said, we’ll share a pizza or something) and we saw Donna Vitina. The lunch we had here was so much better than what we initially planned to eat… Starting with the restaurant, this smaller, so elegant and clean restaurant and incredibly kind staff. We were served with an amuse bouche and then we had the tuna tartare to share: one of the best tuna tartares I’ve ever had, fresh tuna and on a bed of pineapple… then I had the cacio e pepe spaghettoni with shrimps and truffles, my husband the spaghetti with sardines, the portions were quite generous and large so unfortunately I couldn’t eat everything but those were some of the best spaghettonis I’ve eaten. I truly recommend this restaurant if you are in the area, it’s a gem in Gela! Thank you for...
Read morePranzo di Natale da dimenticare: scegliamo questo ristorante sulla base delle buone recensioni e sulla promessa di poter consumare pesce fresco a Km 0, con cucina di altissimo livello. Siamo entrati nel locale, carino e ben arredato, alle 13,30. Già la posizione del tavolo, molto infelice e nell'angolo più scomodo e buio della sala, mi ha indispettito non poco. Viene servita la proposta di benvenuto, a mò di aperitivo ma senza bevanda o flute di prosecco. Il cameriere si preoccupa di istruirmi sulla posata da utilizzare!!!! specificando che tutte le posate sarebbero state specifiche: niente di più falso dal momento che erano del tutto assenti le posate da pesce e il pranzo era stato programmato tutto a base di pesce! Da questo momento in poi è stato tutto un precipizio verso il basso: portate per nulla particolari od originali, anche la presentazione lasciava alquanto a desiderare. Piatti portati a distanza di mezz'ora o tre quarti d'ora e per giunta freddi. Servizio scadente, con piatti consegnati sulle mani del cliente e passando sopra le teste degli altri commensali. Al ritiro dei piatti veniva chiesto di conservare le posate per la successiva portata!!!!. Sul tavolo non era presente nessuna decorazione, nessun centrotavola nè tantomeno il menù. Insomma attenzione per il cliente zero. Non è accettabile pagare 70 euro un pranzo di Natale, consumandolo in ben cinque ore, con un simile trattamento sia culinario che di accoglienza e servizio, tenuto conto anche del fatto che i clienti presenti in sala non erano poi tanti. Certamente un'esperienza da non ripetere e che non consiglio...
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