Ci siamo recati in questo ristorante, spinti dalle recensioni e dalla lettura del menù che proponeva un interessante connubio tra tradizione ed innovazione. La Location è curata, particolare. Soprattutto le stanze "grotte". Il personale ci ha accolti con estrema gentilezza e professionalità, caratteristiche che hanno accompagnato tutta la cena. Purtroppo non siamo rimasti soddisfatti dal cibo. Iniziamo la cena con un entreé di sferette al cioccolato bianco con mousse di agrumi e riccio di mare. Riccio non percepito, eppure la salinità tipica del riccio doveva essere presente al gusto. Inoltre il cioccolato bianco ha lasciato la bocca molto grassa, cosa che nemmeno gli agrumi hanno saputo attenuare. Entreé incomprensibile perciò, visto che non ha fornito alcuna preparazione ai piatti successivi. Andiamo agli antipasti. Abbiamo scelto l'antipasto "mille e una notte" che racchiude un po' tutti gli antipasti del menù. Delusione! Su circa 10/12 assaggi, più della metà insensati a nostro giudizio. Ci è sembrato un po' presuntuoso fare degli abbinamenti che nella sostanza, semplicemente, non sono buoni al gusto. Ovvero : un alice marinata su mezza fettina di melone bianco? Due sapori che non si sposano, non si amalgamano e non creano nulla. Nemmeno il contrasto dolce/ aspro è riuscito bene. Polpettina di pesce, purtroppo fallimentare, polpo su pesto alla trapanese ( pesto molto buono) polpo amaro e stracotto. Caponata, nulla di che, eppure è un caposaldo della nostra tradizione. Focaccia al nero di seppia con una spuma di formaggio. Ne più né meno di pane con Philadelphia. Buoni i marinati e i crudi. Arriviamo alle note più dolenti : i primi. Paccheri al ragù di polpo con pecorino e harissa. Bene poteva essere interessante se solo ci si fosse ricordati che era comunque un primo di pesce e non una pasta al pecorino. Polpo non pervenuto. Solo pecorino. Il formaggio ha letteralmente coperto ogni altro sapore, alla fine solo un po' di piccante, ma di base una pasta al pecorino. L'accostamento poteva essere interessante, la riuscita del piatto assolutamente NO. Spaghettone al nero di seppia con provola e gambero di Mazara e pangrattato con seppia a julienne marinata . Seppia Stracotta, praticamente si scioglieva in bocca e non è una buona caratteristica stra cuocere una buona materia prima. Anche questo piatto aveva come unico sapore il formaggio,anche perché un solo gamberetto di Mazara, per quanto buono, non può salvare un piatto non riuscito. Entrambi u primi oltre a essere praticamente pasta e formaggio, avevano come caratteristica la cottura sbagliatissima del pesce e il cattivo dosaggio di elementi dal sapore coprente come il pecorino. Ovviamente entrambi i piatti sono risultati stucchevoli ed impossibile da finire, considerato che ti aspetti pesce e mangi pasta e formaggio. Lo abbiamo fatto presente al personale che si è offerto di portarci altro ma abbiamo gentilmente rifiutato. Magari sarebbe stato apprezzato a seguito di questa segnalazione un simbolico " ci dispiace" o almeno non farci pagare entrambi i primi rimasti praticamente sul piatto al secondo boccone. Ma non importa. Ci sarebbe piaciuto trovare a Lampedusa una cucina innovativa con le materie prime che l'isola offre eccellenti ed invece a nostro parere, il passo è stato più lungo della gamba. Sarebbe meglio forse tornare a dei sapori più semplici...
Read moreAbbiamo cenato in due da “Le Mille e Una Notte”, di cui avevamo sentito parlare per la partecipazione a “Quattro Ristoranti”, ma non è stato questo il motivo della nostra scelta.
È stata un’esperienza deludente.
Ci hanno fatto accomodare nella “grotta naturale”, location suggestiva ma poco funzionale: molto umida e soprattutto completamente priva di segnale telefonico. Il problema non è voler usare il cellulare a tavola — ci mancherebbe — ma trovarsi totalmente isolati può essere un limite. Alla richiesta di un Wi-Fi, la risposta è stata: “No, è una grotta naturale, quindi non prende”, con un tono che sembrava voler trasformare una mancanza tecnica in un punto di forza del locale. Oggi esistono soluzioni semplici, economiche ed efficaci per risolvere questo tipo di problemi, anche senza intaccare una “grotta naturale”.
Abbiamo ordinato la “Degustazione Mille e una Notte” (30€, 12 assaggi). Leggendo le recensioni ci aspettavamo qualcosa di speciale, anche se qualcuno aveva già sollevato dubbi. Il piatto era anche bello da vedere, ma mal pensato e poco riuscito. Il tonno in scapece era sovrastato da aglio e cipolla, lo sgombro calloso e insapore, la polpettina fritta sembrava un insieme indefinito di avanzi di pesce, un altro assaggio fritto era completamente coperto dalla cipolla e con una frittura vecchia e dura. I sapori erano confusi, sbilanciati e spesso mascherati da condimenti troppo forti.
Il servizio non ha aiutato. L’antipasto ci è stato spiegato dalla cameriera con evidente svogliatezza, mentre per la grigliata di pesce “Geometrie di Pesce” (55€) si è limitata a elencare i nomi dei pesci, già riportati nel menù e facilmente identificabili anche da soli. Le due salsine di accompagnamento — forse l’unica cosa che andava spiegata — non sono state nemmeno menzionate. Una era troppo acida, l’altra nuovamente invasa da aglio e cipolla: le abbiamo lasciate lì. La grigliata era sicuramente composta da pesce di buona qualità, ma il polpo era eccessivamente salato, il tonno un po’ secco.
A fine pasto abbiamo ordinato un finocchietto, consigliato da un’altra cameriera — molto più professionale e purtroppo arrivata solo sul finale. Non ci è piaciuto troppo, ma in questo caso è una questione di gusto personale.
Abbiamo speso 99€ in due, per un antipasto e un secondo da condividere, una bottiglia d’acqua e un liquore. Il problema non è il prezzo, ma la qualità complessiva: tra cibo sbilanciato, servizio poco attento e una gestione superficiale, ne siamo usciti profondamente delusi.
Comprendo la vittoria televisiva, ormai passata: consiglio di concentrarsi meno su ciò che ha rappresentato in passato e di più su ciò...
Read moreÈ una delle certezze della fantastica Lampedusa…ogni qualvolta mi trovo sull’isola ho un MUST: cenare in questo splendido e incantevole ristorante. Location, neanche a dirlo, più unica che rara, se poi si ha la fortuna di capitare in grotta si ha vinto in partenza. Eravamo in 5 (colleghi di lavoro), dopo aver assaporato il cortese entree di benvenuto della chef (cioccolato bianco e pesce, sembra follia…e invece delizioso), abbiamo proseguito con la degustazione di antipasti. Non ricordo il numero delle portare, ma tante e soprattutto generose nelle quantità. Abbiamo molto apprezzato la raffinatezza delle preparazioni e degli impiattamenti; al gusto una cucina tradizionale siciliana che spazia da est a ovest da nord a sud con un tocco di estro che la rende moderna e attuale…davvero eccezionale. Per proseguire abbiamo fatto scelte diverse , chi ha preferito un secondo di pesce (spada grigliato e al forno) chi invece della pasta: amatriciana del sultano (con polpo leggermente piccante); purtroppo non ho assaggiato questi piatti, dall’aspetto super invitanti, ma non avendone assaporato il gusto non posso esprimermi circa la loro bontà. Io personalmente ho scelto il gran crudo come secondo (seppur nella lista antipasti); bene devo dire che dal nome del piatto avrei dovuto capire che sarebbe stato abbondante, infatti si chiama GRAN CRUDO…era immenso, si mangia tranquillamente in 2 persone (come degustazione anche in 3), da solo è stata dura ma non mi sono fatto pregare troppo. 3 grossi gamberi rossi, 3 grossi scampi, una tartare di tonno, una tagliatella di calamaro, e per finire le loro specialità marinate. Ad ogni boccone era un “viaggio tra i sapori”. Materia prima eccellente trattata in maniera sublime dalla chef che non è alterato i sapori ma semplicemente esaltati. Davvero un crudo speciale!!! È inutile dire che tornerò in questo posto ancora, ancora ed ancora ; non mi è ben chiaro se scelgo questo ristorante perché vengo a Lampedusa o se vengo a Lampedusa per mangiare in questo...
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