Premessa: Altatto è un ristorante vegetariano discreto, con un bello sforzo nell'idea ma ancora da perfezionare. Guizzi tali da giustificare liste d'attesa e prenotazioni mesi prima, onestamente, nel menù di dicembre, non pare ce ne siano, se non per 2 piatti su 6. Specifichiamo "nel menù di dicembre" perché ogni mese c'è un menù nuovo, a seconda della mensilità o stagionalità dei prodotti. Non ci sono piatti continuativi. Primo punto, la location: complimenti al fotografo perché le foto dell'Instagram e del sito sono eccezionali. Pare un ristorante, è una stanza di 30mq scarsi. Tu entri dalla porta e sei già sul tavolo. È letteralmente minuscolo, 20 coperti che pure sono capaci di generare un caos raro. Difficile anche chiacchierare o sentire la presentazione dei piatti. Secondo punto, il servizio: da due chef provenienti dal Joia, stellato vegetariano di eccellente livello, non puoi accettare certe approssimazioni perché sennò vuol dire che a scuola hai preso male gli appunti. Il personale di sala ci ha salutato ma non accolto, lo ha fatto dopo diversi minuti, lasciandoci spaesati e senza sapere che fare, siamo rimasti impicciati in mezzo ai piedi perché il nostro tavolo era ancora occupato dai clienti del turno precedente. Già questo da l'idea di catena di montaggio. I clienti precedenti si alzano, tu ti siedi e mentre ti siedi, apparecchiano il tuo turno. Not cool. Personale di sala così così. Sommelier molto gentile, preparata e con un certo piglio nel raccontare vini e piatti, altro personale però poco empatico, quasi scocciato nel raccontare i piatti, nessuna verve, nessun entusiasmo, una litania scocciata, una sequenza incolore di ingredienti (difficilissimo poi sentire per via dell'acustica). Not cool 2. Poi, un piatto non è stato portato come da sequenza del menù. Pareva dovesse essere un secondo piatto (post risotto e pasta), è arrivato nell'ordine come antipasto. Perché? Svista sul menù? Errore in cucina? Semplicemente non vi è un ordine? Boh. Punto tre, cibo: abbiamo optato per il menù degustazione da 6 portare. L'alternativa è il 4 portate. Sono identici, il menù più breve perde due piatti. Facile. Benvenuto dalla cucina delizioso. Come antipasto (si può chiamare così?) un bao con scorzonera salsa teriaky, mayonese allo yuzu e coriandolo, buono ma un po' sbilanciato sul coriandolo. Poi arriva il piatto che avrebbe dovuto essere servito dopo i primi, secondo il menù. Un brodo che accompagna un tofu chiamato "vellutato", messo però in pastella croccante che, bagnata dal brodo, perde quindi di croccantezza. Un piatto di difficile comprensione. Buon sapore il brodo ma per il resto incomprensibile. Arriva poi il piatto che ha fatto la serata, un ottimo risotto burro e parmigiano con fondo di topinambur e nocciole. Ottimo, eccellente. È il turno poi dei croxetti, specialità di pasta sottilissima ligure con pesto di noci e maggiorana. Molto, molto buono. Si passa poi al piatto dei fermentati, qualcuno buono, qualcuno dimenticabile, complessivamente ci aspettavamo molto di più. Prima del dessert un incomprensibile shot di gin tonic alla pera in una mini sfera. Brutto. Davvero. Brutto. Non sa di gin tonic, non sa di pera, non sa di nulla e non lascia un buon sapore in bocca. Insomma, sappiamo solo quello che non è. Dessert di crema al mascarpone, amaretti e panettone croccante, decisamente buono.
Altatto è sopravvalutato? Sono esagerate le aspettative che si è saputo creare? È vittima di quella solita Milano che crea il caso sul ristorante del momento senza dargli il tempo di piantare basi solide? È stato semplicemente il menù così e così del mese sbagliato? Boh. Ecco, di sicuro resta un grande interrogativo su un ristorante che può tanto ma che inciampa ancora (come è giusto che sia, perché c'è una cucina giovane, giovanissima ed entusiasta) vittima delle stesse aspettative altissime che...
Read moreThe best food we had the entire trip! And it was entirely vegetarian! The food is absolutely out of this world! They do a 4 course or a 6 course tasting menu. we decided to get the 6 and I’m so glad we did! It started off with a takoyaki amuse bouche, rice paper and cream, then a sweet potato and pita and you could build your own sandwich with brûlée roasted red pepper sauce, vegan mayo, and a fennel and dill salad, 2nd course was the tempura fried squash flowers, salad with strawberry gazpacho, 3rd course was the berry risotto, 4th is pesto gnocchi, then we got another amuse bouche that was a chocolate shell filled with gin tonic (I usually don’t like gin but this was great), 5th course vegan cheese plate with pickles, tempeh and cherries. 6th course the frozen yogurt, basil, and cherries. Not only is the food fantastic and cohesive but it all was only $65 euros for the whole tasting menu. The staff is so friendly and helpful, I highly recommend getting a reservation as it’s a very small minimalist type restaurant. If you’re ever in Milan whether you eat meat or not you should definitely come and...
Read moreOur experience in Altatto was a bit frustrating just because it was so close to being excellent until it wasn't.
Incredible starters, amazing vegan cheeses, wonderful cocktails and home-made kombuchas, seriously we were blown away on a different level until we got to the main course. Risotto with gorgonzola cheese was very heavy and I just didn't get the concept serving a very heavy smelly cheese in a vegeterian restaurant but I can also imagine this can be a personal preference.
Also it was a shame that they served a very sweet lemon tart which had nothing special about it when you compare it to the rest of the experience.
No doubt Altatto has an incredible vision and a talented team, it's just a bit frustating when everything is so close to being perfect and you don't see the same kind of vision in two very important element of the tasting menu which are main course and dessert.
Before I forget, I ate the most delicious dish of my entire life, which was ravioli filled with parsnip, finished with vegan ricotta, almond shavings and lemon zest, it was just the...
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