Cena con colleghi. Siccome eravamo in 11, ci propongono un menu, che comprendeva antipasto con verdure al forno, primo di terra e primo di mare, un secondo di terra e un secondo di mare, dessert e bevande. Iniziamo con la sistemazione, eravamo fuori su dei tavoli e sedie pieghevoli abbastanza traballanti, disposti a L, i tavolini non erano neanche in piano, un paio di volte abbiamo rovesciato la bottiglia di vino e no, non eravamo ubriachi. Arrivavo gli antipasti, affettati buoni, peccato che il pane era pochissimo, c’ era più affettato che pane, parlo di 1-2 fette di pane a testa. Va beh, passiamo oltre. Dopo diverso tempo arrivano i primi. Non mi esprimo sugli spaghetti alle sarde in quanto non è un piatto che mi fa impazzire, ma qualcuno li ha apprezzati. Personalmente apprezzo molto il risotto alla monzese, ma ad altri miei commensali non è piaciuta la cottura del riso. Arriva il momento dei secondi e ci viene chiesto di sceglierne uno dei due. Ma come ? Questa cosa non mi è piaciuta per niente perché sul menù non c’ era scritto che bisognava sceglierne uno dei due, al contrario, nei contorni era specificato di scegliere tra patate al forno o verdure grigliate, questa mi è sembrata un po’ una fregatura. Ordino la scottata di tonno al forno e le verdure grigliate. Arriva il piatto, le verdure di contorno erano le stesse che ci erano già state servite con gli antipasti. Non avevo mai mangiato in un posto che riproponeva la stessa cosa due volte nello stesso menù. Per carità, il mio palato poco raffinato potrebbe non aver colto la differenza tra verdure cotte al forno e verdure grigliate, ma mi sembravano proprio uguali. Invece, al posto della scottata di tonno mi viene servita la tartare di tonno. Da dove è uscita la tartare che non era presente sul menù, e per quale motivo ci è stata portata senza prima avvisarci che la scottata non c’ era? Concludo con il dessert, prendo il bonet, si mangiabile, era al cioccolato, ma niente di che. Chiediamo se gentilmente possiamo avere un altra bottiglia di vino perché le altre due erano state in parte versate per terra per via dei tavoli instabili e inclinati, e ci viene portata. Vado a pagare e il conto è di 40€ a persona. Non ho capito questi 5€ in più a testa per undici persone da dove sono saltati fuori. Pagato 5€ in più del prezzo fisso per mangiare una portata in meno del menù fisso. Con 40€ da un osteria devo uscirne sazio. Mai più li. Allego...
Read moreL’Osteria Cavallari è una trattoria caratteristica dove trovi esattamente quello che ti aspetti in un locale di questa tipologia. Una location romantica e spartana con pochi tavoli in esterno proprio a fianco del fiume Lambro e una sala interna che richiama tempi passati. Pochi tavoli, il tutto con un sottofondo musicale molto piacevole. Naturalmente c’è anche “il suo oste”! Il proprietario è un signore gentile che ti accoglie con un sorriso giocondo ed enigmatico e mentre ti guarda, capisci che sta pensando ad altro. E’ chiaro che “in zona” sia una istituzione, tutti, anche semplicemente i passanti, lo conoscono e salutano. C’è la fila per sedersi ad un suo tavolo e non tanto per il menù o il servizio (che sono abbastanza buoni, ma non speciali rispetto ad altri) ma proprio per la sua carismatica presenza. Il menù è semplice ma vario, si percepisce l’ interesse non di voler accontentare tutti ma di avere una sua decisa personalità. La qualità dei prodotti è buona, il servizio cortese e i ragazzi ai tavoli sono davvero gentili e veloci. Unica pecca la carta dei vini: al calice per vino bianco era disponibile solo una Falanghina campana oppure un Prosecco Trevisano. Accetto la scelta nazionalpopolare e con uno sguardo al turista europeo, ma non la condivido. Con il piatto di gnocchi o con la tipica “Cotoletta alla Milanese orecchia di elefante” avrei sperato in un calice di Lugana oppure di Franciacorta o d’Oltrepo’! Secondo me dalla cucina possono venire fuori altre buone sorprese, spero di tornarci presto e assaggiare i risotti e le carni! P.S: in giorni feriali o festivi e’ necessaria la...
Read moreHo prenotato in questo ristorante per una cena tra amici. Il proprietario è venuto a prendere l’ordinazione, e dopo avergli comunicato che io ed un altro commensale avremmo preso solo il risotto, siamo state riprese dal proprietario appunto che, cito, “non esce il sabato sera al ristorante per prendere un solo piatto” e che “ha un’azienda da mandare avanti e non può avere gente che si permette di prendere un piatto solo”, aggiungendo di valutare cosa volessimo fare e andandosene scocciato. Dopo avergli dato del maleducato, abbiamo deciso di andarcene senza consumare nulla e offrendoci di pagare le 4 bottiglie di acqua che ci erano state recapitate al tavolo senza che le avessimo ordinate. Siamo stati ulteriormente ripresi per non “aver liberato prima il tavolo così non mandava via altri clienti” e per non aver avvisato subito che avremmo preso un solo piatto (quando avremmo dovuto comunicarlo se non in sede di ordinazione non mi è chiaro). Siamo entrati alle 20.35 e alle 20.50 eravamo già fuori dal locale. Non mi è mai capitato che un ristoratore mi imponesse cosa mangiare nel suo ristorante, e in ogni caso non mi era stato comunicato nulla a telefono sul numero minimo di portate da ordinare quando ho prenotato. Non so se il cibo sia buono o meno, ma sicuramente se non ce ne fossimo andati ci sarebbe rimasto sullo stomaco per la maleducazione e le cattive intenzioni. Monza è piena di altri ristoranti che non solo hanno un’ottima cucina ma offrono anche un servizio degno di essere chiamato tale. Decisamente...
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