Nero di Seppia is a fantastic little restaurant located in Padua right where Ponte Corvo is (2 minutes from Saint Anthony's Cathedral). At the helm is one of the most talented lady chefs I have ever had the pleasure of dining from.
The menu is simple and concise, yet every dish is a poetic symphony of flavors. The description, both in Italian and English truly showcase the creativity of the chef while constructing the plates.
We had four apetizers:
Baccalà Mantecato - A dish made of cod blebded with milk and spices untill it acquires a buttery texture (Mantecatura). Very traditional in the Veneto region.
Braised Octopus with white Beans - Simple yet elegant. The octopus was tender and flavoful which combined with the white beans and a drizzle of fresh Olive Oil created a smooth silky finish in your palate.
Zucchini Flowers filled with Ricotta and crispy Kale - This is another traditional dish from the north of Italy (Fiori di Zucca). Great flavor, crispy on the outside and soft and creamy on the inside. All of it with accompanied by a smooth and velvety sauce with saffron.
Porcini Mushrooms with White Polenta and Gorgonzola - Fresh Porcini Mushrooms are a seasonal find, nornally in the fall when you have rains. I am lost in words on how to describe the flavors of this excellent combination. White Polenta is a staple of Veneto's cuisine and to see this great simple dish stand out so beutifully was a truebsensory pleasure.
We concluded our meal by trying two desserts:
Mille Foglie on the spot with fresh forest Berries - Delicious ! (Look at the photos)
"Sugoi" of grapes A grape pudding (although with more texture) it was marvelous! (Chek the photos)
I HIGHLY recomend you ask the waiter to select a dessert wine to pair with your meal, we did and it was perfect.
All in all we spent 100 euros and as you can tell both of us left extremely happy.
Thank you again to the establishment for such a serene and...
Read moreNerodiseppia è una piccola chicca nel panorama gastronomico padovano. Mi piace pensare di averlo scoperto da solo, passandoci per caso cinque anni fa mentre ero in cerca di un posto dove festeggiare la mia laurea. Coinvolto dalla simpatia e dalla genuinità delle loro collaboratrici, mi ricordo di essere stato benissimo: facemmo un buffet gustoso ma leggero e apprezzammo tutti la scelta culinaria e enologica. Anni dopo - questo maggio - ci sono tornato con in miei in vista in città: mi era tornato in mente, per la comodità della posizione e per la suggestiva bellezza di un angolo di una Padova ancora legata alla propria urbanistica pre-liberty, a pochi passi dal Santo, accanto allo scorcio più bello della città (quello sul Pontecorvo). Ci hanno accolti con la stessa simpatia che ricordavo, lo staff di sala di sole donne, che ci hanno fatto accomodare in una sala che può essere tranquillamente scambiata per un'esposizione d'arte. Infatti, il loro concept prevede l'incontro tra cucina e (quando sono andato io) di pittura: parlando con la signora, mi ha spiegato che da anni lavorano per far congegnare le due cose e che ormai sono gli stessi pittori a proporsi. Quando siamo stati noi, erano esposte le opere di una bravissima pittrice siciliana. Il servizio è stato impeccabile da ogni punto di vista: dalla professionalità alla disponibilità nei confronti delle nostre richieste, fino alla simpatia e ai sorrisi delle cameriere. Abbiamo iniziato con una zuppetta ai cinque pomodori, fredda, similie al gaspacho, ma più densa e vicina alla polpa di pomodoro, condita con olio, timo e (forse, non ricordo) un po' di rosmarino, che mi ha ricordato le sensazioni di gusto e leggerezza della prima volta. Ho piluccato il baccalà mantecato di mio padre che era una cannonata, così come i cannellini di mamma. Al gusto si uniscono anche le misure delle porzioni: giuste, per quanto mi riguarda (e sono un mangione con un passato di bambino tondetto, precisiamo), per arrivare sazi poco prima di terminare il secondo: la catalana di crostacei però era talmente buona che non la si poteva mica lasciare. Ho amato il servizio di piatti molto colorato e il brico di vino in terracotta: tocco personale che denota la cura nei loro dettagli.
Riassumendo, andateci per assaggiare una cucina fresca, attenta alla stagionalità, che porta con sé una grande cura del prodotto assieme a una ricerca e a uno studio su di esso che si esprime clamorosamente bene nel piatto. Per quanto mi senta un po' geloso di questa piccola chicca, la consiglio a tutti coloro che apprezzano la buona cucina, tra le radici patavine da cui fiorisce verso la tradizione mediterranea e l'innovazione.
PS: perdonatemi per aver ritardato tanto per scrivere questa recensione, ma vi meritate di più di due righe sbrigative e asettiche. A...
Read moreHo pranzato con i miei genitori al "Nerodiseppia Bistrot d'Autore" fra una visita medica e l'altra all'ospedale Giustinianeo di Padova: avevamo cercato prima di partire un ristorante vicino alla struttura, ma che offrisse allo stesso tempo qualcosa di particolare, e le nostre aspettative non sono state assolutamente deluse...Anzi, sono state di gran lunga superate! Il ristorante si trova a 4 minuti a piedi dall'ospedale e comprende sia un dehor sotto il portichetto per godersi un aperitivo o un pasto all'aria aperta nella bella stagione, che una sala interna di medie dimensioni finemente arredata. E' stata di recente ristrutturata e la particolarità del locale è che ospita ciclicamente mostre di artisti alle cui opere viene anche ispirato il menù "d'autore" che è, a mio parere, la perla del "Nerodiseppia". Infatti, oltre al menù alla carta (che è anch’esso qualcosa di spettacolare, ricercato, raffinato, che offre una varietà di prodotti e sapori eccellente) c’è la possibilità di ordinare un menù degustazione a prezzo fisso che comprende antipasto, primo e secondo; tali piatti sono ideati in riferimento ad alcune delle opere esposte, sia in quanto a ingredienti e gusto, che rispetto all’estetica e all’impiattamento. Il locale offre inoltre una buona scelta di vini a calice o in bottiglia. Le due proprietarie, due sorelle, sono la gentilezza, la cordialità e la solarità fatte persone: ci hanno accolti e coccolati, chiedendo addirittura alla cucina di accelerare i tempi e darci una sorta di “precedenza” in quanto disponevamo di una brevissima pausa fra una visita e l’altra all’ospedale. Chef Patrizia, simpaticissima, ci ha firmato il menù e ha scherzato con noi in sala alla fine del pasto, dopo aver accolto con un sorriso i nostri complimenti sulla creatività e ottimo gusto del menù che coniuga terra e mare (a un prezzo più che onesto!). Eugenia, la responsabile di sala, si è fatta in quattro per noi e ci ha accolti e salutati offrendoci frutta del giorno come specialità per accompagnare il caffè e un dolce pensierino di arrivederci. Non potremmo che consigliare a chiunque questo ristorante in cui ci siamo sentiti a casa sì, ma in una dimora di lusso! Perfetto sia per residenti, che per dipendenti dell’ospedale, che per chi, come noi è di passaggio. Ancora complimenti e grazie a...
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