Anche la chiesa ex conventuale di San Francesco, eretta sulla sponda destra del Velino nel popoloso sestiere di Porta Romana de suptus che presto mutò il toponimo assumendo il nome del Santo, conserva memoria della sincera vocazione mariana nutrita dall'Ordine dei Frati Minori, promossa con lo zelo della predicazione e il contrappunto delle immagini. Nei suoi otto secoli di storia, la basilica francescana ha subito mille trasformazioni di volta in volta obbedendo alle esigenze di adeguamento liturgico, intervenendo per bonificare gli ambienti dall'umidità implacabile a così poca distanza dall'argine del fiume o per consolidare l'edificio scosso dai terremoti, così frequenti nel territorio reatino. Ogni generazione volle lasciare traccia saliente della propria fede dotando la chiesa di memorie artistiche ispirate agli stili del tempo. Fu così che le antiche pitture parietali dei primi secoli della seminagione francescana furono scialbate e a volte parzialmente distrutte nel corso di lavori di più radicale impatto. Accadde così per gli affreschi del coro, riscoperti nel 1954 e parzialmente rimossi dopo un primo consolidamento in situ, che raccontano con echi cavalliniani le Storie di San Francesco già narrate ad Assisi dal genio di Giotto. Ma non fu questa l'unica sorpresa riservata dalle antiche pareti della basilica di San Francesco: dopo i terremoti del 1997, quando fu aperto il cantiere per il risarcimento delle lesioni subite dalla chiesa, le pareti del transetto a cornu Evangelii rivelarono quanto rimane di un ciclo di affreschi dai colori brillanti,che narravano attraverso immagini armoniose la scena del Transito della Vergine Maria. L'affresco fu sconciato dall'apertura di un finestrone, decisa ed effettuata intorno al 1635, quando il piano di calpestio della chiesa venne sollevato di qualche metro creando una sorta di camera di sicurezza sfruttata per le sepolture nell'intento di isolare la grande aula basilicale dalle infiltrazioni di umidità aggravate dalle frequenti pianare del Velino. Resta visibile il sepolcro vuoto, l'emozione degli Apostoli che fissano lo sguaardo in cielo dove le schiere degli Angeli fanno da corteggio alla Madonna, la cui immagine resta visibile nella bella tela inclusa nella trabeazione dell'armadio delle reliquie addossato alla parete.
Professoressa...
Read moreNon è tanto facile da scorgere l’ingresso di questo locale che sembra piccolo invece si sviluppa su più sale, siamo stati accolti con un sorriso e tanta cordialità. Siamo stati consigliati molto sapientemente da Eros. Antipasto per l’appunto ordinato per uno ma assolutamente abbondante e più che sufficiente per tutti : alici, ceci e vongole, insalata di mare, polpo con patate, zuppa con farro pomodorini e pezzetti di pesce, cozze con sughetto leggero di pomodoro. I primi (anche questi più che abbondanti): spaghetti alle vongole e tagliolini all’astice. Per secondo: orata e patatine, frittura di calamari e gamberi. Tutto assolutamente DELIZIOSO. La cosa alla quale non siamo abituati e che oggi ci ha piacevolmente sorpresi è stata la temperatura delle pietanze: sempre calde! Sia i primi che i secondi.... direttamente dalla cucina alla tavola in un attimo. Servizio rapido. Dolci: tiramisù e tortino con fragole e frutti di bosco. Caffè e una buona genziana artigianale. Il prezzo assolutamente buono per un pranzo a base di pesce abbondante, e buono. Che altro aggiungere...: Bagni puliti e locale semplice ma molto curato. Ristorante assolutamente da...
Read moreSimply amazing: delicious fresh seafood! We love seafood, and enjoyed our dinner tremendously! We had mix seafood appetizer (which was the best appetizers we had in our 2 weeks visit in Italy), a shellfish risotto, and a clams pasta. More seafood than we could eat, but they were all so delicious, we couldn’t...
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