Vedendo la splendida giornata di sole (e il forte caldo consistente), abbiamo deciso, dopo un certo periodo di pausa dai ristoranti, di passare la Domenica fuori e concederci un pranzo di cucina buona e tradizionale. Così, ci siamo messi a cercare un po' dappertutto un locale casereccio e con un buon punteggio: siamo così capitati al ristorante "La Staffa", un locale nella zona periferica di Roccaraso, in un punto in cui è necessario usare l'auto per arrivarci. Appena entrati, siamo stati accolti da un personale molto gentile e disponibile, che ci ha indicato un grazioso tavolinetto nell'angolo destro del locale, dalla parte del parcheggio. Piccola nota: un fatto curioso è quello di aver trovato delle lenticchie sparse un po' per tutto il tavolo, che da quelle parti è un gesto di buon auspicio. La prima cosa che balza all'occhio è certamente l'arredamento del locale, bello spartano e casereccio; l'atmosfera è piuttosto buia, ma molto calda e accogliente; fanno la loro parte anche i vari oggetti d' antiquariato sparsi nel ristorante: dalla vecchia radio alla bilancia al "collare per animali da soma" appeso alla colonna. Come scritto sopra, il personale è stato gentile.... anche se in alcuni punti un po' impacciato; sicuramente poi, hanno una buona organizzazione del tempo, dato che, nonostante la gran quantità di clienti presenti, sono riusciti a portarci i piatti in tempi incredibilmente rapidi (20 Min. massimo),👌. Venendo al cibo, la qualità delle portate era alta e buonissima e l'impiattamento tipicamente abbondante e casereccio: prima di ordinare, ci hanno portato uno spuntino di benvenuto: del pane abbrustolito con olio e un pizzico di sale, molto saporito; abbiamo iniziato con un delizioso tagliere di salumi e formaggi detto "fusella" e un' altro di cacciagione, contenente del prosciutto di cervo, oca e 2 salsicce di cinghiale. E di cinghiale era buonissimo anche il ragù con le tagliatelle che ho preso come primo, squisite, le consiglio calorosamente; apprezzato anche le canocchie con tartufo, un piatto tradizionale. Indimenticabile, poi la grigliata mista anche se un' po' esigua (una bistecca, due pezzi agnello, una salsiccia e un filetto con pepe verde); per la tagliata, invece , così così, non che non fosse buona ma, abbiamo notato che un pezzo era stato tagliato e asportato; contorno di patatine fritte e rucola saltata Ok!!! Finito con un dessert: abbiamo preso una panna cotta ai frutti di bosco, buona ma è arrivata tutta sciolta al tavolo e una fetta di "torta della nonna", niente da ribattere. Finito il pranzo con il caffè (buono anche questo). What a...
Read moreSono stato in questo locale con mia figlia a cena martedì 11 febbraio u.s.. in occasione di due giorni da trascorrere sulle piste da sci. Il concierge dell'albergo in cui alloggiavamo mi ha consigliato proprio il ristorante La Staffa (insieme ad altri due), locale che avevo già addocchiato il giorno prima per l'atmosfera informale e genuina che traspariva dalle foto, nonchè dall'ottimo rating. Così ho prenotato nel pomeriggio per le 20.00 e grazie alla vicinanza ci siamo arrivati a piedi. Poter bere un bicchiere in più di vino non è male. Il locale propone una cucina "casareccia" locale, dove la fanno da padrone primi piatti come le tagliatelle al ragù di cinghiale, porcini o salsiccia e tartufo e minestre di farro e funghi, e secondi di carne alla brace, ecc. Per rispetto della tradizione locale abbiamo ordinato piatti unicamente tipici della zona ma secondo me siamo stati traditi dal fatto che il locale era pienissimo e la cucina non è stata in grado di tenere il passo ed è andata in affanno. La proprietà, pur conservando l'informalità poco fa accennata, si è mostrata cordiale, e nonostante ci fosse del personale stagionale molto poco qualificato, con poca comprensione della lingua italiana, anche il servizio è stato discreto. Avrei voluto lo fossero anche le pietanze che ahimé sono state veramente deludenti e vado a spiegarmi in dettaglio. Pallotte cacio e ova: molto ben assemblate, morbidissime e ben condite, pur non esageratamente sapide. Molto buone Doppia porzione di Arrosticini di Pecora: Arrivati tiepidi se non addirittura freddi e non ben rosolati (un pò effetto lesso). Un vero peccato. Il grasso freddo dell'ovino non è il massimo. Caldi sarebbero stati tutt'altro. Agnello alla brace: anch'esso tiepido e in ritardo di cottura, nocnhe piuttosto tenace. Premetto che io cucino questi prodotti e soprattutto li mangio abitualmente e so benissimo che la carne di agnello deve essere leggermente rosata all'interno. Bhe, questa non lo era. Patatine Fritte (fatte in casa). Queste caldissime ma molli, quindi cotte non bene. E' tipico di quando non le si cuociono per il tempo sufficiente o perchè se ne cuociono troppe insieme e l'olio scende di temepratura. Tra l'altro ne è arrivata solo una porzione di due ordinate. Mi è spiaciuto veramente perché mi sono alzato deluso e sono sicuro che con meno gente il cibo sarebbe arrivato ad hoc. Che dire, la prossima volta, se ci sarà, andrà...
Read moreEro curioso di provare questo ristorante poiché alcuni amici che ci erano stati lo scorso anno me ne avevano parlato benissimo. Abbiamo, dunque, prenotato e, dopo esserci accomodati, devo ammettere che ero molto fiducioso nel fatto che avrei mangiato bene. I camerieri ci hanno portato delle bruschette cotte al forno molto buone come piccolo omaggio della casa per iniziare. Le patatine fritte fatte in casa ordinate erano ottime. Ho ordinato le fettuccine al pistacchio e spek, poiché era quello che i miei amici avevano ordinato lo scorso anno e me ne avevano parlato benissimo. Mi arriva un piatto molto bianco (allego foto) in cui si nota solo la granella di pistacchio e lo spek. Assaggio e noto che c'è qualcosa che non va: si sente solo spek e mi pare uova. Chiedo alla cameriera se il pesto di pistacchio fosse una mia inferenza e se avessero aggiunto uovo. Arriva la proprietaria quasi infastidita per la mia domanda che giuro fosse di curiosità: potevano aver cambiato la ricetta, boh! Mi spiega che loro utilizzano pesto di pistacchio. Io non lo noto. Capisco però cosa ha fatto il cuoco: avendo poco pesto o, forse, non avendolo proprio a disposizione, ha allungato con l'acqua di cottura il piatto e l'uovo che sentivo era dunque quello della pasta (si noti l'acqua di cottura nella foto allegata e l'assenza di pesto). Da qui, un piatto scialbo, poco gustoso, in cui l'unica nota dominante era lo spek annacquato e questo retrogusto di uovo. Ordino un dolce per sciacquare la bocca, una crostata al cioccolato che si rivela una crostata alla Nutella, in cui quest'ultima è predominante e, dunque, difficile da deglutire. Esperienza che valuto positiva per il servizio in tavola ma per il cibo direi che non ne vale la pena, soprattutto se si cerca di trovare delle scorciatoie per servire i clienti. Se non si ha abbastanza pesto, si va in sala, si dice al cliente di cambiare piatto poiché non sarebbe all'altezza e ci si scusa, non...
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