Partigiani del gusto All'alba del 10 settembre del 1943, le raffiche di fucili annunciarono che i tedeschi avevano rotto gli argini difensivi della Magliana e si erano insediati all'EUR. Don Pietro, Suor Teresina, il fornaio Quirino ed i granatieri del Forte Ostiense, pur sapendo che la battaglia fosse impari, resistettero allo strenuo. Quel giorno la Montagnola pianse 53 morti. Lo spirito di quella resistenza respira ancora attorno a quella piazza e si manifesta in mille modi. Al Campidano la resistenza si manifesta nella difesa del gusto e delle radici con la propria terra. Questi ristoratori del centro-sud della Sardegna (Mesu Campidanu) offrono una cucina a base di pesce davvero notevole, con una carta dei vini, prevalentemente sardi, che ben accompagnano le vivande preparate. E poi intonano il canto delle sirene: iniziano a parlare delle proprie zone, di come a Nulvi le case siano offerte ad 1 euro, di come la vita delle persone che scappano dalla città (Roma ndr) viene meravigliosamente sconvolta dal trasferirsi in Sardegna....e niente....ti viene voglia di andarci davvero, ma vista l'impossibilità, ci si "accontenta" dei sapori, e quindi diamo il via al pranzo. Iniziamo accettando un consiglio sulla scelta del vino, che ricade sullo Sciala, un vermentino a vendemmia tardiva che esalta da subito l'antipasto di crudo che ordiniamo. Ostriche, carpacci di salmone e di cernia freschissimi e soprattutto degli scampi che ti fanno commuovere. Ma gli antipasti continuano con cozze, tentacoli di polpo al vino (tenerissimi), polipi alla luciana e delle ottima frittatine di alici....e per finire degli scampi gratinati che ripristinano la commozione precedente. E si sa che il vino è un ottimo antidoto alla commozione, per cui si va giù di Sciala (e poco importa che in origine fosse un pranzo di lavoro). Sazi, ma curiosi su dove possa arrivare la bontà, ordiniamo un primo, vermicelli alle vongole con tanta, tanta bottarga e la nostra curiosità viene ripagata molto molto bene. E chiudiamo con dolciumi tipici come i Gueffus di Corronca, Papassini, ma anche amaretti, ovviamente annaffiati da un ottimo mirto (quando si dice che lavorare è un sacrificio). Effettivamente i 50 € a testa, sono davvero risibili davanti a tante delizie e sono un ottimo contributo alle "milizie" partigiane del...
Read moreAll'alba del 10 settembre del 1943, le raffiche di fucili annunciarono che i tedeschi avevano rotto gli argini difensivi della Magliana e si erano insediati all'EUR. Don Pietro, Suor Teresina, il fornaio Quirino ed i granatieri del Forte Ostiense, pur sapendo che la battaglia fosse impari, resistettero allo strenuo. Quel giorno la Montagnola pianse 53 morti. Lo spirito di quella resistenza respira ancora attorno a quella piazza e si manifesta in mille modi. Al Campidano la resistenza si manifesta nella difesa del gusto e delle radici con la propria terra. Questi ristoratori del centro-sud della Sardegna (Mesu Campidanu) offrono una cucina a base di pesce davvero notevole, con una carta dei vini, prevalentemente sardi, che ben accompagnano le vivande preparate. E poi intonano il canto delle sirene: iniziano a parlare delle proprie zone, di come a Nulvi le case siano offerte ad 1 euro, di come la vita delle persone che scappano dalla città (Roma ndr) viene meravigliosamente sconvolta dal trasferirsi in Sardegna....e niente....ti viene voglia di andarci davvero, ma vista l'impossibilità, ci si "accontenta" dei sapori, e quindi diamo il via al pranzo. Iniziamo accettando un consiglio sulla scelta del vino, che ricade sullo Sciala, un vermentino a vendemmia tardiva che esalta da subito l'antipasto di crudo che ordiniamo. Ostriche, carpacci di salmone e di cernia freschissimi e soprattutto degli scampi che ti fanno commuovere. Ma gli antipasti continuano con cozze, tentacoli di polpo al vino (tenerissimi), polipi alla luciana e delle ottima frittatine di alici....e per finire degli scampi gratinati che ripristinano la commozione precedente. E si sa che il vino è un ottimo antidoto alla commozione, per cui si va giù di Sciala (e poco importa che in origine fosse un pranzo di lavoro). Sazi, ma curiosi su dove possa arrivare la bontà, ordiniamo un primo, vermicelli alle vongole con tanta, tanta bottarga e la nostra curiosità viene ripagata molto molto bene. E chiudiamo con dolciumi tipici come i Gueffus di Corronca, Papassini, ma anche amaretti, ovviamente annaffiati da un ottimo mirto (quando si dice che lavorare è un sacrificio). Effettivamente i 50 € a testa, sono davvero risibili davanti a tante delizie e sono un ottimo contributo alle "milizie" partigiane del...
Read more… anni fa lavorando in zona eravamo clienti abitudinari, ma era trascorso troppo tempo ed io non cancello mai un ottimo contatto Pranzo di lavoro, ma gli amici non si potevano allontanare troppo x cui telefono sperando fosse ancora aperto Mi rispondono subito e prenoto Il locale tipicamente sardo è rimasto intatto, i camerieri un po’ ingrigiti dal tempo come me, del resto, ma ho grandi aspettative perché i ricordi sono ancora vivi e presenti Nell’attesa mi organizzo con il menu, i miei ospiti stanno facendo veramente tardi e rischiamo di far chiudere la cucina Vino: Is Argiolas un grande vermentino Poi le loro varietà di crudi e di cotti come entrée poi un gran primo con il pesce del giorno; tagliolini in bianco con coda di rospo e bottarga e per finire le mitiche seadas Finalmente siamo tutti a tavola e parte immediatamente il servizio con ostriche, carpaccio di salmone, carpaccio di spigola, scampi crudi A seguire; scampi al sale, polpetti alla luciana, insalata di polpo con patate cremolate, alici fritte dorate pastellate Una gioia per gli occhi ed un rapimento per il palato, tutto freschissimo e buonissimo Poi appena sparecchiato arrivano i tagliolini con rana pescatrice e bottarga, semplici e gustosi, veramente strepitosi, cotti al dente con una meravigliosa abbondanza di dadini di pesce ricoperti di bottarga buonissima Abbiamo fatto già molto tardi, ma il piatto che non ti aspetti arriva comunque, minestra di fregula e vongole, una bella ciotolona da condividere con la fregula tostata a mestiere e che rimane bella soda, un sughetto buonissimo e tantissime vongole, un piatto che ti tuffa in Sardegna Con questo piatto hanno stravinto nel caso servisse da migliorare il punteggio già TOP Nel tempo di cottura delle seadas con miele di millefiori o con miele di corbezzolo arrivano i classici e squisiti dolcetti sardi, accompagnati da mirto e filuferru, non smetteresti mai di mangiarne e intanto ti fai il primo giro di mirto Poi arrivano le seadas bollenti con il formaggio fondente ed il loro prezioso miele, che delizia, veramente eccellenti Non vorresti andartene, ma vabbè caffè e ciao alla...
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