Ieri sera siamo stati coccolati dall'impeccabile servizio di questa perla nel cuore del centro storico di San Gemini. Le bollicine rosate iniziali, un meraviglioso ciliegiolo, delicato e affatto anonimo, ci hanno accolto inebriandoci sin da subito. Il tris di benvenuto ha aperto le danze portandoci nella calda estate umbra con melone, salmone, funghi, cioccolata e pomodorini. Una piccola opera d'arte che prepara al meraviglioso percorso di sapori che ci aspettava. Lo chef ci ha sorpresi con rivisitazioni di ricette locali utilizzando materie prime autoctone e di stagione. Il pane fatto sul momento utilizzando il lievito madre si sposava perfettamente con ogni portata. Le pappardelle ai funghi porcini "sporcate" dai pomodorini erano talmente dolci da far pensare ad un dessert. I fusilloni con patate avrebbero accontentato anche i palati più difficili con un sapore inaspettato, fresco, unico. Il filetto con lasagnetta di patate è stato un viaggio nel viaggio. Non sapevo che le patate potessero raggiungere certi livelli di sapore. Estasiata. La faraona alla leccarda abbinata ad una salsa dolce è il piccolo scherzo ben gradito che lo chef ha offerto al mio compagno amante della faraona. Il finale offertoci non poteva non essere sorprendente. Si tratta di un tris di assaggi di frutta marinata nel suo stesso succo e aromatizzata con spezie ed erbe. Non sono un'amante della frutta ma credo ne mangerei in abbondanza se fosse sempre servita in questo modo. I sommelier hanno saputo abbinare i vini ai nostri piatti regalandoci un viaggio meraviglioso attraverso cantine locali e non, arricchendo l'incredibile esperienza che abbiamo vissuto con professionalità, gentilezza e sapienza. Lo spumante rosato iniziale ha dato il via ad una magia che è proseguita con un Arneis sapientemente consigliato in abbinamento agli importanti primi piatti che abbiamo scelto. Successivamente Il sagrantino ha dominato la scena supportando il filetto con eleganza e decisione. Per concludere abbiamo ordinato un digestivo molto particolare delle zone umbre. Siamo stati incantati dalla storia del suo creatore e berlo con tanta consapevolezza lo ha reso ancora più saporito e speciale. La nostra coccola estiva si è conclusa così, su una tranquilla e caratteristica terrazza con vista sul tramonto tra i colli umbri ai piedi di un campanile. Rilassati, davvero sazi e...
Read more[Ristorante ambizioso che vuol decollare] Ho deciso di cenare in questo ristorante con la mia ragazza, essendo venuto a conoscenza del progetto dello Chef Maurizio Serva, proprietario del due stelle Michelin La Trota. Abbiamo iniziato il nostro percorso gastronomico accompagnati da un Brut e da un mojito (fuori menù), il quale è stato una vera e propria sorpresa, sia per il fatto che nel ristorante fosse possibile ordinare drink, sia per il cocktail in sé, uno dei più buoni assaggiati negli ultimi anni. Ci è stato offerto poi un entree composto da una cialda di polenta croccante accompagnata da una crema di baccalà. Come antipasto abbiamo preso una vellutata di funghi alla vaniglia, porcini e mandorle e un piatto composto da seppia, pesca, sedano e lime. Questi due piatti erano uno l'opposto dell'altro: il primo aveva un sapore caldo e avvolgente, mentre il secondo era decisamente più fresco e meno saporito. Abbiamo proseguito poi con due primi: corzetti, gallinella e pesto di rucola e tagliolini con mazzancolle, burrata e strigoli. Entrambi i piatti erano molto buoni, ciononostante mancava un qualcosa che facesse veramente decollare il piatto, e così è stato anche per i secondi, rappresentati dal fish & chips e dal filetto e costine di maiale marinati alla senape, aceto di fragole e accompagnati da una caponatina davvero deliziosa! Il nostro "viaggio" si è concluso con due dessert estremamente diversi: il primo, tartufo nero, patate dolci e rape rosse, molto originale e fresco, il secondo, gianduia, salvia e gelato di cappuccino, molto più gustoso e davvero piacevole da mangiare. Ciò che non ci ha completamente soddisfatto è stato il servizio; i due ragazzi che ci hanno servito sono stati molto professionali e cordiali, anche se però ci sono mancate delle piccole attenzioni che sono state riservate al tavolo accanto al nostro, il che ci ha leggermente stupito. I prezzi sono in linea con i ristoranti di questo livello; anzi, si può dire che per quello che si mangia, il cibo sia a buon mercato. Concludendo, Origine è un ristorante in cui avremo il piacere di tornare e di provare nuovi piatti e che consiglieremmo volentieri a chiunque volesse passare una serata nel centro di Terni assaporando...
Read moreAbbiamo cenato in 4 ordinando 3 portate a testa, considerando il livello del ristorante a Rieti, di 2 stelle michelin, resto basito davanti a piatti senza sapore deciso, e realizzati anche in modo approssimativo, servizio al limite, (siamo entrati e solo dopo 3/4minuti si sono visti i due ragazzi camerieri) magari prendiamo una reception.. Considerando che è una nuova apertura mi immaginavo di trovare piatti decisi nei sapori, forti dell'esperienza reatina. Un menù piatto, senza accenti, si vede una forte manualità nel fare la pasta, ma oltre a questo.. Bisque in gelato con latte di cocco.. Bocciata, entré.. Tra patata e tartufo.. Ridicolo, meglio niente. Nel complesso forse il migliore ristorante di Terni, e questo la dice lunga sulla concorrenza, ma siccome tutti gli altri fanno ridere, almeno loro fanno mangiare cose dignitose e niente ciriole... Per fortuna😂. Consiglierei allo chef di esserci e non solo qualche volta.. Passando davanti alla cucina ho trovato gente senza cappello, con capelli lunghi legati, qualcuno che si era cambiato di corsa.. Forse un altro chef che in maglione blue si aggirava guardando male i clienti in cucina.. Ora io mi chiedo.. Ma con due stelle come si può proporre questo circo?? Meglio rivedere qualcosa.. Come i dolci, cari e sicuramente non iconici.. Domanda, ma i burini ternano capiranno qualcosa di quello che...
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