Considero i giorni passati a San Vito come l'ulteriore occasione che mi ha dato conferma sulla potenzialità delle recensioni di poter fungere a volte da "specchietto per le allodole". Premetto che preferisco non lasciare recensioni negative, ma per lo più ci tengo a lodare i pregi delle attività di ristorazione. Scegliamo allora di prenotare all'Agorà per una cena a base di pesce, per dare il benvenuto al nostro arrivo in città. Dopo avere preso posto e consultato il menù, scegliamo le nostre portate ma già sento dal tavolo in lontananza che qualcosa sta andando storto: il titolare interviene dopo il cameriere ed informa i clienti che con lo scirocco di queste due settimane le barche non sono uscite in mare e pertanto non vi è disponibilità di pesce fresco. Volendo però è possibile ripiegare sul solito prodotto congelato del grossista (spada, gamberone e calamaro). Il cameriere raggiunge il nostro tavolo per prendere l'ordinazione, chiedo se è possibile avere pesce fresco e mi viene detto di sì. Ordiniamo dunque la grigliata mista di pesce, il cous cous e un contorno. Poco dopo, la vicenda del tavolo accanto tocca anche a noi: la grigliata non si può fare, non c'è pesce fresco ma...oltre al solito prodotto congelato, fuori menù c'è una busiata di aragosta e gambero che, lasciandomi convincere dal titolare e non avendo più il menù in mano, accetto in cambio della grigliata. Bene! Prima che arrivi, immagino già il mio piatto allineato alla presunta qualità di cui si autocelebra il ristorante, magari con mezza aragosta spaccata a metà e magari con gamberi almeno di (taglia) seconda. Invece no: un piatto di forse 100 g di busiate come anche io senza dubbio so farle a casa mia, con gamberetti (!!) e due mozziconi "vedo non vedo" di aragosta per la cifra di 20 euro. Chiamo più volte il cameriere che mi ha appena lasciato il piatto ma non si gira. Niente. Me lo mangio. Assaggio il cous cous e faccio un'osservazione alla mia commensale, precisando che il filetto di pesce (forse merluzzo o branzino congelato, probabilmente d'allevamento) era particolarmente grasso, gelatinoso e viscido in bocca. Purtroppo si, non lo pensavo solo io. Conclusivamente, questa è la mia esperienza. Ho trovato SCORRETTO non informare tempestivamente il cliente della mancanza di disponibilità di pesce fresco, considerato che il ristorante offre, quale alternativa, soltanto piatti a base di carne (e non qualcosa di più versatile come ad esempio la pizza). Tra le altre cose, alla cassa dell'Agorà chiedo di pagare con carta ed invece di 41 euro, sul POS, mentre inserivo il codice, mi accorgo che la cifra segna 61 euro. Ci sono rimasto malissimo. Sarà stata colpa dello scirocco ma per i troppi errori il beneficio del dubbio in questo caso non renderebbe veritiera la mia recensione. In ogni caso, per mero scrupolo, voglio precisare che già la sera successiva, prima di accomodarmi in altri ristoranti, mi sono sincerato con il personale che il pescato del giorno fosse disponibile e sì, c'era! Sono del parere che il "turista" non dovrebbe essere considerato come un "quisque de populo", ma è IL cliente per eccellenza.