Il pranzo pasquale alla Baita della Pista Nera, al ridosso della storica pista che nel 1994 ospitò i campioni della Coppa del Mondo di sci, è stata un'esperienza che definirei eccezionale. L'atmosfera di festa si percepiva già dall'accoglienza, con la baita splendidamente arredata e il caminetto acceso a creare un'atmosfera calda e familiare, nonostante il paesaggio invernale fuori dalle finestre.
Il menu pasquale era un vero e proprio viaggio gastronomico attraverso i sapori della montagna, interpretati con una maestria che solo una cucina gourmet sa offrire. Iniziare il pranzo con due diversi antipasti, la spuma di patè di fegato e la lingua salmastra con punterelle di cicorie, ha subito messo in evidenza la ricercatezza dei piatti e l'abilità nel combinare sapori tradizionali con tocchi di innovazione.
I primi piatti, la lasagnette scomposta al ragù bianco di coniglio e il risotto allo schioppettino mantecato al montasio, erano entrambi capolavori di equilibrio e gusto. La scelta di ingredienti di alta qualità e la loro preparazione attenta hanno reso ogni boccone una scoperta.
Passare poi ai secondi piatti, la capretta arrosto con patate e il medaglione di maialino cotto a bassa temperatura in crosta con carciofi, è stato come continuare un viaggio culinario che non smetteva di sorprendere per la profondità dei sapori e la perfetta cottura delle carni.
Concludere il pranzo con un millefoglie con crema a scintilli e frutti di bosco è stata la ciliegina sulla torta di un'esperienza già indimenticabile, con la dolcezza e la freschezza dei frutti di bosco che si sposavano alla perfezione con la cremosità della crema.
Il tutto è stato accompagnato da un meraviglioso vino rosso, che con il suo bouquet ha saputo esaltare ulteriormente i piatti serviti, conferendo a questo pranzo pasquale un senso di completamento e raffinatezza.
Trascorrere la Santa Pasqua in questo modo, tra le montagne innevate delle Dolomiti, con amici cari come Nicola e Filippo, è stato un regalo prezioso. L'ospitalità, la qualità dei piatti, l'atmosfera unica della baita, con il suo camino e il legno pregiato, hanno creato un'esperienza che è stata molto più di un semplice pasto: è stata un'occasione per celebrare l'amicizia, la bellezza della natura e l'arte culinaria a...
Read moreHo visto tanti aquiloni oggi in questa baita...
al nostro arrivo abbiamo detto "salve, buon giorno" 4 volte, per le prime 3 non siamo stati presi in considerazione anzi, ci passavano davanti su e giù come se fossero in panico.
finalmente ci fanno accomodare... dove ci mettono? In un tavolo assolutamente inopportuno attaccato al bancone, alla cucina e al bagno con un via vai di gente continuo.. nb: eravamo io, mia moglie e la mia piccola Emma di 10 mesi. Ogni volta che uscivano piatti dalla cucina mia moglie rischiava di trovarsi i capelli sporchi di gulash per quanto vicino passavano dalla sua testa.
una volta seduti siamo stati li ad aspettare di essere considerati vedendo le ragazze in sala andare su e giù spaesate. Dopo un pò arrivano e ci chiedono se abbiamo scelto... ma scelto cosa se non ci avete portato ne il bere e ne il menù per poter scegliere? A si, ecco il menù: un quadrato di carta plasticata 10x10 con scritto di usare google per leggere il menù... e se uno non ha rete? Mi fa ridere il fatto che poi c'era scritto anche di aiutarli con la loro scelta green (baita fatta interamente di alberi, 4 menù stampati potevano farli)
dopo aver ordinato per fortuna è arrivato tutto veloce ed era tutto buonissimo, ma anche quì ho da ridire perchè, più volte, portando i piatti e portandoli via una volta finito di mangiare li posavano o spostavano vicini a mia figlia che subito cercava di prendere (compresi di forchette e coltelli). Per fortuna noi eravamo più veloci di lei e menomale... ci vorrebbe più attenzione, anche per queste piccole cose.
durante tutto il pranzo, data la posizione, abbiamo assistito a piatti che entravano e uscivano anche 3 volte, cameriere che andavano in giro con vassoi pieni senza sapere dove andare, grida dalla cucina, gente in fila per il bagno che aspettavano attaccati a noi, tanti aquiloni...
Read moreTITOLARE MALEDUCATA
Domenica 11 agosto telefonicamente ho prenotato per martedì 13 agosto alle 12.30 un tavolo per 5 persone. Arrivati sul posto con il nostro cagnolino ci viene indicato il tavolo nella sala interna, a quel punto la titolare signora Ivana rincorre mia moglie che in quel momento aveva il cane in braccio, e con modo arrogante come se fosse un intrusa davanti agli altri clienti le dice che nella sala non si può stare con i cani e che dovevamo avvisare al momento della prenotazione, giustamente le regole sono regole, ma anche chi ha ricevuto la prenotazione poteva chiedere se avevamo animali, un cliente può pensare che il tavolo può essere riservato anche all’aperto, eravamo in compagnia dei miei genitori anziani, pertanto mi sono trattenuto, vista la maleducazione della signora, la quale come se non bastasse e in un modo indefinibile ci ha preparato un tavolo nella sala bar. Cibo nella norma, niente di particolare, stavamo ancora bevendo il caffè, quando senza avere chiesto niente, arriva il conto da parte della titolare, trattati da persone non gradite. Cara signora le dò un consiglio, visto il comportamento sgradevole anche con altri clienti al banco, si faccia un corso di SVILUPPO DI RELAZIONE CON I CLIENTI, ne ha sinceramente tanto bisogno oppure cambi mansioni o...
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