Trattoria Verdiana — Restaurant in Unione di Comuni Montani Colline del Fiora

Ended up in this restaurant because all others in the nearby town were full and we didn't have a reservation. The place looked really nice and and rose some high expectation on the food, especially after we saw the menu and the prices. After they seated us we had to wait quite a while for the menu, that was only in Italian and due to the thick stone walls we didn't have any internet reception for translating some words, so when finally somebody showed up we had to rely on some guidance through the menu. An older woman helped us with that but only in a basic manner. We never got a eine menu. When i ordered a bottle of wine (whichever) we never were served and eventually ended up without having wine to our dinner. While others (Italian) were served regularly, we were served only to a minimum by bringing the food to the table or taking the plates off the table. Our food didn't reach the expected high standard at all that was assumed by the price. Ultimately, the best of this visit was the bottle of water "San Pellegrino". We were never so disappointed by a restaurant in Italy before and definitely won't come back...

We ended up at this place by luck after sent away from the restaurant across our hotel and we are so glad we did. The food was absolutely the best we had during our one month Italy road trip. High prices but definitely worth every bite and the complimentary stuff also made up for the end bill. Everything fresh, 0km products, prepared to perfection, the cats and dog around also just gave a unique vibe to it all. It was my birthday and when we ordered dessert they all came out from the kitchen sing happy birthday to me 🥰❤️ The home made bread and cheesy potato sticks (if I understood it right) were absolutely die for and the 0,75l local beer with a cork was both surprising and soooo good. We came back the next day and then 2 weeks later when we were back at the area one more time again. Only disappointment that this last time they didn’t have the home made bread and cheese sticks anymore (maybe as season ends they don’t make it anymore) and the sliced bread they serve in the brown bag were not...

Locale carino, con un bel camino, arredo coerente con la location. Menù con prodotti locali, sicuramente di qualità e probabilmente a km0. Prezzi sopra la media ma resto dell’idea che quando c’è la qualità è giusto pagare. Detto questo, in un Paese come l’Italia, di posti che offrono degli ottimi piatti ne troviamo a quantità. Se mangio bene ma manca tutto il resto per me resta un posto da non consigliare e da non tornarci alla stregua di uno dove si mangia male. Andiamo con ordine. Prenotazione telefonica cordiale e gentile che ci ha caricato di buone aspettative. Arriviamo e veniamo accolti dalla stessa signora che ci ha risposto al telefono, probabilmente la moglie del proprietario. Ci viene chiesto, ma solo chiesto, se avessimo il Green pass, alla nostra risposta positiva ci dice che possiamo accomodarci ovunque. Ci accomodiamo, arriva il proprietario con una mascherina indossata con fatica, ci chiede la stessa cosa noi pronti a mostrare il Green Pass ma ci blocca dicendo che tanto al massimo la multa la prendiamo entrambi. Ci porta i menù, ed i fuori menù senza darci nessun suggerimento e rispondendo in maniera seccata e superficiale alle nostre domande. Con gli altri tavoli, dove c’era gente che conosceva, perché o mandati da qualcuno o perché clienti abituali si poneva in altro modo, evidentemente una coppia al tavolo di due uomini lo inquietava, tanto è vero che a noi la candela al tavolo non l’ha accesa ne si è proposto di farlo ( non che la cosa ci ha turbato) .Non ci trovavamo in una trattoria familiare ma in una mensa, dove se avevi fortuna di scegliere il piatto giusto bene altrimenti niente. Story telling, pro-attività , accoglienza, cordialità tutti concetti che evidentemente il proprietario mentre gli e li provavano a spiegare era impegnato a fare altro. Cosa mi è rimasto di questo posto? Niente! ho solo riempito il mio stomaco e ho avuto la consapevolezza di come non tutti possono fare tutto e saper accogliere è una dote innata in alcuni di noi. Caro ristoratore, sarai forse no-vax, sarai forse omofobo, non conoscerai le buone maniere, ma è meglio che torni nell’orto e lo lasci gestire a qualcun altro . Perché prima o poi su quella brace nel camino ti resta poco...