This is one of my favourite pizzerias and most surely the best deep pan pizzeria I have ever been to, so far. And I have been to many pizzerias. Also, deep pan pizza is usually not my favourite unless it is from Luna Rossa.
The quality and taste of the product are what matters the most if you go here, more than the atmosphere. With that said, this is a place of locals in a local neighbourhood, so it is very authentic after all, just not touristy at all. Expect basic service with no pretences, and their regular excellent pizza recipe, which I had tasted numerous times and every time always with great enjoyment!
One of my favourite pizza slices is the "abbondante with carciofi and spianata calabrese" (i.e., the quarter pan pizza slice topped with olive oil artichokes and hot spicy salami -pictured) which I also love in a variant with "melanzane sott'olio" (ie., aubergines in olive oil) instead of artichokes. It is so surprising how easily digestible a quarter of a pan pizza slice can actually be!
Further, I love the pizza from Lusa Rossa, even to be eaten cold the following morning at breakfast! [When I lived in Scotland, smoked salmon was great for breakfast, so it makes perfect sense to have cold pizza🍕 for breakfast in Italy, with a cappuccino or latte☕️, of course].
Note that this place tends to get superbusy, like very, very busy, so busy they do not take reservations unless you are in a very large group. It's better to go on a weekday evening (rather than during the weekend) if you want to avoid the crowds, but still, you may need to wait some time before being seated. Can take drinks from the counter ahead of being...
Read moreNon avrei mai pensato di scrivere questa recensione sulla mia amata Luna Rossa, di cui sono fedelissima cliente da vent’anni. Ciò che mi spinge a farlo è un sincero invito a ripensarci per quanto riguarda le ultime novità: formato unico sia per le pizze che per le bevande e meno scelta di ingredienti. Inizio spezzando una lancia in favore della nuova gestione, che ha assunto il comando nel periodo peggiore del nostro secolo, ma che è riuscita a reggere alla grande. Questo grazie anche all’introduzione di alcune migliorie, come la ristrutturazione del locale e - per esempio - l’introduzione delle prenotazioni e delle promozioni.
Detto questo, anche loro si sono trovati a fronteggiare il discorso delle attese, che da sempre è il problemone di questa pizzeria. Ma lo fanno - a parer mio e di tutti gli assidui frequentatori del locale che stanno lasciando delle recensioni negative (o semplicemente hanno cambiato pizzeria) - in un modo del tutto incomprensibile, con delle giustificazioni che forse sono ancora peggio della scelta in sè: formato unico per pizze e bevande e ingredienti spariti dal menù.
Questa decisione, al contrario di quanto dichiara il proprietario, non accontenta nessuno. Chi mangia di meno, si trova una pizza più grande rispetto al formato piccolo (con conseguenti sprechi e no, non rispondetemi che si può portare a casa); chi mangia di più, si trova una pizza più piccola rispetto alla abbondante (con conseguenti costi aggiuntivi se si vuole ordinare altro in quanto ancora affamati, come invita a fare il titolare qui nei commenti). Risultato = nessuno è soddisfatto. Stesso discorso vale per il bere.
Al netto del fatto che questa proposta possa effettivamente diminuire le attese, va però a nuocere gravemente al prodotto, che è sempre stata l’unica cosa MAI messa in discussione da nessuno. Per giunta, ho personalmente riscontrato un cambiamento anche nel gusto della pizza, pressoché priva di pomodoro, e che l’altezza della pizza sia dimezzata.
Mi permetto di far presente che se un locale ha grossi problemi di attesa, forse fare delle promozioni quali 2x1 su pizza o bibite non sia la soluzione migliore, in quanto ha come effetto proprio quello di riempire il locale ancor più, locale che già non si riesce a gestire nelle serate senza promo. Le promo potrebbero essere valide solo a pranzo, per cercare di spalmare il flusso di persone tra pranzo e cena, alleggerendo così appunto i turni serali. E forse sarebbe anche opportuno gestire meglio le prenotazioni serali, per non rischiare di trovarsi con l’acqua alla gola. Magari aggiungendo in fase di prenotazione anche la scelta del formato della pizza (normale o abbondante) in modo tale da poter organizzare in anticipo le teglie.
Purtroppo, temo che le soluzioni per risolvere definitivamente il problema delle attese siano solo 2: -Spostarsi in un locale più grande; Oppure -Aprire un altro locale solo per asporto/consegna a domicilio, in modo tale da allentare la pressione sulla pizzeria stessa.
Questa pizzeria è sempre stata la n.1 solo e unicamente per il suo prodotto: la storica pizza di Luna Rossa, famosa in tutto il Nord Milano, alta e in formato normale e abbondante. Si può ristrutturare il locale, cambiare completamente lo staff, introdurre novità e promozioni. Ma mai toccare un prodotto così forte. Penso che la risposta dei clienti più affezionati ne sia la prova.
Vi è stato chiesto di migliorare il problema delle attese. Non di cambiare il prodotto. Nè come formato, né tantomeno come gusto. Se la pizza di Luna Rossa non è più la pizza di Luna Rossa, allora tanto vale andare dai competitor che offrono un prodotto molto simile (magari anche a un prezzo più conveniente), avendo lavorato per tanti anni proprio lì da voi, ma che sanno cosa significa questa pizza per le persone.
Spero di aver scritto una recensione costruttiva (queste erano le mie intenzioni) e di avervi dato degli spunti utili, sia per una riflessione che per delle possibili soluzioni alternative. Se tornerete sui vostri passi sarò puntuale nel rimuovere la recensione...
Read moreDue anni fa pubblicai una recensione a 5 stelle per quella che, da allora, ho sempre considerato la mia pizzeria preferita. Sono tornata dopo il cambio di menù e non posso nascondere la mia estrema delusione per le modifiche apportate.
Prima tra tutte, l'eliminazione della scelta tra il formato normale o abbondante, che soddisfaceva gli stomaci più o meno esigenti e, allo stesso tempo, i portafogli. Il formato attuale si è rivelato più abbondante del dovuto per chi era abituato a consumare un trancio normale (il cui prezzo era prima di circa 5/6€ per le pizze classiche, mentre adesso parte da 8€). Al contrario, chi apprezzava il trancio abbondante è ora costretto ad accontentarsi di un formato più piccolo, venduto a un prezzo più alto.
La soluzione proposta dal locale? Se hai ancora fame, ordina un altro trancio e condividilo con chi vuoi… sì, per una spesa -minima- di 13/14€ (per i classici) e 15/18€ per i più particolari, considerando il costo del primo e il prezzo del secondo diviso per due persone.
Inoltre, è possibile aggiungere fino a due ingredienti alla pizza (ragionevole, se non fosse che anche in questo caso i prezzi delle aggiunte sono aumentati), ma non è possibile toglierne neanche uno (nel nostro caso è stata rifiutata la richiesta di togliere la mozzarella). Stessa cosa vale per le bevande: formati diminuiti e prezzi aumentati.
Mi dispiace leggere le risposte del locale alle recensioni, che giustifica queste scelte facendo appello allo spreco alimentare e all'efficienza del servizio, entrambe motivazioni difficili da credere e da riscontrare.
Obbligare i clienti a ordinare un unico formato di pizza, anche a quelli che precedentemente ordinavano quello normale, in che modo dovrebbe ridurre lo spreco?
Rispetto ai tempi di attesa, noi siamo stati di sabato sera e, in effetti, abbiamo aspettato un po' meno rispetto al solito. Peccato, però, che il locale non fosse affatto pieno e non ci fosse nessuno in attesa fuori (cosa che ci è sembrata strana, non sapendo del cambio di menu). Quindi, a parità di affluenza, non ci è sembrato che i tempi di attesa si siano significativamente ridotti. Inoltre, un locale che aspira a ridurre i tempi di attesa per migliorare l’esperienza generale del cliente, propone una promozione 2x1 il lunedì sera? L’esperienza del cliente è importante solo dal martedì alla domenica?
Per quanto riguarda il servizio, poco piacevole è stato il pellegrinaggio della cameriera tra i tavoli a fine pasto per chiedere una recensione, mostrando il cartoncino con il QR code che rimandava direttamente alla pagina Google. Un conto è, in cassa o al momento dei saluti, proporre ai clienti di lasciare una recensione se si sono trovati bene; un altro è abbassarsi a chiedere ai commensali ancora al tavolo di farlo nell’immediato (la richiesta di scannerizzare il QR code ne è la prova).
Nel complesso, mi chiedo se non sia meglio evitare di giustificare queste scelte come frutto di una “attenta analisi delle preferenze dei clienti”, ma piuttosto come una scelta del locale di aumentare i guadagni e targettizzare la clientela (scelta discutibile, soprattutto considerando la collocazione del locale — che non si trova in centro a Milano, se non per quanto riguarda i prezzi — e per il rischio di perdere la fiducia dei clienti più...
Read more