Ricca di arte, di storia della cristianità e di fede. Si slancia verso l'alto, e le bifore che sono nella cupola creano giochi di luce sullaltare maggiore. Purtroppo però i soffitti sono per il momento ancora coperti dalle reti di sicurezza a causa dei lavori post-sisma (del 2016) non ancora terminati. La chiesa si compone di 3 navate, quella centrale, la più larga, è delimitata da preziosi e luminosissimi lampadari, tra una colonna e l'altra e racchiude l'elegante Altare Maggiore fornito di un maestoso ciborio ligneo risalente al 1895, e le due navate laterali che accolgono fedeli e si concludono con due rispettive cappelle sopraelevate. Pertanto, sono da visitare assolutamente: nella navata di destra, all'altezza dell'organo, si trova sulla destra la cappella del Ss.Sacramento, in cui è possibile ammirare, sopra l'altare, il maestoso polittico del Crivelli; continuando, e salendo le scale, si accede alla cappella del Ss.Crocifisso, in cui si venera l'ora in cui è stata usata Misericordia al mondo intero, con il quadro della Divina Misericordia, voluto dal nostro Vescovo Mons. Silvano Montevecchi, scomparso nel 2013, (e che riposa nella cripta nella parte antistante la zona delle catacombe), e il quadro di S.Giovanni Paolo II. Nella navata di sinistra invece salendo le scale troviamo la Cappella della Madonna delle Grazie, patrona della città di Ascoli insieme a S.Emidio Vescovo e Martire. Qui non passa inosservato il maestoso quadro apocalittico voluto sempre dal Vescovo Montevecchi. Sia a destra che a sinistra dell'altare maggiore sono ubicate delle scale di accesso alla Cripta in cui si trova la Tomba di S.Emidio e dei suoi compagni martiri sepolti insieme con lui. Inoltre, è possibile ammirare, senza però potervi accedere, le catacombe, in cui sono conservati i corpi dei primi cristiani martiri della nostra città. La cripta è stata restaurata di recente e fornita di un nuovo impianto di illuminazione. Tutte le pareti che si stagliano attorno alla tomba di Emidio, sulla quale si erge la rappresentazione scultorea di Emidio che battezza S.Polesia, hanno dei bellissimi mosaici che racchiudono la storia della città di Ascoli e la sua fede, voluti e fatti realizzare dal Vescovo Squintani nel 1954, restaurati sulla volontàdel Vescovo Giovanni D'Ercole. Vi invito a leggere le istruzioni che troverete esposte relativamente ad ogni scena raffigurata. Il colore prevalente: l'oro, in segno della...
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Scopri di più sull'informativa legale relativa alle recensioni pubbliche su Google Maps Enrico Malatesta 6479 punti 2 anni faLa chiesa, che si affaccia sulla bellissima Piazza del Popolo di Ascoli, nasce per celebrare la visita del Santo Patrono d'Italia ad Ascoli nel 1215 e a lui viene dedicata. Molte delle opere a suo tempo presenti nella chiesa sono state trasferite alla pinacoteca civica, che ha sede nel Palazzo Arengo, situato nella vicina Piazza Arringo. Il complesso all'epoca comprendeva due chiostri: quello maggiore dove ha sede il mercato giornaliero delle erbe, meglio conosciuto come Piazza delle verdura e da cui muove, nel giorno che precede la Quintana, il corteo storico che termina sul sagrato del Duomo. Qui una lapide ricorda due francescani illustri che si prepararono nel convento : Papa Niccolò IV e Papa Sisto V, entrambi ascolani. Il Chiostro Minore, sviluppato su due ordini e con al centro un pozzo dalla forma ottagonale fu venduto nel secondo dopoguerra ed è oggi, ahimè, proprietà privata. Due curiosità sulla chiesa di San Francesco sono costituite da colonnine a forma di canne d’organo, presenti sulla facciata che si sviluppa su via del Trivio, che mostrano parti consunte dall’uso degli ascolani di farle suonare e una scultura di forma fallica presente sul tetto della chiesa: le teorie/leggende che giustificano tale installazione sono almeno tre, divertitevi a trovarle in rete. La Chiesa custodisce, inoltre, due importanti reliquiari: uno contenente il sangue del Santo, che viene mostrato ai fedeli in occasione del 4 Ottobre, festa dedicata a San Francesco d'Assisi ed uno contenente un frammento della Santa. Croce. La chiesa è parte del circuito di visita guidata prenotabile presso lo IAT presente al Palazzo Arengo, che...
Read moreLa Cattedrale si trova in piazza Arringo, e quello che ci è piaciuto più di tutto del suo interno, è la Cripta. Posta esattamente sotto la navata centrale, vi si accede da una scala laterale all'altare, e fu costruita appositamente per conservare le reliquie del Santo protettore della città, e dei terremoti. Infatti a S.Emidio fu attribuita la peculiarità di proteggere la città dai terremoti, dopo che nel 1703, l'Italia centrale: Norcia, l'Aquila, Amatrice (ieri come oggi sembra insomma) furono vittime di una serie di violenti scosse, e la sola Ascoli ne uscì con pochi danni a edifici, e per di più la storia narra che i vari Ascolani che si trovavano nelle zone colpite, furono tutti salvi! E proprio in seguito agli ultimi sismi che hanno nuovamente colpito la zona , la cripta fu chiusa per un breve periodo per la messa in sicurezza, ma ora è nuovamente pronta ad accogliere i visitatori! Al suo interno sono presenti anche delle antiche catacombe del 1400 , che non sappiamo bene se siano visitabili o meno; quando ci siamo stati noi cerano dei cancelli chiusi e nessuna indicazione per eventuali orari di apertura, quindi bisognerebbe chiedere... Un'altra particolarità di questa cripta sono le colonne che la sorreggono , costruire in marmo e travertino. Nel 1954 l'allora vescovo Monsignor Ambrogio Aquitani, dispose di impreziosire le pareti intorno l'altare con la realizzazione di mosaici che raffigurano: gli avvenimenti più importanti accaduti in città nell'ultimo anno della seconda Guerra mondiale; la protezione di S.Emidio nei confronti della popolazione ascolana. I mosaici sono stati restaurati nel 2012. Ah e ovviamente l'intera...
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