HTML SitemapExplore
logo
Find Things to DoFind The Best Restaurants

Church of Saint John Baptist 'di Sinis' — Attraction in Cabras

Name
Church of Saint John Baptist 'di Sinis'
Description
Nearby attractions
Spiaggia di Mare Morto
Cabras, SP6, 09072 Cabras OR, Italy
Spiaggia di San Giovanni di Sinis
SP6, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Nearby restaurants
Bar Trattoria Tequila
SP6, 3, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Vento Maestro - Bar Trattoria - Spiaggia di San Giovanni di Sinis
Via Lungomare, snc, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Ristorante LE DUNE
SP6, 09072 Cabras OR, Italy
Trattoria Genti Arrubia
SP6, 3, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Tharrae
Via lungomare snc, 09072, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Chiosco La Playa
SP6, 3, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
Da Marina Pau
SP6, 09072 Cabras OR, Italy
Nearby hotels
Casa Dancardi
09072 San Giovanni di Sinis Province of Oristano, Italy
Related posts
Keywords
Church of Saint John Baptist 'di Sinis' tourism.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' hotels.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' bed and breakfast. flights to Church of Saint John Baptist 'di Sinis'.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' attractions.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' restaurants.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' travel.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' travel guide.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' travel blog.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' pictures.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' photos.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' travel tips.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' maps.Church of Saint John Baptist 'di Sinis' things to do.
Church of Saint John Baptist 'di Sinis' things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Church of Saint John Baptist 'di Sinis'
ItalySardiniaCabrasChurch of Saint John Baptist 'di Sinis'

Basic Info

Church of Saint John Baptist 'di Sinis'

SP6, 09072 San Giovanni di Sinis OR, Italy
4.7(871)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Accessibility
attractions: Spiaggia di Mare Morto, Spiaggia di San Giovanni di Sinis, restaurants: Bar Trattoria Tequila, Vento Maestro - Bar Trattoria - Spiaggia di San Giovanni di Sinis, Ristorante LE DUNE, Trattoria Genti Arrubia, Tharrae, Chiosco La Playa, Da Marina Pau
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Website
monteprama.it

Plan your stay

hotel
Pet-friendly Hotels in Cabras
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Affordable Hotels in Cabras
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Trending Stays Worth the Hype in Cabras
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Reviews

Nearby attractions of Church of Saint John Baptist 'di Sinis'

Spiaggia di Mare Morto

Spiaggia di San Giovanni di Sinis

Spiaggia di Mare Morto

Spiaggia di Mare Morto

4.2

(406)

Open 24 hours
Click for details
Spiaggia di San Giovanni di Sinis

Spiaggia di San Giovanni di Sinis

4.7

(778)

Open 24 hours
Click for details

Things to do nearby

Sardinian Roots – Turismo delle radici | Evento finale
Sardinian Roots – Turismo delle radici | Evento finale
Thu, Dec 11 • 9:30 AM
Piazza Duomo, 09170 Oristano
View details

Nearby restaurants of Church of Saint John Baptist 'di Sinis'

Bar Trattoria Tequila

Vento Maestro - Bar Trattoria - Spiaggia di San Giovanni di Sinis

Ristorante LE DUNE

Trattoria Genti Arrubia

Tharrae

Chiosco La Playa

Da Marina Pau

Bar Trattoria Tequila

Bar Trattoria Tequila

4.2

(583)

Click for details
Vento Maestro - Bar Trattoria - Spiaggia di San Giovanni di Sinis

Vento Maestro - Bar Trattoria - Spiaggia di San Giovanni di Sinis

4.2

(507)

$$

Click for details
Ristorante LE DUNE

Ristorante LE DUNE

4.2

(142)

Click for details
Trattoria Genti Arrubia

Trattoria Genti Arrubia

3.5

(69)

Click for details
Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Wanderboat LogoWanderboat

Your everyday Al companion for getaway ideas

CompanyAbout Us
InformationAI Trip PlannerSitemap
SocialXInstagramTiktokLinkedin
LegalTerms of ServicePrivacy Policy

Get the app

© 2025 Wanderboat. All rights reserved.
logo

Reviews of Church of Saint John Baptist 'di Sinis'

4.7
(871)
avatar
5.0
9y

La chiesa di S. Giovanni battista prospetta sulla strada litoranea di accesso ai ruderi della città di Tharros, fondata dai Fenici tra l’VIII e il VII secolo a.C. ed estremamente prospera in età punica e romana. Sull’epoca di abbandono della città non si hanno dati certi. Il “Codice Sanjust” (apografo cinquecentesco di un originale del XV sec.) riferisce di un ripopolamento attorno alla metà del Mille, a opera di Navarresi. Nel manoscritto “In Sardiniae Chorographiam”, Giovanni Francesco Fara (morto nel 1591) fissa l’abbandono di Tharros attorno al 1070, quando gli abitanti si sarebbero trasferiti nell’entroterra a Oristano. Nel 1183 un cronista arabo descrive Tharros come una città morta. Il sito del S. Giovanni di Sinis corrisponde a un settore della necropoli fenicio-punica (tombe a fossa del VII sec. a.C.; tombe a camera ipogeica del IV-III sec.). Il perdurare dell’uso cimiteriale dell’area in epoca cristiana è indicato da vari reperti, fra cui una mensa funeraria epigrafica di forma circolare. Con ogni probabilità fra i sette vescovi sardi menzionati in una lettera di papa Gregorio Magno (599) è quello della diocesi di Sines. Il primitivo complesso episcopale (V-VI sec.) andrebbe localizzato nell’“ecclesia sancti Marci” ricordata come titolo in fonti medioevali, da identificare forse nella basilica urbana trinavata con abside a ponente e annesso battistero, di cui si è avuta evidenza archeologica. Il titolo del battistero sarebbe passato al S. Giovanni battista entro la fine del VII secolo, quando il geografo bizantino Giorgio Ciprio distingue fra “Sines” e “Kastron tou Tarou”, probabilmente sulla base della dicotomia instauratasi fra il centro vescovile e la città fortificata. La chiesa di S. Giovanni risulta dalla trasformazione longitudinale trinavata di una chiesa bizantina con pianta a croce inscritta, ascrivibile al VI-VII secolo, della quale sopravvivono il corpo cupolato e i bracci trasversali, voltati a botte con bifore aperte in età protoromanica. I bracci longitudinali furono resecati al rispettivo fornice d’origine; al posto di quello orientale si impiantò l’abside (perfettamente orientata), al posto del braccio occidentale la navata mediana. Qui la volta a botte fu costruita più in alto, senza utilizzare i conci di ammorsatura dell’antica (rimasti infatti in vista), e impostata lungo le cornici dei setti divisori, ad arcate su tozzi pilastri a base rettangolare. Nelle navate laterali le volte a botte scaricano (senza segnare l’imposta) sui fianchi irrobustiti da archi parietali. Sia le strutture d’impianto che quelle di ampliamento sono in grossi conci di arenaria, prelevati dalle mura fenicio-puniche. Nel paramento liscio della facciata si apre un oculo e si pronunciano soltanto i profili semicircolari dei conci di ammorsatura delle volte. Elementi per l’ascrizione di questi interventi struttivi a età protoromanica si ricavano dalle caratteristiche dell’abside, con estradosso del catino rientrante sul filo dell’imposta, dal partito degli archi formerets, dalle bifore nel muro absidale e nelle testate dell’originario braccio trasversale, cui è assegnata funzione di transetto....

   Read more
avatar
5.0
6y

Chiesa paleocristiana dedicata a S Giovanni di Sinis. La chiesa, costruita su un'area anticamente adibita a necropoli punica e poi cristiana, fu edificata durante il periodo bizantino a metà del VI secolo: subì un ampliamento longitudinale tra l'IX e il X secolo e si presenta ancora oggi nella sua forma altomedievale che ne fa una delle più antiche della Sardegna. Dedicata a san Giovanni Battista la piccola chiesa si presenta oggi con pianta rettangolare e abside sporgente rivolta ad Este appare costruita in blocchi di spoglio in arenaria a vista presumibilmente provenienti dalle mura dell'antico abitato punico di Tharros che dista poche centinaia di metri dall'edificio. L'interno è organizzato in tre navate separate da tre archi in successione e coperte da volte a botte; al di sopra una piccola cupola; l'illuminazione è assicurata da una finestra ottagonale in facciata e da tre bifore nell'abside che rimandano a modelli diffusi nella aree lombarde e ravennate. Alcuni particolari come le cornici romaniche del transetto fanno supporre un intervento dell'XI secolo, periodo in cui è documentata la presenza di popolazioni navarresi a Tharros, presumibilmente fra il 1050 e il 1070, anno del definitivo abbandono di quella città. Sicuramente nell'XI secolo la chiesa aveva struttura a pianta centrale bizantina a quattro bracci uguali e con la parte centrale sovrastata da una cupola sull'esempio della basilica di San Saturno a Cagliari che fu costruita nello stesso periodo. Solo nel IX-X secolo fu quindi ingrandita con l'aggiunta delle due navate laterali con volte a botte. Recenti scavi hanno portato alla luce un edificio sacro precedente a quello attuale e con abside orientata sempre ad Est e con sarcofagi e sepolture che indicano che la precedente chiesa dovesse essere adibita a basilica sepolcrale paleocristiana. Da segnalare, all'ingresso sulla destra, una squisita acquasantiera con piedestallo in arenaria e conca in pietra finemente lavorata risalente al XVI secolo, traslata della chiesa di San Giovanni Battista di Nurachi per ordine del parroco Don Cano, che porta sullo sfondo in bassorilievo un pesce, stemma della Villa di Nurachi (Pitzalis, 2003). La chiesa è stata oggetto, tra il maggio del 2010 e il maggio del 2012, di un importante progetto di ricerca dove un'innovativa procedura sistematica termovalutativa, messa a punto dal Dr. Gianluca Cuozzo dell'Università di Cagliari, basata su codici e classi da attribuire in funzione al degrado e alla priorità di intervento di restauro rilevati, ha consentito di diagnosticare lo stato attuale di conservazione e di predire la propensione al degrado su base oggettiva, stabilendo l'esatto contesto tecnico che ha provocato lo stato di deterioramento e individuando strategie di contrasto per l'attuazione di un...

   Read more
avatar
5.0
9w

UNA DELLE PIÙ ANTICHE della SARDEGNA 😍 COSA BISOGNA SAPERE:

  1. Insieme alla basilica di San Saturnino a Cagliari, è il più antico tempio cristiano della Sardegna
  2. si trova lungo la moderna strada che ricalca esattamente l'antico tracciato che, in epoca romana, collegava gli antichi abitati di Tharros e di Cornus (Cuglieri)
  3. è stata costruita su un'area che anticamente era adibita a necropoli in età punica, poi riadattata a cimitero cristiano.
  4. i blocchi di arenaria con cui è costruita provengono probabilmente dalle mura dell'antico abitato punico di Tharros che distano solo 500 metri da qui
  5. il primo nucleo fu edificato durante il periodo bizantino fra VI-VII sec. d.C., poi ristrutturato e ampliato nella forma attuale tra l'IX e il X secolo e si presenta ancora oggi nella sua forma altomedievale
  6. all'ingresso della CHIESA si trova una stupenda acquasantiera in arenaria con piedestallo e conca, finemente lavorata, risalente al XVI secolo, che porta sullo sfondo in bassorilievo un pesce, che proviene dalla chiesa parrocchiale di Nurachi, la parrocchia a cui fa capo
  7. la chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, la sua statua é collocata nella navata destra della chiesa, un bel simulacro di legno policromato del secolo XVII-XVIII. Alla fine di agosto si celebra la festa del martirio di San Giovanni insieme a Sant’Agostino. Se siete in zona potete vedere la caratteristica processione dei 2 santi e relativi festeggiamenti
  8. per dettagli c'è un pannello esplicativo all' interno e trovate info sul sito web
  9. l'ingresso è libero, ma lasciare un contributo volontario è cosa...
   Read more
Page 1 of 7
Previous
Next

Posts

Michele MarrasMichele Marras
La chiesa di S. Giovanni battista prospetta sulla strada litoranea di accesso ai ruderi della città di Tharros, fondata dai Fenici tra l’VIII e il VII secolo a.C. ed estremamente prospera in età punica e romana. Sull’epoca di abbandono della città non si hanno dati certi. Il “Codice Sanjust” (apografo cinquecentesco di un originale del XV sec.) riferisce di un ripopolamento attorno alla metà del Mille, a opera di Navarresi. Nel manoscritto “In Sardiniae Chorographiam”, Giovanni Francesco Fara (morto nel 1591) fissa l’abbandono di Tharros attorno al 1070, quando gli abitanti si sarebbero trasferiti nell’entroterra a Oristano. Nel 1183 un cronista arabo descrive Tharros come una città morta. Il sito del S. Giovanni di Sinis corrisponde a un settore della necropoli fenicio-punica (tombe a fossa del VII sec. a.C.; tombe a camera ipogeica del IV-III sec.). Il perdurare dell’uso cimiteriale dell’area in epoca cristiana è indicato da vari reperti, fra cui una mensa funeraria epigrafica di forma circolare. Con ogni probabilità fra i sette vescovi sardi menzionati in una lettera di papa Gregorio Magno (599) è quello della diocesi di Sines. Il primitivo complesso episcopale (V-VI sec.) andrebbe localizzato nell’“ecclesia sancti Marci” ricordata come titolo in fonti medioevali, da identificare forse nella basilica urbana trinavata con abside a ponente e annesso battistero, di cui si è avuta evidenza archeologica. Il titolo del battistero sarebbe passato al S. Giovanni battista entro la fine del VII secolo, quando il geografo bizantino Giorgio Ciprio distingue fra “Sines” e “Kastron tou Tarou”, probabilmente sulla base della dicotomia instauratasi fra il centro vescovile e la città fortificata. La chiesa di S. Giovanni risulta dalla trasformazione longitudinale trinavata di una chiesa bizantina con pianta a croce inscritta, ascrivibile al VI-VII secolo, della quale sopravvivono il corpo cupolato e i bracci trasversali, voltati a botte con bifore aperte in età protoromanica. I bracci longitudinali furono resecati al rispettivo fornice d’origine; al posto di quello orientale si impiantò l’abside (perfettamente orientata), al posto del braccio occidentale la navata mediana. Qui la volta a botte fu costruita più in alto, senza utilizzare i conci di ammorsatura dell’antica (rimasti infatti in vista), e impostata lungo le cornici dei setti divisori, ad arcate su tozzi pilastri a base rettangolare. Nelle navate laterali le volte a botte scaricano (senza segnare l’imposta) sui fianchi irrobustiti da archi parietali. Sia le strutture d’impianto che quelle di ampliamento sono in grossi conci di arenaria, prelevati dalle mura fenicio-puniche. Nel paramento liscio della facciata si apre un oculo e si pronunciano soltanto i profili semicircolari dei conci di ammorsatura delle volte. Elementi per l’ascrizione di questi interventi struttivi a età protoromanica si ricavano dalle caratteristiche dell’abside, con estradosso del catino rientrante sul filo dell’imposta, dal partito degli archi formerets, dalle bifore nel muro absidale e nelle testate dell’originario braccio trasversale, cui è assegnata funzione di transetto. (Sardegna Cultura)
PUCCY Ornella BaciocchiPUCCY Ornella Baciocchi
UNA DELLE PIÙ ANTICHE della SARDEGNA 😍 COSA BISOGNA SAPERE: 1) Insieme alla basilica di San Saturnino a Cagliari, è il più antico tempio cristiano della Sardegna 2) si trova lungo la moderna strada che ricalca esattamente l'antico tracciato che, in epoca romana, collegava gli antichi abitati di Tharros e di Cornus (Cuglieri) 3) è stata costruita su un'area che anticamente era adibita a necropoli in età punica, poi riadattata a cimitero cristiano. 4) i blocchi di arenaria con cui è costruita provengono probabilmente dalle mura dell'antico abitato punico di Tharros che distano solo 500 metri da qui 5) il primo nucleo fu edificato durante il periodo bizantino fra VI-VII sec. d.C., poi ristrutturato e ampliato nella forma attuale tra l'IX e il X secolo e si presenta ancora oggi nella sua forma altomedievale 6) all'ingresso della CHIESA si trova una stupenda acquasantiera in arenaria con piedestallo e conca, finemente lavorata, risalente al XVI secolo, che porta sullo sfondo in bassorilievo un pesce, che proviene dalla chiesa parrocchiale di Nurachi, la parrocchia a cui fa capo 7) la chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, la sua statua é collocata nella navata destra della chiesa, un bel simulacro di legno policromato del secolo XVII-XVIII. Alla fine di agosto si celebra la festa del martirio di San Giovanni insieme a Sant’Agostino. Se siete in zona potete vedere la caratteristica processione dei 2 santi e relativi festeggiamenti 8) per dettagli c'è un pannello esplicativo all' interno e trovate info sul sito web 9) l'ingresso è libero, ma lasciare un contributo volontario è cosa dignitosa 😊
Vincenzo SodduVincenzo Soddu
In un piccolo borgo a metà strada tra lo stagno di Cabras e il Capo san Marco, dove la vita sembra scorrere ancora lenta come in un tempo lontano, sorge questo gioiello storico-architettonico di inestimabile valore, dove si respira un’aria di pace spirituale. È la piccola chiesa paleocristiana di san Giovanni, scolpita in forme particolari. La prima costruzione risale al periodo bizantino, a metà del VI secolo, su un piccolo cimitero dalle origini pagane: orientata al sole dell’alba, trasuda tuttora un’aurea di austera sacralità che trasmetteva un tempo ai devoti e che riecheggia nella figura di san Giovanni Battista, cui è dedicata. Ha pianta rettangolare con abside sporgente, e la struttura è costituita da blocchi in spoglio di arenaria che rievocano le mura di Tharros, dapprima colonia fenicio-punica, poi romana. La sua forma originaria è stata rivista e ampliata tra IX e X secolo e oggi si mostra in vesti altomedievali che ne fanno una delle più antiche chiese sarde.
See more posts
See more posts
hotel
Find your stay

Pet-friendly Hotels in Cabras

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

La chiesa di S. Giovanni battista prospetta sulla strada litoranea di accesso ai ruderi della città di Tharros, fondata dai Fenici tra l’VIII e il VII secolo a.C. ed estremamente prospera in età punica e romana. Sull’epoca di abbandono della città non si hanno dati certi. Il “Codice Sanjust” (apografo cinquecentesco di un originale del XV sec.) riferisce di un ripopolamento attorno alla metà del Mille, a opera di Navarresi. Nel manoscritto “In Sardiniae Chorographiam”, Giovanni Francesco Fara (morto nel 1591) fissa l’abbandono di Tharros attorno al 1070, quando gli abitanti si sarebbero trasferiti nell’entroterra a Oristano. Nel 1183 un cronista arabo descrive Tharros come una città morta. Il sito del S. Giovanni di Sinis corrisponde a un settore della necropoli fenicio-punica (tombe a fossa del VII sec. a.C.; tombe a camera ipogeica del IV-III sec.). Il perdurare dell’uso cimiteriale dell’area in epoca cristiana è indicato da vari reperti, fra cui una mensa funeraria epigrafica di forma circolare. Con ogni probabilità fra i sette vescovi sardi menzionati in una lettera di papa Gregorio Magno (599) è quello della diocesi di Sines. Il primitivo complesso episcopale (V-VI sec.) andrebbe localizzato nell’“ecclesia sancti Marci” ricordata come titolo in fonti medioevali, da identificare forse nella basilica urbana trinavata con abside a ponente e annesso battistero, di cui si è avuta evidenza archeologica. Il titolo del battistero sarebbe passato al S. Giovanni battista entro la fine del VII secolo, quando il geografo bizantino Giorgio Ciprio distingue fra “Sines” e “Kastron tou Tarou”, probabilmente sulla base della dicotomia instauratasi fra il centro vescovile e la città fortificata. La chiesa di S. Giovanni risulta dalla trasformazione longitudinale trinavata di una chiesa bizantina con pianta a croce inscritta, ascrivibile al VI-VII secolo, della quale sopravvivono il corpo cupolato e i bracci trasversali, voltati a botte con bifore aperte in età protoromanica. I bracci longitudinali furono resecati al rispettivo fornice d’origine; al posto di quello orientale si impiantò l’abside (perfettamente orientata), al posto del braccio occidentale la navata mediana. Qui la volta a botte fu costruita più in alto, senza utilizzare i conci di ammorsatura dell’antica (rimasti infatti in vista), e impostata lungo le cornici dei setti divisori, ad arcate su tozzi pilastri a base rettangolare. Nelle navate laterali le volte a botte scaricano (senza segnare l’imposta) sui fianchi irrobustiti da archi parietali. Sia le strutture d’impianto che quelle di ampliamento sono in grossi conci di arenaria, prelevati dalle mura fenicio-puniche. Nel paramento liscio della facciata si apre un oculo e si pronunciano soltanto i profili semicircolari dei conci di ammorsatura delle volte. Elementi per l’ascrizione di questi interventi struttivi a età protoromanica si ricavano dalle caratteristiche dell’abside, con estradosso del catino rientrante sul filo dell’imposta, dal partito degli archi formerets, dalle bifore nel muro absidale e nelle testate dell’originario braccio trasversale, cui è assegnata funzione di transetto. (Sardegna Cultura)
Michele Marras

Michele Marras

hotel
Find your stay

Affordable Hotels in Cabras

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
UNA DELLE PIÙ ANTICHE della SARDEGNA 😍 COSA BISOGNA SAPERE: 1) Insieme alla basilica di San Saturnino a Cagliari, è il più antico tempio cristiano della Sardegna 2) si trova lungo la moderna strada che ricalca esattamente l'antico tracciato che, in epoca romana, collegava gli antichi abitati di Tharros e di Cornus (Cuglieri) 3) è stata costruita su un'area che anticamente era adibita a necropoli in età punica, poi riadattata a cimitero cristiano. 4) i blocchi di arenaria con cui è costruita provengono probabilmente dalle mura dell'antico abitato punico di Tharros che distano solo 500 metri da qui 5) il primo nucleo fu edificato durante il periodo bizantino fra VI-VII sec. d.C., poi ristrutturato e ampliato nella forma attuale tra l'IX e il X secolo e si presenta ancora oggi nella sua forma altomedievale 6) all'ingresso della CHIESA si trova una stupenda acquasantiera in arenaria con piedestallo e conca, finemente lavorata, risalente al XVI secolo, che porta sullo sfondo in bassorilievo un pesce, che proviene dalla chiesa parrocchiale di Nurachi, la parrocchia a cui fa capo 7) la chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, la sua statua é collocata nella navata destra della chiesa, un bel simulacro di legno policromato del secolo XVII-XVIII. Alla fine di agosto si celebra la festa del martirio di San Giovanni insieme a Sant’Agostino. Se siete in zona potete vedere la caratteristica processione dei 2 santi e relativi festeggiamenti 8) per dettagli c'è un pannello esplicativo all' interno e trovate info sul sito web 9) l'ingresso è libero, ma lasciare un contributo volontario è cosa dignitosa 😊
PUCCY Ornella Baciocchi

PUCCY Ornella Baciocchi

hotel
Find your stay

The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

hotel
Find your stay

Trending Stays Worth the Hype in Cabras

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

In un piccolo borgo a metà strada tra lo stagno di Cabras e il Capo san Marco, dove la vita sembra scorrere ancora lenta come in un tempo lontano, sorge questo gioiello storico-architettonico di inestimabile valore, dove si respira un’aria di pace spirituale. È la piccola chiesa paleocristiana di san Giovanni, scolpita in forme particolari. La prima costruzione risale al periodo bizantino, a metà del VI secolo, su un piccolo cimitero dalle origini pagane: orientata al sole dell’alba, trasuda tuttora un’aurea di austera sacralità che trasmetteva un tempo ai devoti e che riecheggia nella figura di san Giovanni Battista, cui è dedicata. Ha pianta rettangolare con abside sporgente, e la struttura è costituita da blocchi in spoglio di arenaria che rievocano le mura di Tharros, dapprima colonia fenicio-punica, poi romana. La sua forma originaria è stata rivista e ampliata tra IX e X secolo e oggi si mostra in vesti altomedievali che ne fanno una delle più antiche chiese sarde.
Vincenzo Soddu

Vincenzo Soddu

See more posts
See more posts