Il nome è di per sè molto suggestivo e sicuramente rappresenta un ottimo richiamo per turisti e curiosi. Si ritiene che derivi da una serie di strani boati che gli abitanti di Leuca affermavano di sentir provenire dall’antro della grotta, attribuibili ad entità demoniache. Questo ha dato poi origine a numerose altre leggende e racconti, come quelli che la vorrebbero come la “porta dell’inferno” attraverso cui passò Telemaco alla ricerca del padre Ulisse.
Segnalazioni ufficiali di studi all’interno della grotta sono già presenti a partire dal ‘700. Recenti inspezioni hanno inoltre riportato alla luce numerosi reperti risalenti al Neolitico, come ceramiche e utensili utilizzati per la caccia e la cottura delle prede. Furono rinvenuti inoltre resti di ossa lavorate e numerose armi. Il primo a condurre importanti scoperte in questo senso fu Ulderico Botti, nel 1871, che compì i primi scavi archeologici. Parte di questi reperti sono ora conservati nei musei di Maglie e Lecce.
Alla grotta del diavolo si accede tramite un’apertura, simile ad una piccola voragine, alta 4 metri e larga 2. La grotta può essere divisa in tre parti: l’ingresso principale, situato a 16 mt sopra il livello del mar, ha un’apertura di 6 metri per 5 a nord che immette in un vestibolo leggermente sottoposto; la parte centrale che termina dopo circa 20 mt in un vestibolo inferiore che man mano declina quasi a raggiungere il livello del mare; l’atrio che si restringe sempre più fino ad aprire due vie che conducono al mare.
L’apertura della grotta sul mare si completa con una serie di massi di svariate dimensioni, alcuni probabilmente staccatisi dalla volta inseguito a diversi fenomeni di crollo. Quelli più piccoli si sono depositati sul fondo di un piccolo stagno di acqua purissima e levigatesi nel corso...
Read moreLa Grotta del Diavolo è situata sempre su Punta Ristola a circa 150 mt dalla grotta Porcinara ed è accessibile sia dal mare che da terra attraverso un’apertura alta circa 4 mt e larga 2. E’ stata chiamata così perché si diceva che si sentivano dei cupi rimbombi che venivano attribuiti dalla fantasia popolare ai diavoli. La grotta può essere divisa in tre parti: l’ingresso principale, situato a 16 mt sopra il livello del mare ha un’apertura di 6 metri per 5 a nord che immette in un vestibolo leggermente sottoposto; la parte centrale che termina dopo circa 20 mt in un vestibolo inferiore che man mano declina quasi a raggiungere il livello del mare; l’atrio che si restringe sempre più fino ad aprire due vie che portano al mare. Ricerche recenti hanno riportato alla luce una serie di utensili e armi di selce o di ossa,ceramiche larve di molluschi risalenti...
Read moreLa grotta del diavolo si trova sotto la punta ristola il Lembo di terra più a sud della Puglia. prende il nome di grotta del diavolo per via dei sibili che si possono dire al suo interno durante le giornate di mare in tempesta. Intorno a questa grotta sono nate tantissime storie e leggende, hai ispirato il vescovo e scrittore francese Francois de Fenelak che narra di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse che si cala in una delle 6 porte dell'inferno. La Grotta presenta Tre ingressi di cui uno dal mare, sulle sue pareti si possono ammirare ancora oggi frammenti ossei fossilizzati. Un luogo bellissimo da visitare ma con estrema prudenza in quanto il terreno al suo interno è alquanto scivoloso. Da segnalare all'interno della Grotta il trono del diavolo una grossa pietra a forma di...
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