SOLO ESTERNAMENTE. LA STORIA DEL SALE A EMPOLI. Il primo documento che menziona la presenza di un magazzino del sale a Empoli risale al 1365, quando il Comune decise di costruirlo su richiesta della Repubblica di Firenze. Nel 1543, a questo edificio originario fu aggiunto un mulino vicino allo scalo d'Arno. Il magazzino veniva utilizzato per immagazzinare il sale, che proveniva principalmente dalle saline di Volterra e veniva trasportato su animali da soma che percorrevano la via Maestra o Salaiola da Gambassi, entravano a Empoli dalla Porta Giudea o dei Cappuccini e poi si dirigevano verso il magazzino lungo la via degli Asini (attuale via Ridolfi). Nel 1818, a causa dell'incremento delle esigenze di stoccaggio, fu necessario ampliare l'edificio, incorporando due case contigue. L'architetto Filippo Nini progettò questo intervento, che comportò una ristrutturazione completa della facciata secondo uno stile sobrio e decoroso tipico degli edifici di utilità pubblica. Tuttavia, con il cambiamento delle modalità di distribuzione del sale verificatosi nel XIX e XX secolo, il complesso fu parzialmente abbandonato. A causa della sua importanza architettonica, il magazzino del sale è stato recuperato e valorizzato come museo, che celebra la memoria storica e l'identità della...
Read moreThere isn’t a lot to see at the Glass Museum, and I really hope they can showcase more works in the future, or perhaps sell some locally made glass items—would be lovely to bring something special home. But the highlight of the visit was definitely meeting Chiara, who works there. She was super warm, friendly, and knowledgeable—she truly made the whole museum experience...
Read moreIt was a really nice museum showcasing the different ideologies behind glass production and how each one affected the end product as well as showing some gorgeous pieces. I'd recommend coming back. Only issue is that the museum was small and some tidbits were...
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