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Archeological Area of the Ports of Claudius and Trajan — Attraction in Fiumicino

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Archeological Area of the Ports of Claudius and Trajan
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Via della Scafa, 140, 00054 Fiumicino RM, Italy
Maison Margot
Via della Scafa, 140, 00054 Fiumicino RM, Italy
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Archeological Area of the Ports of Claudius and Trajan
ItalyLazioFiumicinoArcheological Area of the Ports of Claudius and Trajan

Basic Info

Archeological Area of the Ports of Claudius and Trajan

Via Portuense, 2360, 00054 Fiumicino RM, Italy
4.4(304)
Open until 4:30 PM
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Cultural
Outdoor
Scenic
Family friendly
attractions: , restaurants: Fort Apache Fiumicino, Pizza Gallery, Contro Corrente Ristorante, Ristorante Pizzeria Isola D' Oro, Sale - Fish & Spirits | Ristorante di pesce | Fiumicino, Graziella Ristorante, Rendez-vous, Te Pio A Pizze, La Pecora Nera, Trattoria Al Monte
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Reviews of Archeological Area of the Ports of Claudius and Trajan

4.4
(304)
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4.0
1y

Se amate la storia di Roma non potete farvi sfuggire una visita all'antico Porto di Traiano a Fiumicino, una vasta area archeologica situata all'interno della cosiddetta Isola Sacra, a ridosso dell'Oasi di Porto e poco distante dalla Necropoli di Porto. Durante una piacevole passeggiata tra questi alberi secolari, immersi in una natura rigogliosa, avrete modo di rivivere i luoghi dove 2000 anni fa marinai e commercianti trasportavano le merci provenienti dai 4 angoli dell'Impero. Dal Portico di Claudio, con le celebri colonnacce, arriverete fino ai Magazzini Severiani, passando per la Darsena e costeggiando il perimetro di quella geniale opera di ingegneristica conosciuta anche come l'esagono, e perché no, se siete fortunati farete anche un simpatico incontro con la fauna locale. Dopo aver ricevuto all'ingresso una cartina riassuntiva dell'area, seguite il sentiero alla vostra destra per incontrare i resti della cinta muraria difensiva di Portus, eretta verso la fine del V secolo. Al suo interno, si trovano circa 150 stanze che venivano usate come magazzini per il deposito di provviste, prodotti e materiali di ogni genere. Più avanti, lungo il viale alberato vi ritroverete difronte al portico di Claudio. Questo portico monumentale è stato riportato alla luce nel 1933 durante i lavori di bonifica commissionati dal principe Giovanni Torlonia. Le sue colonne, costituite da blocchi di travertino, sono state ironicamente chiamate colonnacce per il loro aspetto volutamente grezzo; una caratteristica rintracciabile anche in altri monumenti di Roma dell'epoca di Claudio. lungo uno stretto sentiero, circondato da due grandi mura si arriva ad un'ampia distesa di verde che un tempo, prima della bonifica, costituiva la Darsena. Questo bacino di forma rettangolare, era parte del progetto di Claudio, ma venne realizzato solo durante l'impero di Nerone e si ipotizza fosse destinato ad accogliere le piccole imbarcazioni che risalivano il fiume Tevere. Lungo il perimetro della Darsena si possono ancora notare le bitte che servivano per attraccare le navi che da qui risalivano il fiume Tevere per giungere a Roma. Proseguite adesso il vostro viaggio ed incamminatevi sul lungo viale alberato che costeggia la Darsena. Qui il paesaggio è molto variegato: corbezzoli, tigli, lecci, querce, eucalipti, e molte altre piante colorano di verde tutto quello che vi circonda. Alla fine del viale vi troverete di fronte ai resti di quelli che furono i Magazzini di Traiano, importante deposito di stoccaggio che venne utilizzato fino all'epoca medioevale. Va detto che, alla fine del II secolo d.C., il piccolo abitato di Portus, sotto Traiano divenne anche per questo il principale centro commerciale di Roma con nuove abitazioni, luoghi di culto ed edifici pubblici. Visitare le rovine dei Magazzini di Traiano, vi aiuterà a comprendere la grande abilità ingegneristica raggiunta dagli antichi Romani. Proseguendo ancora in avanti si raggiunge finalmente il...

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3y

Attribuisco cinque stelle, sebbene vi siano delle cose da migliorare. Quel giorno eravamo unici visitatori, peccato sia poco conosciuto come sito perché è unico al mondo. Ingloba infatti tutta l'area un tempo occupata dal porto imperiale di Claudio (iniziato nel 42 d. C. e inaugurato da Nerone nel 64 d. C.) e di Traiano, che realizzò un porto più interno di forma esagonale all'inizio del II secolo d. C. Intorno al porto si sviluppò una nuova città, Portus Romae (Porto). Divenne il più importante porto marittimo del Mediterraneo ed era costituito da tutta una serie di edifici di servizio (magazzini di stoccaggio, corridoi porticati, darsena, moli, canali di raccordo, mura fortificate, le terme, alloggi e poco distante sorgeva il Palazzo imperiale, con vista sul bacino esagonale. Si può arrivare a vedere il bacino di Traiano, attraverso un belvedere; oggi è un lago di forma esagonale, alimentato da una sorgente sotterranea. Questo lago è però privato e non vi si può accedere. Nei porti imperiali si svolgeva un'intensa attività economico-commerciale. Le navi arrivavano e scaricavano le merci che, caricate su navi più piccole, risalivano il Tevere dal porto fluviale di Ostia e raggiungevano Roma. Dove un tempo c'era il mare, si trova una rigogliosa vegetazione. È un percorso meraviglioso tra storia, archeologia e natura. Un bel casale sorge in mezzo alla radura, che nel XIX secolo ospitò i bonificatori ravennati, ingaggiati per bonificare il litorale romano, in cui incombeva la malaria. Qui si trovano le toilette. Vi sono numerose fontanelle di acqua potabile lungo il percorso. Nell'area archeologica è emersa anche una Basilica paleocristiana con battistero a immersione interno (Porto fu sede vescovile); all'esterno vi era un ninfeo, abbandonato nel IV secolo in seguito alla costruzione del tempio cristiano. In macchina si arriva agilmente, e si può parcheggiare in uno spazio (non ampio) appena fuori i cancelli. L'ingresso avviene o tramite consegna del biglietto precedentemente fatto presso la biglietteria degli scavi di Ostia Antica (che costa anche meno), oppure fatto online (con diritti di prenotazione, oppure bisogna inquadrare il Qr-Code e farlo al momento, come fosse una prenotazione online (infatti costa di più). Un sistema a dir poco assurdo, visto che si è lì di persona! A quanto pare manca una biglietteria in grado di emettere biglietti e ricevere pagamenti. Così non si facilita il turismo! Comunque consegnano un depliant con le indicazioni del percorso e delle strutture che si incontreranno. Lungo i sentieri si incontra un'utilissima pannelistica. Anche per i ragazzi, vi sono totem con il Qr-Code da inquadrare, che rimanda a filmati narrativi sul monumento in oggetto. Personale (carabinieri) gentilissimo e preparato. Visita...

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19w

Venir aux ports de Claude et Trajan depuis Rome quand on n'est pas motorisé est une vraie aventure. Il faut d'abord se rendre en métro à EUR Magliana puis prendre un bus Cotral ( bleu ) dont l'arrêt se trouve juste à la sortie de la gare, mais attention il y en très peu, un à 08h45 et un autre à 09h25 puis un vers 12h. Il vous conduit au site en 30 minutes environ. L'arrêt est Fiumicino cimetero, à 200 mètres avant l'entrée. C'est là que se trouve le parking voiture - car il est très difficile et dangereux de se garer devant l'entrée. Pour ceux qui prenne le bus, attention, il faut prendre un billet de bus cotral ( atac ne marche pas ) d'environ 2 euros. Mais bien sûr, il n'y a pas de point de vente cotral pour acheter un billet à la sortie de la gare - ce serait trop facile. En revanche si vous achetez le billet dans le bus - comme il n'y a pas d'autre solution, cela revient à 7 euros par personne - c'est un prix unique ! Il existe bien une application sauf qu'elle ne fonctionne qu'avec un numéro de téléphone italien et pas avec les téléphones français !!! Bref c'est l'arnaque totale. Donc acheter votre billet avant si vous voulez vous rendre en bus. Le site archéologique ouvre à 10 h et la billetterie ferme à 16h et non à 16h30 comme indiqué par Google maps. Le site est coincé entre l'aéroport et deux autoroutes, mais bizarrement il est très calme et reposant. Il s'agit d'un port donc ce sont surtout des vestiges d'entrepôts que l'on voit. Les explications qui jalonnent le site sont très précises et claire, donc l'audio guide n'est pas vraiment nécessaire. La carte numérique du site est à télécharger via un QR code qui ne fonctionne pas. Enfin ceux qui pensaient voir le bassin octogonale de Trajan et se promener autour en seront pour leurs frais car il s'agit d'une propriété privée et il est impossible d'y entrer. C'est spoliant. On peut toutefois le découvrir entre deux arbres depuis un belvédère ( pas le premier, le second ). La promenade est agréable mais le prix du billet est un peu cher. Attention depuis l'arrivée au pouvoir de la post fasciste Mélonie, la gratuité des entrées n'est plus accordée qu'aux enseignants italiens, une certaine idée de l'Europe et de la culture. Essayer de prendre le bus de retour à 12h15, il y en a un ensuite à 13h40 mais après il faut attendre 17h....

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Andrea ChiarielloAndrea Chiariello
Se amate la storia di Roma non potete farvi sfuggire una visita all'antico Porto di Traiano a Fiumicino, una vasta area archeologica situata all'interno della cosiddetta Isola Sacra, a ridosso dell'Oasi di Porto e poco distante dalla Necropoli di Porto. Durante una piacevole passeggiata tra questi alberi secolari, immersi in una natura rigogliosa, avrete modo di rivivere i luoghi dove 2000 anni fa marinai e commercianti trasportavano le merci provenienti dai 4 angoli dell'Impero. Dal Portico di Claudio, con le celebri colonnacce, arriverete fino ai Magazzini Severiani, passando per la Darsena e costeggiando il perimetro di quella geniale opera di ingegneristica conosciuta anche come l'esagono, e perché no, se siete fortunati farete anche un simpatico incontro con la fauna locale. Dopo aver ricevuto all'ingresso una cartina riassuntiva dell'area, seguite il sentiero alla vostra destra per incontrare i resti della cinta muraria difensiva di Portus, eretta verso la fine del V secolo. Al suo interno, si trovano circa 150 stanze che venivano usate come magazzini per il deposito di provviste, prodotti e materiali di ogni genere. Più avanti, lungo il viale alberato vi ritroverete difronte al portico di Claudio. Questo portico monumentale è stato riportato alla luce nel 1933 durante i lavori di bonifica commissionati dal principe Giovanni Torlonia. Le sue colonne, costituite da blocchi di travertino, sono state ironicamente chiamate colonnacce per il loro aspetto volutamente grezzo; una caratteristica rintracciabile anche in altri monumenti di Roma dell'epoca di Claudio. lungo uno stretto sentiero, circondato da due grandi mura si arriva ad un'ampia distesa di verde che un tempo, prima della bonifica, costituiva la Darsena. Questo bacino di forma rettangolare, era parte del progetto di Claudio, ma venne realizzato solo durante l'impero di Nerone e si ipotizza fosse destinato ad accogliere le piccole imbarcazioni che risalivano il fiume Tevere. Lungo il perimetro della Darsena si possono ancora notare le bitte che servivano per attraccare le navi che da qui risalivano il fiume Tevere per giungere a Roma. Proseguite adesso il vostro viaggio ed incamminatevi sul lungo viale alberato che costeggia la Darsena. Qui il paesaggio è molto variegato: corbezzoli, tigli, lecci, querce, eucalipti, e molte altre piante colorano di verde tutto quello che vi circonda. Alla fine del viale vi troverete di fronte ai resti di quelli che furono i Magazzini di Traiano, importante deposito di stoccaggio che venne utilizzato fino all'epoca medioevale. Va detto che, alla fine del II secolo d.C., il piccolo abitato di Portus, sotto Traiano divenne anche per questo il principale centro commerciale di Roma con nuove abitazioni, luoghi di culto ed edifici pubblici. Visitare le rovine dei Magazzini di Traiano, vi aiuterà a comprendere la grande abilità ingegneristica raggiunta dagli antichi Romani. Proseguendo ancora in avanti si raggiunge finalmente il Porto esagonale.
Mari UbeMari Ube
Attribuisco cinque stelle, sebbene vi siano delle cose da migliorare. Quel giorno eravamo unici visitatori, peccato sia poco conosciuto come sito perché è unico al mondo. Ingloba infatti tutta l'area un tempo occupata dal porto imperiale di Claudio (iniziato nel 42 d. C. e inaugurato da Nerone nel 64 d. C.) e di Traiano, che realizzò un porto più interno di forma esagonale all'inizio del II secolo d. C. Intorno al porto si sviluppò una nuova città, Portus Romae (Porto). Divenne il più importante porto marittimo del Mediterraneo ed era costituito da tutta una serie di edifici di servizio (magazzini di stoccaggio, corridoi porticati, darsena, moli, canali di raccordo, mura fortificate, le terme, alloggi e poco distante sorgeva il Palazzo imperiale, con vista sul bacino esagonale. Si può arrivare a vedere il bacino di Traiano, attraverso un belvedere; oggi è un lago di forma esagonale, alimentato da una sorgente sotterranea. Questo lago è però privato e non vi si può accedere. Nei porti imperiali si svolgeva un'intensa attività economico-commerciale. Le navi arrivavano e scaricavano le merci che, caricate su navi più piccole, risalivano il Tevere dal porto fluviale di Ostia e raggiungevano Roma. Dove un tempo c'era il mare, si trova una rigogliosa vegetazione. È un percorso meraviglioso tra storia, archeologia e natura. Un bel casale sorge in mezzo alla radura, che nel XIX secolo ospitò i bonificatori ravennati, ingaggiati per bonificare il litorale romano, in cui incombeva la malaria. Qui si trovano le toilette. Vi sono numerose fontanelle di acqua potabile lungo il percorso. Nell'area archeologica è emersa anche una Basilica paleocristiana con battistero a immersione interno (Porto fu sede vescovile); all'esterno vi era un ninfeo, abbandonato nel IV secolo in seguito alla costruzione del tempio cristiano. In macchina si arriva agilmente, e si può parcheggiare in uno spazio (non ampio) appena fuori i cancelli. L'ingresso avviene o tramite consegna del biglietto precedentemente fatto presso la biglietteria degli scavi di Ostia Antica (che costa anche meno), oppure fatto online (con diritti di prenotazione, oppure bisogna inquadrare il Qr-Code e farlo al momento, come fosse una prenotazione online (infatti costa di più). Un sistema a dir poco assurdo, visto che si è lì di persona! A quanto pare manca una biglietteria in grado di emettere biglietti e ricevere pagamenti. Così non si facilita il turismo! Comunque consegnano un depliant con le indicazioni del percorso e delle strutture che si incontreranno. Lungo i sentieri si incontra un'utilissima pannelistica. Anche per i ragazzi, vi sono totem con il Qr-Code da inquadrare, che rimanda a filmati narrativi sul monumento in oggetto. Personale (carabinieri) gentilissimo e preparato. Visita consigliata!
Roberto CecchiniRoberto Cecchini
Un sito incredibile che ha il solo difetto di essere non facilmente raggiungibile e per questo fuori dai flussi turistici. Detto questo confermo che troverete un'area archeologica vasta ma molto curata e con dei reperti interessanti. Vedrete le mura ondulate, i magazzini e il portico di Claudio, il ninfeo e la basilica paleocristiana, il casale Torlonia , il portus con i portici e il belvedere sul lago ottagonale (mi spiace ma non è visitabile, fatevene una ragione), la darsena e i locali commerciali....ma non vi spiego la storia - che troverete in ogni dove -ma come organizzare la visita. L'ingresso è defilato sotto il cavalcavia della Roma-Fiumicino e consiglio l'uso del navigatore per arrivare. Il parcheggio è quello del cimitero, distante 500 metri (nello spazio antistante c'è posto per 4/5 auto massimo. Le toilette sono appena entrati prima della biglietteria dove ci sono due distributori di bibite e snack. Un depliant vi aiuterà nel percorso, i sentieri sono ben tracciati e ci sono fontanelle in ogni dove (non occorrono borracce), a volte qualche panchina ma non ci sono secchi per rifiuti (ci sono animali selvatici ed è giusto così, portateveli via e gettateli all'uscita). Pannelli esplicativi in tutte le attrazioni anche se un po' vetusti, ogni tanto si incontra anche qualche indicazione di percorso o di uscita. Per il belvedere purtroppo solo due miseri fogli A4 e quindi fate attenzione. Non oltrepassate le recinzioni e non superate le aree delimitate perché da vedere c'è comunque molto senza bypassare le regole e le norme di sicurezza. Ci sono pannelli con codici QR per audioguide dei monumenti ma a me non hanno funzionato. Si tratta di una esperienza immersiva totale dove alla bellezza e importanza di ciò che vedrete si aggiunge l'assoluta bellezza naturalistica del luogo (scarpe comode e chiuse e un buon repellente per insetti aiuteranno). Tutti i percorsi sono abbastanza agibili per i disabili ma in certi punti non possono arrivare. Merita assolutamente una visita. Guardate le fotoche ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile lasciate un like
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Andrea Chiariello

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Attribuisco cinque stelle, sebbene vi siano delle cose da migliorare. Quel giorno eravamo unici visitatori, peccato sia poco conosciuto come sito perché è unico al mondo. Ingloba infatti tutta l'area un tempo occupata dal porto imperiale di Claudio (iniziato nel 42 d. C. e inaugurato da Nerone nel 64 d. C.) e di Traiano, che realizzò un porto più interno di forma esagonale all'inizio del II secolo d. C. Intorno al porto si sviluppò una nuova città, Portus Romae (Porto). Divenne il più importante porto marittimo del Mediterraneo ed era costituito da tutta una serie di edifici di servizio (magazzini di stoccaggio, corridoi porticati, darsena, moli, canali di raccordo, mura fortificate, le terme, alloggi e poco distante sorgeva il Palazzo imperiale, con vista sul bacino esagonale. Si può arrivare a vedere il bacino di Traiano, attraverso un belvedere; oggi è un lago di forma esagonale, alimentato da una sorgente sotterranea. Questo lago è però privato e non vi si può accedere. Nei porti imperiali si svolgeva un'intensa attività economico-commerciale. Le navi arrivavano e scaricavano le merci che, caricate su navi più piccole, risalivano il Tevere dal porto fluviale di Ostia e raggiungevano Roma. Dove un tempo c'era il mare, si trova una rigogliosa vegetazione. È un percorso meraviglioso tra storia, archeologia e natura. Un bel casale sorge in mezzo alla radura, che nel XIX secolo ospitò i bonificatori ravennati, ingaggiati per bonificare il litorale romano, in cui incombeva la malaria. Qui si trovano le toilette. Vi sono numerose fontanelle di acqua potabile lungo il percorso. Nell'area archeologica è emersa anche una Basilica paleocristiana con battistero a immersione interno (Porto fu sede vescovile); all'esterno vi era un ninfeo, abbandonato nel IV secolo in seguito alla costruzione del tempio cristiano. In macchina si arriva agilmente, e si può parcheggiare in uno spazio (non ampio) appena fuori i cancelli. L'ingresso avviene o tramite consegna del biglietto precedentemente fatto presso la biglietteria degli scavi di Ostia Antica (che costa anche meno), oppure fatto online (con diritti di prenotazione, oppure bisogna inquadrare il Qr-Code e farlo al momento, come fosse una prenotazione online (infatti costa di più). Un sistema a dir poco assurdo, visto che si è lì di persona! A quanto pare manca una biglietteria in grado di emettere biglietti e ricevere pagamenti. Così non si facilita il turismo! Comunque consegnano un depliant con le indicazioni del percorso e delle strutture che si incontreranno. Lungo i sentieri si incontra un'utilissima pannelistica. Anche per i ragazzi, vi sono totem con il Qr-Code da inquadrare, che rimanda a filmati narrativi sul monumento in oggetto. Personale (carabinieri) gentilissimo e preparato. Visita consigliata!
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Un sito incredibile che ha il solo difetto di essere non facilmente raggiungibile e per questo fuori dai flussi turistici. Detto questo confermo che troverete un'area archeologica vasta ma molto curata e con dei reperti interessanti. Vedrete le mura ondulate, i magazzini e il portico di Claudio, il ninfeo e la basilica paleocristiana, il casale Torlonia , il portus con i portici e il belvedere sul lago ottagonale (mi spiace ma non è visitabile, fatevene una ragione), la darsena e i locali commerciali....ma non vi spiego la storia - che troverete in ogni dove -ma come organizzare la visita. L'ingresso è defilato sotto il cavalcavia della Roma-Fiumicino e consiglio l'uso del navigatore per arrivare. Il parcheggio è quello del cimitero, distante 500 metri (nello spazio antistante c'è posto per 4/5 auto massimo. Le toilette sono appena entrati prima della biglietteria dove ci sono due distributori di bibite e snack. Un depliant vi aiuterà nel percorso, i sentieri sono ben tracciati e ci sono fontanelle in ogni dove (non occorrono borracce), a volte qualche panchina ma non ci sono secchi per rifiuti (ci sono animali selvatici ed è giusto così, portateveli via e gettateli all'uscita). Pannelli esplicativi in tutte le attrazioni anche se un po' vetusti, ogni tanto si incontra anche qualche indicazione di percorso o di uscita. Per il belvedere purtroppo solo due miseri fogli A4 e quindi fate attenzione. Non oltrepassate le recinzioni e non superate le aree delimitate perché da vedere c'è comunque molto senza bypassare le regole e le norme di sicurezza. Ci sono pannelli con codici QR per audioguide dei monumenti ma a me non hanno funzionato. Si tratta di una esperienza immersiva totale dove alla bellezza e importanza di ciò che vedrete si aggiunge l'assoluta bellezza naturalistica del luogo (scarpe comode e chiuse e un buon repellente per insetti aiuteranno). Tutti i percorsi sono abbastanza agibili per i disabili ma in certi punti non possono arrivare. Merita assolutamente una visita. Guardate le fotoche ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile lasciate un like
Roberto Cecchini

Roberto Cecchini

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