“Gravina” è un termine italiano poco conosciuto, se io utilizzassi il termine americano “canyon” abbiamo capito tutti di cosa si parla. Il canyon di Ginosa è stato abitato per decine di migliaia di anni, soltanto tra il III e IX secolo d.C. furono scavate nel tufo abitazioni - grotta aggiungendo talvolta anche muri esterni. Si crearono così i rioni di Casale e Rivolta un po simili ai “sassi di Matera”.
Per scendere nel fondo della gola le principali vie di accesso sono 3, attualmente sono in corso lavori di valorizzazione del luogo e non so come diventerà.
Io provenendo da Nord ho seguito dei cartelli stradali e sono arrivato in un piazzale sterrato sotto al viadotto, mi è parso un luogo molto poco frequentato e non vi erano indicazioni su come proseguire a piedi, ma in effetti è l’ingresso giusto a Nord.
Per l’ ingresso centrale si deve attraversare il centro storico della città fino alla Chiesa Madre del Rosario, andando verso sinistra si scende verso il rione Casale, verso destra invece quello di Rivolta.
Per chi parcheggia nel’area di sosta camper gratuita può essere ottimo il più vicino ingresso sud, difficile da trovare almeno che non si conosca: in via Belledonne n°2 (la strada è divisa in 2 segmenti) parte un vicoletto che scende verso il rione Rivolta, si può poi risalire verso la chiesa madre, e poi ridiscendere verso il rione Casale. Con una piccola deviazione si passa presso il piccolo castello del XI secolo ma che nel XVI secolo venne modificato e trasformato in una dimora gentilizia, ma è chiuso al pubblico.
La mia visita è durata circa 2 ore ma a causa della vegetazione solo una parte dei sentieri era facilmente percorribile con i pantaloncini corti, in un allargamento di via Manzoni ho trovato un parcheggio gratuito con alcuni...
Read moreNiesamowite miejsce, nad którym na wyciągnięcie ręki unosi się duch czasów w pięknych okolicznościach przyrody. Spacerowaliśmy wyschniętym korytem rzeki o niełatwym podłożu zachwycając się ścianami skalnymi z obu brzegów. Ten malowniczy kanion zabudowany domami wykutymi w skale (dziś już opuszczonymi i w ruinie), niezbyt odkrytych w przeciwieństwie do pobliskiej Matery czy Graviny, daje możliwość zwiedzenia tego miejsca samodzielnie bez tłumów turystów. Jest tylko dziedzictwo materialne w naturalnym położeniu na wyciągnięcie ręki. Wyobraźnia można przywołać dawne życie, a w kamieniach dna rzeki, myślę, że kto wytrwalszy, znalazłby nie jeden artefact z czasów starożytnych. Miasteczko nad rezerwatem takie swojskie, niezdeptane przez turystów. Gdy tam byliśmy sącząc napoje w jednym z ogródków przed lokalem, nowożeńcy ze swymi gośćmi wyszli z kościoła ku oklaskom ludzi pijących ochładzające napoje w cieniu parasoli pobliskich knajpek. Młodzi ze swą świtą przeszli przez ulicę stając się weselnikami w najbliższej knajpce i świętowali tam swoje szczęście razem z tymi co tam byli, czyli również z nami. Cudowny klimat, cudowna atmosfera, cudowne miasto, cudny rezerwat zwiedziliśmy bezpośrednio po tym weselnym wątku i który na koniec wyprowadził nas w cudne gaje oliwne i pola z latoroślą. Jak w bajce. Otrzegam jednak na słońce. Nakrycie głowy i napoje obowiązkowe do rozpoczęcia parokilometrowego spaceru po rezerwacie szlakiem...
Read moreDa dove iniziare per descrivere la gravina di Ginosa?è la domanda che mi sono posta nell'accingermi a scrivere questa recensione... Un luogo scoperto per puro caso durante una vacanza nella vicina e ben più popolare Matera, alla quale non ha, a mio avviso, nulla da invidiare. Si tratta di un vero e proprio canyon, dentro cui si possono ammirare numerose case grotta e chiese rupestri scolpite nelle rocce, regna il silenzio sovrano tutto attorno, in alto nella città vecchia vi è la chiesa madre, ricca anch'essa di tesori nascosti i quali ci vengono rivelati con vera maestria e passione dal signor Carmelo, il custode di questa chiesa tanto antica quanto bellissima nella sua semplicità. All' interno si possono ammirare dipinti con iconografie rare, sotto le sue fondamenta giacciono salme di antichi greci. Una storia millenaria si respira nell'aria, un luogo ancestrale come pochi ho visto fino ad ora... ahimé però del tutto abbandonato, se non ci fosse il signor Carmelo a fare da guida volontariamente, ci si troverebbe a passeggiare di lì senza sapere e senza conoscerne la storia, un luogo così dovrebbe essere oltreché valorizzato, anche e soprattutto tutelato. Consiglio a tutti di farci visita, ne vale...
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